"Shortbus"di John Cameron Mitchell e "Taxidermia" di Georgy Palfi
Sesso estremo e scene-shock a Cannes attesa per i film scandalo
La kermesse (17-28 maggio) promette scintille. Come da tradizione
Ma cominciamo da Mitchell, che ha esordito dietro la macchina da presa con la storia trans Hedwig, la diva con qualcosa in più. Ovvero la storia di una drag queen alle prese con la musica e la sua sessualità. Mentre adesso il regista, che si dichiara grande estimatore di Pasolini ("un grandissimo certamente non perchè omosessuale, ma perchè un genio come invece non sono molti altri autori omosessuali"), si è lanciato - con Shortbus - in un film che i media Usa hanno definito "pieno di sesso, e dove niente è simulato".
Il titolo si riferisce al luogo dove i protagonisti si incontrano per readings, performance varie e, a volte, per fare sesso pubblico. Tutto si svolge dopo l'11 settembre in una New York ferita dal terrorismo e ancora più cara per gli artisti ci vivono. La storia ha tra i protagonisti una dominatrice che vive in un mini magazzino perché non ha i soldi per permettersi un appartamento, una terapista sessuale che non riesce ad avere orgasmi e un gay che si sente intrappolato nelle sue relazioni.
"Vanno nel locale alla ricerca della loro redenzione - ha dichiarato Mitchell - sono disperati nei loro accoppiamenti, ma alla fine tutto salta". E ancora: "Mia madre Joan è già rimasta scandalizzata da Hedwig. Per lei il sesso è solo pornografia. Ma le ho detto che come cattolica mi aveva sempre parlato del corpo come qualcosa di sacro e che il sesso era consentito solo nel matrimonio. Solo che io come gay io non ho quella possibilità".
E passiamo a Taxidermia dell'ungherese Gyorgy Palfi, in cui ci si addentra nel delirio dei desideri del corpo. Tratto da due racconti di Lasoj Parti Nagy, il film ha come protagonisti tre generazioni di una famiglia dell'Europa dell' Est. Ovvero la storia di tre uomini messi sotto scacco dai loro istinti primari. C'è la storia del nonno alla ricerca, con la sua fervida immaginazione, dell'amore fisico perduto. Quella del padre, campione di uno sport tutto particolare: quello di ingozzarsi. E infine quella del figlio alla ricerca dell'immortalità attraverso la tassidermia, l'arte dell'imbalsamazione.
Di questo film surreale, grottesco ed estremo ha detto il regista: "Spero di essere riuscito a fare un film istintivo sulla perfezione e imperfezione dell'uomo".
Origine: Repubblica



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