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giovedì 22 ottobre 2015

Automobili usate e nuove: il momento dell'acquisto



Prima di ritirare  una nuova automobile presso un rivenditore, è bene sapere che la garanzia legale risponde dei problemi che possono verificarsi nei due anni successivi all’acquisto (per l’usato, può essere ridotta a 12 mesi, d’accordo tra le parti), restano comunque esclusi, i componenti soggetti a usura (come le pastiglie dei freni, la frizione e i lubrificanti).

La garanzia per le auto usate è diversa da quella di una nuova, infatti in caso di guasto, si ha diritto al ripristino della propria quattro ruote nello stato in cui si trovava quando è stata acquistata, quindi anche con componenti revisionati (chi li vuole nuovi, può ottenerli, pagando la differenza di valore tra il pezzo revisionato e quello nuovo) inoltre, è necessario rivolgersi all'officina indicata dal rivenditore, evitando di recarsi in una qualsiasi, previo decadimento della copertura.

Nuove regole, nuove norme insomma, quelle giunte da qualche tempo nel mondo delle automobili, soprattutto per le transazioni, per la compravendita, che finora ad esempio non prevedevano l’inserimento nel contratto, la data di consegna, adesso invece è obbligatorio, propriamente per rendere “trasparente”, più sicuro e meno rischioso il rapporto con il commerciante.

Scaduto il termine stabilito, bisognerà tuttavia attendere che trascorra anche il periodo di “tolleranza”:, sostanzialmente, una sorta di “cuscinetto” che i costruttori prevedono per proteggersi da ritardi di varia natura, come scioperi dei trasportatori o calamità naturali.

Nel caso l’auto non arrivi entro il limite di tempo stabilito con il rivenditore, allora l’acquirente può chiederne la risoluzione, a patto che dimostri i danni subiti da suddetto ritardo, aspetto indubbiamente privo di facilità nell'essere affrontato, in quanto poche case costruttrici specificano la procedura da seguire (preferendo, in genere, restituire la caparra), mentre il commerciante stesso, potrebbe opporsi e tirarla per le lunghe. C’è un modo, comunque, per tutelarsi ed evitare di dover provare i danni subiti? Certamente, facendo riportare per iscritto, nel contratto, che la data di consegna è “essenziale” , quindi in questo caso se il rivenditore non accetta la clausola, allora si è liberi di andare tranquillamente da un altro esercente.

Il momento del ritiro della vettura è l’atto finale di tutto il procedimento ed è anche il più importante visto che alla consegna il cliente dovrà scrupolosamente esaminare se il veicolo corrisponde alla descrizione presente sul contratto, il tutto preferibilmente alla luce del sole, quando è più facile accorgersi di eventuali difetti. Qualora vi fossero delle differenze, si può valutare se ritirare l’auto, mentre nel caso tutto corrisponda come da contratto, è importante eseguire una prova su strada per controllare il corretto comportamento della vettura in movimento (vibrazioni, rumori, efficacia dei freni) e nel caso vi fossero eventuali problemi, necessitano di essere immediatamente segnalati.

Quando si vuole presentare una contestazione bisogna farlo prima possibile, e il tutto deve essere dimostrato per ottenere un indennizzo.

Durante il periodo di attesa, nel caso la casa automobilistica cambia gli equipaggiamenti, questi vanno notificati al cliente che potrà decidere se rescindere dal contratto e nel caso ciò che manca è di estrema importanza, si ha diritto alla sostituzione del mezzo, emblematico infatti, a questo proposito, un recente caso di un disabile, al quale è stata assegnata un’altra vettura, in quanto quella ordinata era sprovvista del cruise control, per lui invece indispensabile.

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