BUTERA (CL), FESTA SADICA IN ONORE DI S. ROCCO: OCA SGOZZATA APPESA AD UN CAVO, LAV DIFFIDA GLI ORGANIZZATORI: E' REATO. SU FACEBOOK CENTINAIA DI APPELLI "W L'OCA VIVA"
A Ferragosto un gioco raccapricciante: un'oca, sgozzata poco prima della "festa" con un profondo taglio al collo, viene appesa nella piazza del paese; un uomo cerca di strapparle il collo. Tra gli spettatori decine di bambini. La LAV: "Festa incivile e diseducativa, va subito abolita"; il Parroco organizzatore: "In tv scene più cruente nei documentari
su predatori che catturano altri animali-prede"
Un'oca sgozzata, ancora sanguinante, viene appesa per le zampe ad un cavo sulla piazza del municipio di Butera (Caltanissetta) e qui, su un podio di legno, un uomo cerca di strapparle il collo a mani nude. Da un terrazzo, un altro uomo tira il cavo per impedirne la presa strattonando il cadavere dell'animale che si deforma, si spezza le ali, perde penne e piume in un macabro spettacolo. E' questo l'incredibile quanto raccapricciante "gioco" che si terrà il prossimo 15 agosto nel piccolo centro del Nisseno, alla presenza di turisti e di decine di bambini, in onore di San Rocco per il quale si tiene questa "tradizione" dell' "oca e 'u sirpintazzu" con la quale infierisce, senza rispetto, sul corpo della malcapitata oca.
Già negli scorsi anni la LAV aveva documentato questa barbara "festa" (video su YouTube e Facebook); quest'anno - dopo il coro di indignazione che tale sadica "tradizione" aveva suscitato e continua anche oggi a suscitare in tutta Italia anche sulla stampa nazionale – la LAV di Caltanisetta ha inviato formalmente una diffida al Parroco del Santuario di S. Rocco di Butera don Filippo Provinzano, organizzatore della "festa", al Sindaco di Butera Luigi Casisi, alla Procura presso il Tribunale di Gela, al Prefetto, Questore e Comandante dei Carabinieri.
Proprio in merito alle Feste popolari, nella diffida si ricorda che l'art 544 quater del codice penale statuisce che "Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque organizza o promuove spettacoli o manifestazioni che comportino sevizie o strazio per gli animali è punito con la reclusione da quattro mesi a due anni e con la multa da 3.000 a 15.000 euro. La pena è aumentata da un terzo alla metà ... se ne deriva la morte dell'animale". Per la LAV l'uccisione di un animale e l'utilizzo del suo corpo come oggetto di divertimento è un gesto inqualificabile ed inaccettabile perché la nostra la civiltà rifiuta la violenza, la tortura e l'uccisione di ogni essere vivente.
Alla diffida ha già risposto don Provinzano con un fax: "non si ritiene di aderire alla diffida, risultando la medesima del tutto fuori luogo; non risultano sussistenti i presupposti di illiceità", sostenendo incredibilmente che "la manifestazione del gioco in questione risulta rappresentare meno di quello che si è soliti vedere giornalmente in un qualsiasi documentario afferente la vita animale diffuso in televisione" (sic!)! Nessuna risposta da parte del Sindaco, benché penalmente responsabile di ogni manifestazione pubblica dai contorni illeciti sul suo territorio...
"Ogni "tradizione" che veda negli animali oggetti da sfruttare deve quindi essere interpretata criticamente, per convertirla e renderla eticamente accettabile secondo i parametri che il progresso culturale e sociale determina nel tempo, per adattarla alla società contemporanea alla luce delle sensibilità nel frattempo maturate. Esistono tradizioni giuste e tradizioni sbagliate – sostiene la LAV – e molte volte – come nel "gioco dell'oca" di Butera – si esercita della violenza sugli altri senza rendersene conto. Lo scorso anno avevamo scritto al Sindaco di Butera ed al Parroco del Santuario di S. Rocco evidenziando anche le conseguenze culturali ed educative estremamente pericolose nei giovani: l'uso dell'oca sgozzata come elemento di divertimento li allontana dal valore preminente del rispetto della vita di ogni essere. Non abbiamo ricevuto nessun cenno di risposta dalle due Autorità che, anche quest'anno, hanno ignorato ogni appello al buonsenso ed al rispetto della legge organizzando e promuovendo tale festa".
Se entro poche ore Sindaco e Parroco non comunicheranno la sostituzione dell'oca vera con un fantoccio (come centinaia di cittadini stanno chiedendo su Facebook in un gruppo chiamato "BUTERA: OCA FINTA? SI GRAZIE!") la Lav incaricherà una equipe di legali che avranno il compito di sottoporre al vaglio della Magistratura penale lo "spettacolo" del gioco dell'oca, per il rispetto delle norme penali e del testo unico di pubblica sicurezza che vietano manifestazioni che producono strazio e sevizie di animali.
Secondo l'Associazione animalista nissena "Si tratta di una festa altamente diseducativa per organizzatori, partecipanti e pubblico; appellarsi alle tradizioni è il solito tentativo di nascondere le proprie responsabilità, soprattutto da parte di chi è tenuto, per credo religioso o dovere civico ed istituzionale, a bandire modelli di comportamento improntati alla violenza su qualsiasi creatura umana o non umana". La LAV ricorda che lo psicologo americano Frank Ascione, professore di psicologia dell'Università statunitense dello Utah e Camilla Pagani, psicologa del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Roma, hanno compiuto una ricerca specificatamente mirata sul comportamento violento dei bambini nei confronti degli animali. Una volta su cinque la ragione che spinge a compiere atti di violenza nei confronti di animali è il semplice divertimento, e i bambini e gli adolescenti crudeli verso gli animali hanno una maggiore probabilità, una su tre, di manifestare in età adulta comportamenti ripetutamente feroci e pericolosi.
Caltanissetta, 12.08.2010
Video su YouTube:
http://www.youtube.com/watch?v=ll-pxPPriTw
http://www.youtube.com/watch?v=bBmpBKX5AUo
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