Dal 13 al 16 novembre si rinnova, all'ombra dei mitici templi di Paestum, la Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico.
Giunta all'XI edizione la rassegna ospita nei saloni del Centro congressi dell'Hotel Ariston conferenze, tavole rotonde, laboratori di archeologia sperimentale. Negli stand espositivi, oltre quindicimila metri quadri, workshop con i buyers esteri; workshop con la domanda del turismo associato, visite guidate per gli ospiti ai siti archeologici della provincia e della regione e assegnazione dei premi Paestum.
L'Italia possiede un ricco patrimonio archeologico. La sola Campania vanta ben cinque siti riconosciuti dall'Unesco. L'idea di istituire nel 1998, una Borsa del Turismo nella cittadina, in provincia di Salerno, dove fino al V secolo a.C si svolgeva un florido emporio commerciale, è risultata vincente.
Il Salone espositivo, sotto l'auspicio dell'Amministrazione Provinciale di Salerno con il patronato del Presidente della Repubblica, dell'assessorato al Turismo della Regione Campania con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, del Centro Internazionale di Studi per la Conservazione ed il Restauro dei beni culturali, la collaborazione dell'Organizzazione Mondiale del Turismo, ideata e organizzata dalla Leader sas, con il patron Ugo Picarelli, si propone di promuovere siti e destinazioni di richiamo archeologico dei Paesi del Mediterraneo.
L'happening, unico nel suo genere, promuove siti e destinazioni archeologiche, creando sinergie tra diverse culture e promuovendo la divulgazione di prodotti turistici specifici.
L'industria del turismo è l'elemento chiave della crescita economica e della creazione di posti di lavoro. Mete tradizionali di vacanza quali l'Italia, Francia e Spagna hanno perso in quest'ultimo periodo smalto. La borsa di Paestum, punta su un segmento, una volta riservato ai viaggiatori del Gran Tour e oggi appannaggio di studenti e cultori del mondo antico, contribuendo anche a destagionalizzare le vacanze.
Trentacinque i Paesi presenti, massimo storico per la Borsa. Tra questi per la prima volta Argentina, Bulgaria, Cile, Colombia, India, Iran, Lituania, Palestina, Repubblica Slovacca, Romania, Slovenia, Spagna, Thailandia, Venezuela. Paese, ospite ufficiale, il Perù con il sito Machu Piccu, patrimonio dell'Umanità. Ottanta i buyers esteri selezionati dall'Enit provenienti da 15 Paesi.
Nuove iniziative caratterizzeranno l'undicesima edizione della Borsa, luogo per lo scambio di conoscenze, per l'approfondimento e la divulgazione di temi inerenti al patrimonio culturale; occasione di incontro per gli addetti ai lavori, per il business professionale, per i viaggiatori, per gli appassionati; promotore di relazioni e partnership tra Organizzazioni Internazionali e Istituzioni per lo sviluppo della cooperazione mediterranea e del dialogo interculturale. Laboratori, attraverso i quali sarà ricostruita la cultura antropologica e materiale dell'antichità e i percorsi enogastronomici, tratti da fonti storico-archeologiche e letterarie con degustazione di pietanze.
Nel ricco programma – ha dichiarato Angelo Villani, presidente della Provincia di Salerno - saranno riproposti ArcheoLavoro, ArcheoToons, ArcheoFilm, i Laboratori di Archeologia Sperimentale ed ArcheoVirtual, esposizione internazionale sull'archeologia virtuale, volta a svelare le nuove frontiere della ricerca scientifica e tecnologica legata al mondo antico.
Sabato 15 ospiti i due protagonisti di "Turisti per caso" Patrizio Roversi e Susy Blady, intervistati dall'autore Marxiano Melotti, racconteranno con umorismo e arguzia il loro nuovo progetto, quello di uno Slow-Tour storico archeologico alla scoperta delle eccellenze dell'Italia minore.
Mario Carillo
Nessun commento:
Posta un commento