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martedì 26 dicembre 2006

Basilea 2: Pronti alla rivoluzione?

Basilea 2


Tra pochi giorni, il prossimo primo gennaio, entreranno in vigore le nuove norme per il credito alle imprese definite nell'accordo Basilea 2. Un'occasione per le PMI di ripensare il proprio futuro digitale.


In teoria, la rivoluzione europea che entrerà in vigore il 1 gennaio 2007 riguarda le banche: sotto il nome di Basilea 2, infatti, viene definito l'accordo internazionale sui requisiti patrimoniali delle banche. Nei paesi aderenti, gli istituti di credito dovranno accantonare quote di capitale proporzionali al rischio derivante dai vari rapporti di credito che hanno in essere con le imprese. Di conseguenza, le banche andranno ad assegnare ai propri clienti un indice di rischiosità, un rating sullo stato di salute complessivo dell'impresa. E non lo si farà sulla base di elementi soggettivi, ma di dati oggettivi. In base al rating, le imprese avranno più o meno facilità d'accesso al credito, a tassi più o meno alti. Basilea 2, quindi, investe in pieno la vita delle PMI.

Che cosa cambia di fatto

Per le imprese, alla fine, non cambia molto: i documenti da produrre non sono di più o diversi rispetto al passato, né l'azienda deve cambiare aspetti societari puri. A cambiare, invece, e in maniera decisiva, deve essere l'approccio dell'impresa. Sempre maggiore importanza sarà rivestita dalla finanza aziendale e, sommariamente ma in modo efficace, si può ben dire che a guidare gli imprenditori, nella redazione dei bilanci e di tutti gli altri documenti necessari, non sarà più soltanto l'attenzione alla fiscalità. Infatti, quelli che sono vantaggi fiscali potrebbero rivelarsi svantaggi dal punto di vista del rating, per la loro incidenza sulla struttura patrimoniale o sulla situazione finanziaria dell'azienda.

Focus sull'informazione

Non è questa la sede e non è nostro compito segnalare nel dettaglio che cosa sarà più utile fare. D'altra parte, le piccole e medie imprese avrebbero già da tempo dovuto lavorare su questo fronte, perché è evidente che - nonostante il primo gennaio inizi un biennio di avviamento (con alcune introduzioni graduali) - ormai è tardi per correre ai ripari se non lo si fosse fatto in precedenza. Ciò che invece ci preme sottolineare è che tutto il nuovo sistema di rapporti banca-impresa alla luce dell'accordo Basilea 2 sarà incentrato su una maggior trasparenza complessiva, e in particolare sulla capacità di comunicare in maniera chiara, efficace e pronta.

Pianificazione e controllo

Se volessimo limitarci a indicare due segmenti che in ogni azienda diventeranno centrali, senza dubbio andrebbero citati la pianificazione e il controllo. È evidente, quindi, senza entrare nel dettaglio delle centinaia di offerte presenti sul mercato da società specializzate, che il digitale e l'informatizzazione dell'impresa possono costituire non soltanto un vantaggio competitivo in termini di mercato, ma anche l'indispensabile adeguamento degli strumenti in vista delle nuove politiche aziendali. In particolare, la capacità di pianificare con correttezza, integrando dati e proiezioni diversi, sarà centrale nello sviluppo del rapporto con la banca. E tutto questo non si fa, senza il supporto digitale.

Sempre più digitale

(shinynews) Ancora una volta emerge quindi con estrema chiarezza lo sviluppo delle imprese nel futuro, uno sviluppo che non può prescindere dall'utilizzo di sistemi informatici e digitali al proprio interno. Anche le PMI, e nei fatti soprattutto le piccole e le microimprese (pensando che le medie abbiano già attuato una politica di digitalizzazione dell'impresa), dovranno fare i conti sempre più spesso con l'informatica al proprio interno. L'analisi dei flussi di dati sarà centrale nella nuova gestione d'impresa incentrata attorno al rapporto Basilea 2. Per molti, forse, sarà la spinta decisiva verso un cammino di piena coscienza dell'informatizzazione aziendale.

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