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venerdì 30 ottobre 2015

Smart working: cosa chiedono le aziende europee ai governi? Lo dice la ricerca Regus


Indagine globale Regus su 44.000 manager e professionisti
Smart working in crescita in tutta Europa
ma con diverse aspettative verso i governi nazionali

In Europa le imprese chiedono ai governi incentivi e agevolazioni fiscali per promuovere il lavoro agile, anche se con aspettative diverse nei vari Paesi.  


Milano, 30 ottobre 2015. Sono sempre più numerosi gli indicatori che attestano la crescita e la diffusione dello smart working. Secondo una recente ricerca internazionale condotta da Regus, il principale fornitore mondiale di spazi di lavoro flessibili, su un vasto panel di imprese clienti (44.000 interviste in 105 paesi) in Italia il 51% dei manager, dei professionisti e dei cosiddetti "knowledge workers" lavora lontano dall'ufficio per almeno metà della settimana (oltre 2,5 giorni). Il dato mondiale si posiziona al 52% e sono sempre di più le grandi imprese che adottano metodologie organizzative di lavoro agile.

Le imprese chiedono ai governi nazionali incentivi e agevolazioni fiscali
Mentre il Governo italiano in questi giorni ha presentato un disegno di legge per lo smart working dimostrando che il lavoro agile è ormai una questione all'ordine del giorno sul tavolo delle istituzioni, dalla ricerca Regus emergono le richieste che arrivano da imprese e professionisti in Europa.

In tutti i Paesi si registrano forti aspettative verso i governi per ottenere incentivi e agevolazioni fiscali finalizzati a favorire l'introduzione di modalità di smart working all'interno delle imprese, anche se con livelli diversi secondo i vari paesi.
In Italia questa richiesta proviene dall'86% degli intervisti (esattamente in linea con la media mondiale), mentre si registrano approcci molto diversi tra la Germania (dove è solo del 78%), e la Spagna, dove ben il 92% dei rispondenti ritiene prioritari gli incentivi e le agevolazioni fiscali.

Oltre agli incentivi fiscali viene richiesto ai governi nazionali di impegnarsi maggiormente per promuovere questa forma di lavoro, con l'Italia che raggiunge l'84% degli intervistati (media globale 81%) e anche in questo caso per la Germania l'intervento governativo è meno rilevante con il 70% delle risposte, mentre in Spagna sale al 89%.
"Questa ricerca conferma che la crescita dello smart working è costante in tutta Europa e che le imprese si aspettano dai governi nazionali incentivi e agevolazioni fiscali per incrementare ulteriormente queste modalità organizzative del lavoro. E' necessario considerare che sono numerosi gli indicatori che dimostrano come il lavoro agile sia un fattore determinante per accrescere la produttività delle imprese e quindi per stimolare l'economia e far crescere l'occupazione" ha dichiarato Mauro Mordini country manager di Regus in Italia.

Informazioni su Regus:
Regus è il fornitore mondiale di spazi di lavoro flessibili
La sua rete, composta da oltre 2.500 business center dislocati in 106 Paesi, offre spazi di alta qualità, pratici e completamente attrezzati, sia per pochi minuti che per più anni.
Aziende come Google, Toshiba e GlaxoSmithKline scelgono Regus per lavorare in modo agile e assicurare maggiori possibilità di successo alle proprie attività.

Il segreto di un ufficio flessibile è la praticità, per questo Regus continua ad aprire centri ovunque i suoi 2,1 milioni di clienti abbiano bisogno di supporto: centri cittadini, distretti suburbani, centri commerciali e outlet, stazioni ferroviarie, stazioni di servizio in autostrada e persino community center.

Regus è stata fondata a Bruxelles, in Belgio, nel 1989. La sua sede centrale è in Lussemburgo ed è quotata presso la Borsa di Londra. 


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www.CorrieredelWeb.it

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