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mercoledì 21 giugno 2006

Basilea II e le PMI: Da Adfor e Bcc Friuli on line la guida gratuita per l'autodiagnosi

Su www.infobasilea.it un questionario facile e completo per sapere se la propria impresa è in ordine’ rispetto alla normativa europea di valutazione del rischio creditizio;
e per chi è rimasto indietro, le informazioni sulle ‘mosse’ da fare
in vista dell’ormai prossima scadenza. Il servizio è offerto dalle Banche di Credito Cooperativo del Friuli- Venezia Giulia ed è stato realizzato dalla, storica società di consulenza ICT
e formazione manageriale specializzata nel settore bancario.

Mancano ormai pochi mesi all’entrata in vigore della normativa Basilea II e in Italia, soprattutto fra le piccole e medie imprese, c’è ancora una consapevolezza limitata dell’impatto che il nuovo sistema europeo di valutazione del rischio creditizio avrà sulle ordinarie attività amministrative e, men che meno, sul livello di adeguamento o sulle opportunità connesse a questo passaggio, per molti versi epocale.
Le banche sono ovviamente i soggetti più direttamente coinvolti nelle nuove problematiche e hanno tutto l’interesse a diffondere tra i propri clienti la conoscenza in materia, cercando di instaurare quel rapporto di collaborazione che sarà indispensabile per rendere il lavoro più semplice e ‘indolore’.
Con tale missione, la Federazione delle Banche di Credito Cooperativo (Bcc) del Friuli- Venezia Giulia ha avviato, in collaborazione con Adfor, società specializzata in consulenza ICT e formazione manageriale, un servizio che, oltre a fornire le informazioni di base sulle tematiche collegate a Basilea II, offre alle imprese un vero e proprio strumento di autodiagnosi per verificare direttamente il proprio posizionamento creditizio di merito. Il servizio è disponibile all’indirizzo Internet www.infobasilea.it.
Le Bcc Friuli-Venezia Giulia rappresentano la realtà bancaria più capillare del territorio regionale, con 200 sportelli attivi, una raccolta di 4.035 miliardi di euro (al 31 dicembre 2005) e impieghi pari a 3,3 milioni di euro. Le caratteristiche di questi istituti fanno sì che siano particolarmente radicati i rapporti proprio con le piccole e medie imprese, alle quali è indirizzato anche il sito Infobasilea.
Le quota di credito erogato dalle Bcc è mediamente del 20%, ma arriva al 28% per le aziende artigiane.
Per Adfor, la collaborazione con le Bcc friulane rappresenta un rafforzamento della propria offerta di metodi, strumenti applicativi e consulenza di supporto alle banche per la creazione di servizi personalizzati, fra i quali rientrano quelli di preparazione all’avvento di Basilea II.
“L’obiettivo del progetto InfoBasileaII – conferma Gilberto Noacco, Direttore Generale di BCC Friuli Venezia Giulia – è di ridurre l’impatto che Basilea II avrà anche sull’attività ordinaria dei nostri clienti”.
L’autodiagnosi è gratuita. Consiste nel compilare un questionario, piuttosto articolato, attraverso il quale si dà una valutazione del posizionamento dell’azienda rispetto agli aggiornamenti richiesti da Basilea II. Il documento è stato tarato sul questionario strategico e qualitativo inserito nel Sistema di Classificazione del Rischi del Credito.
Di fatto, quindi, quando Basilea II sarà in vigore, la procedura di acquisizione delle informazioni utili a stabilire l’erogazione del credito che le banche adotteranno è proprio quella che si trova sul sito.
La valutazione finale è espressa su 4 criteri fondamentali: ‘Governance’, ‘Rischi’, ‘Posizionamento strategico’, ‘Profilo gestionale’.
Il primo indaga sulla presenza di una struttura proprietaria ben definita e di un responsabile, così come sulla propensione dell’azienda, tipicamente a conduzione familiare, al passaggio verso un’organizzazione societaria più ampia e aperta al capitale esterno.
Quest’ultima condizione riduce, secondo i principi di Basilea II, il livello di rischio dell’impresa e quindi aumenta la sua affidabilità agli occhi della concessione di credito.
L’area di indagine “Rischi” esamina le potenziali esposizioni dell’impresa verso criticità di carattere finanziario, operativo o legale, anche in rapporto al Paese di appartenenza e al settore merceologico di riferimento. Attraverso il posizionamento strategico, si valutano la distribuzione del fatturato, il grado di innovazione dei prodotti e il livello di dipendenza da fornitori e subfornitori. Il Profilo gestionale, infine, fa emergere la capacità dell’azienda di governare i processi interni, di gestire le persone e di svilupparne le competenze, di cogliere le opportunità offerte dall’uso delle nuove tecnologie e di adattarsi ai cambiamenti di mercato.
Una volta completato il questionario, per ognuna delle aree di indagine viene emessa una valutazione che colloca l’impresa nell’ area rossa (forte criticità), gialla (situazione di equilibrio, ma con elementi di debolezza) e verde (posizionamento corretto).
Inoltre, viene offerta una valutazione complessiva, sempre con un riferimento di appartenenza cromatica.
“Le aziende che scoprono di essere nell’area “rossa” – precisa Noacco – devono rapidamente confrontarsi al proprio interno e con i propri consulenti per modificare le pratiche che hanno portato al riscontro negativo”.
Accanto al giudizio, si fornisce un primo livello di consiglio su come procedere per risolvere le eventuali problematiche emerse.
“I metodi e gli strumenti proposti – spiega Walter Faioni, Direttore marketing operativo di Adfor – offrono un quadro qualitativo e quantitativo completo del posizionamento dell’impresa. Soprattutto, contenuti e domande sono stati costruiti in modo semplice, con un lessico chiaro e privo di tecnicismi. In questo modo, qualunque imprenditore può autonomamente verificare il posizionamento della propria azienda”.
A determinare la scelta del partner da parte della Federazione delle Bcc friulane, è stata anche la flessibilità del progetto presentato da Adfor, che ha recepito la specifica visione della politica di concessione del credito delle banche locali.
Il sito Infobasilea comprende anche una serie di contenuti esplicativi sulla storia e l’evoluzione di Basilea II, gli obiettivi della normativa e, soprattutto, la spiegazione di cosa sia il famigerato “Rating”, ovvero il baricentro della relazione creditizia fra banca e impresa, fornendo anche alcune dritte su come aumentarlo per ottenere un più solido giudizio di affidabilità complessiva. Nell’ottica dell’offerta di un servizio informativo completo, sono a disposizione di imprenditori, direttori finanziari e personale bancario un glossario dei termini legati alla tematica e alcuni approfondimenti, in particolare sugli indici di bilancio che servono per valutare l’azienda e sul sistema di Rating praticato nel mondo del credito cooperativo.
“In questo momento, le imprese,– conferma Noacco –assumono informazioni sulle nuove procedure per comprendere meglio come le banche modificheranno le valutazioni per la concessione del credito, in modo da poter assumere i necessari atteggiamenti virtuosi”.

Informazioni Media
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