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lunedì 26 giugno 2006

Golf su pista: l’Italia tenta di aggiudicarsi i Mondiali 2007


Il 16 luglio il verdetto della Federazione mondiale:
in lizza, con gli azzurri, Giappone e Inghilterra
È una corsa contro il tempo, ma l’Italia ha buone speranze di farcela e, il 16 luglio, in Svizzera, la Federazione mondiale potrebbe assegnare al nostro Paese l’organizzazione dei Campionati del Mondo e della Coppa delle Nazioni di golf su pista per il 2007.
Per l’Italia sarebbe un traguardo storico, dal momento che i Mondiali di golf su pista, più comunemente conosciuto come “minigolf”, non si sono mai tenuti nel Bel Paese e che l’ultima competizione internazionale ospitata in Italia risale agli anni Novanta, quando, nel 1996, si disputarono gli Europei seniores.
La Federazione italiana sta ingaggiando una lotta contro il tempo con Inghilterra e Giappone, soprattutto per riuscire a mobilitare un “Comitato promotore” che raccolga le forze economiche per presentarsi con tutte le carte in regola all’appuntamento in Svizzera con i vertici della Wmf (World minigolfsport federation), e giocarsela così alla pari con gli altri due Paesi, facendo valere gli impressionanti numeri di un movimento che, in Italia, sta conoscendo una crescita importantissima.
Oltre 12 milioni sono infatti i praticanti saltuari del minigolf in Italia, circa 3 milioni i praticanti amatoriali, più di 150 mila i praticanti sportivi e 1.072 gli atleti tesserati per le competizioni agonistiche, che utilizzano i 2.378 campi pratica sparsi in tutta Italia. Per dimensioni del fenomeno agonistico, le regioni più floride sono Lombardia, Toscana, Trentino-Alto Adige, Liguria, Piemonte, Lazio, Molise, Puglia, Sardegna, Veneto e Emilia-Romagna.
Già fissata la data dei Mondiali 2007: dal 13 al 25 agosto, per dieci giorni di prove ufficiali e 4 giorni di gare, trasmesse in mezzo mondo. Del resto, più di 20 sono le nazioni partecipanti e in Paesi come gli Stati Uniti, la Corea, il Giappone e la Cina, oltre che in tutto il Nord Europa, il golf su pista è un movimento sportivo di primo piano, anche perché strettamente collegato con il business del “family entertainment system”.
E se ai Mondiali ogni Nazione è rappresentata da 11 giocatori (7 uomini e 4 donne), 4 riserve e 6 tra allenatori e tecnici, la collegata Coppa delle Nazioni è una sorta di antipasto, a cui partecipano le stesse Nazioni dei Mondiali, ma con squadre di 4 giocatori, 2 riserve e 3 tecnici. Una sorta di pre-prova della pista su cui si giocheranno il titolo Mondiale. Anche in questo caso già fissata la data, ovvero l’ultima settimana di maggio, in coincidenza con le festività della Pentecoste.
Lombardia, Toscana, Trentino e Piemonte: queste le regioni selezionate dalla Federazione italiana tra le quali scegliere la sede dei Mondiali e della Coppa delle Nazioni da proporre ai vertici mondiali del movimento. “Ora si tratta di mettere in moto la macchina del comitato organizzatore, raccogliendo disponibilità e trovando anche l’appoggio degli Enti locali per cogliere un’occasione storica per l’Italia –commenta Giuliano Banfi, 52 anni, presidente della Federazione italiana golf su pista (nella foto) -. Il movimento italiano del minigolf ha bisogno di questo riconoscimento a livello mondiale, sia per l’alta qualità tecnica dei suoi giocatori professionisti, sia per l’impressionante numero di amatori che, ogni anno, affolla i nostri campi. Del resto, chi può dire di non aver giocato, almeno una volta nella sua vita, a minigolf?”.
Ospitare Mondiali e Coppa delle Nazioni, inoltre, è una grande occasione di marketing territoriale e di ricaduta economica per il territorio che verrà selezionato come sede delle manifestazioni: 250 persone che alloggeranno per sette giorni a maggio e oltre 500 attese per 15 giorni ad agosto, sono in grado di generare un “giro d’affari” per gli operatori economici locali che sfiora il milione di euro.

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