Cremona - Operazione mosaico d'oro. Maxi evasione fiscale.
La Guardia di Finanza di Cremona ha scoperto un giro di fatture false che ha permesso a un centinaio di aziende del Nord Italia, con sedi per lo più in Lombardia ed Emilia Romagna, di evadere circa 200 milioni di euro. ; Lo hanno riferito le stesse Fiamme Gialle oggi in una nota, spiegando che il meccanismo alla base dell' evasione girava attorno "all'emissione e all'annotazione di fatture per operazioni inesistenti".Tra le aziende coinvolte anche una società cremonese, leader nel settore della commercializzazione e posa in opera di pavimenti.L'azienda in questione, "apparentemente insospettabile anche per la considerazione goduta sul mercato, negli anni dal 2004 al 2009, aveva rappresentato lo 'schermo' per mascherare un consistente e vorticoso giro di fatture false, garantendo a sé ed alle altre aziende coinvolte, in via sistematica, illeciti vantaggi fiscali, complessivamente quantificabili in centinaia di milioni di euro", si legge nella nota.Secondo la ricostruzione dei finanzieri, questa azienda si prestava sistematicamente all'emissione di fatture false nei confronti di numerose società clienti che necessitavano di costi per abbattere i propri utili fiscali.E per "minimizzare l'impatto sul proprio risultato fiscale, avvalendosi di un ben delimitato e rodato parterre di ditte individuali compiacenti, (l'azienda cremonese) contabilizzava costi inesistenti, sempre attraverso l'utilizzo di fatture false di rilevante importo", si legge ancora nella nota.Le indagini -- coordinate dalla Procura di Cremona, che hanno portato alla denuncia di 13 persone legate alle società coinvolte -- sono partite da oltre 30 segnalazioni per operazioni finanziarie sospette nei confronti di imprese individuali, società e consorzi operanti nel settore edile collegate alla nota società cremonese.Nel dettaglio, le Fiamme gialle hanno scoperto un'evasione fiscale per 195 milioni di euro, l'emissione e l'utilizzazione di fatture false per un importo complessivo di 181 milioni di euro e 36 milioni di Iva dovuta.
La Guardia di Finanza di Cremona ha scoperto un giro di fatture false che ha permesso a un centinaio di aziende del Nord Italia, con sedi per lo più in Lombardia ed Emilia Romagna, di evadere circa 200 milioni di euro. ; Lo hanno riferito le stesse Fiamme Gialle oggi in una nota, spiegando che il meccanismo alla base dell' evasione girava attorno "all'emissione e all'annotazione di fatture per operazioni inesistenti".Tra le aziende coinvolte anche una società cremonese, leader nel settore della commercializzazione e posa in opera di pavimenti.L'azienda in questione, "apparentemente insospettabile anche per la considerazione goduta sul mercato, negli anni dal 2004 al 2009, aveva rappresentato lo 'schermo' per mascherare un consistente e vorticoso giro di fatture false, garantendo a sé ed alle altre aziende coinvolte, in via sistematica, illeciti vantaggi fiscali, complessivamente quantificabili in centinaia di milioni di euro", si legge nella nota.Secondo la ricostruzione dei finanzieri, questa azienda si prestava sistematicamente all'emissione di fatture false nei confronti di numerose società clienti che necessitavano di costi per abbattere i propri utili fiscali.E per "minimizzare l'impatto sul proprio risultato fiscale, avvalendosi di un ben delimitato e rodato parterre di ditte individuali compiacenti, (l'azienda cremonese) contabilizzava costi inesistenti, sempre attraverso l'utilizzo di fatture false di rilevante importo", si legge ancora nella nota.Le indagini -- coordinate dalla Procura di Cremona, che hanno portato alla denuncia di 13 persone legate alle società coinvolte -- sono partite da oltre 30 segnalazioni per operazioni finanziarie sospette nei confronti di imprese individuali, società e consorzi operanti nel settore edile collegate alla nota società cremonese.Nel dettaglio, le Fiamme gialle hanno scoperto un'evasione fiscale per 195 milioni di euro, l'emissione e l'utilizzazione di fatture false per un importo complessivo di 181 milioni di euro e 36 milioni di Iva dovuta.
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