Speaker di eccezione della mattinata è stato Kevin Kong, General Manager Europe di Charm Click, colosso cinese in ambito advertising e “Baidu Authorized Reseller Program in Europe”.
Cosa è emerso dall’incontro? Una sola parola: branding.
Il consumatore cinese, ha raccontato Lala Hu, ricercatrice presso il Dipartimento di Management e International Management to Asia Lab dell’Università Ca’ Foscari, è un consumatore ancora poco consapevole, che guarda al marchio, non al prodotto. Un’azienda italiana che vuole vendere in Cina, che sia tramite un e-commerce o tramite rivenditori in loco, deve in primis puntare sulla propria brand awareness. Punto di partenza è lavorare sul nome, sull’italianità e sul made in Italy.
No dunque a campagne pubblicitarie per parole chiave di categoria legate a macro temi (es. borse da donna), sì a campagne che rendano immediata l’associazione prodotto-nome. Il consumatore cinese ricorda il brand. E se lo conosce, compra.
La Cina vuole il made in Italy. Vuole la nostra moda, vuole il lusso, vuole conoscere le eccellenze del Belpaese. Ma deve essere istruita. Deve sapere che la vera pizza è la pizza italiana e non quella americana, che il nostro vino non ha nulla da invidiare ai vini di altri paesi e che l’Italia ha molteplici brand e prodotti di qualità per il cliente più esigente.
MOCA Interactive è il partner italiano esclusivo della cinese Charm Click e quindi un canale diretto per mettere in contatto le eccellenze italiane con il mercato cinese.
Per informazioni su come avvicinarsi alla pubblicità online in Cina: www.mocainteractive.com
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