L'iniziativa utilizza i nuovi strumenti della digital economy per raccogliere fondi sul web per le proposte selezionate.
L'iniziativa è realizzata in partnership con DeRev, una delle principali piattaforme italiane di crowdfunding, e intende sostenere iniziative no-profit e progetti civici che contribuiscono a creare valore sociale nel quadro di un'economia sempre più orientata al digitale, facendo rete attraverso i nuovi strumenti della sharing economy".
«La tecnologia non ci serve per vivere meglio se non la usiamo per essere più vicini agli altri, per capire e prevenire le difficoltà, il disagio, l'emarginazione. La rete non deve unire dispositivi e oggetti, ma persone anche lontane. Internet ci offre l'opportunità di conoscere gli altri, capire il mondo in cui viviamo, essere più lungimiranti e collaborativi. La smart city non è una città di dati e bit, ma un senso più profondo e contemporane di bene comune, una percezione collettiva di doveri e di azioni concrete che ci portino tutti insieme verso un futuro sostenibile e responsabile. Il futuro non deve lasciare indietro nessuno».
«L'innovazione è oggi più che mai una prerogativa sociale, poiché l'emergenza per tutti noi (e la nostra priorità) è il lavoro, inteso nella suo significato più nobilitante, umano, sociale».
Nel dettaglio, il Comune di Brescia attiverà una campagna di crowfunding per il potenziamento del progetto "Lab6", finalizzato alla realizzazione di laboratori in cui, attraverso il coinvolgimento di giovani fra I 16 e i 25anni, si producono beni o servizi ad elevata utilità sociale per altri cittadini. L'obiettivo è quello di rispondere ai bisogni del territorio o di gruppi di cittadini rafforzando, al contempo, le competenze dei giovani e offrendo loro occasioni in cui sperimentarsi in un lavoro vero. Saluzzo lavorerà invece sul Progetto "Attiviamoci: La città è una proposta educativa", che punta a ampliare e completare l'offerta formativa per i minori che manifestano i primi segnali di disagio. La campagna di crowfunding permetterà di dare avvio ad alcuni interventi elaborati all'interno di tavoli di lavoro partecipati da Comune, scuola, oratorio e servizi sociali, fra i quali un percorso di formazione che produca una maggiore consapevolezza all'utilizzo delle nuove tecnologie sia per i minori che per le famiglie e la messa a disposizione dei contesti informali educativi delle tecnologie necessarie a ridimensionare il digital device che caratterizza soprattutto le fasce deboli, affinché si realizzino percorsi di formazione permanente "learning by doing" si per i minori che per la comunità adulta.Il Comune di Taranto, infine, utilizzerà il crowfunding per avviare il progetto "NEXTaranto", attraverso il quale intende costituire una rete cittadina di FabLab -Fabrication Laboratory, intesi quali centri attrezzati per la fabbricazione digitale, oltre che luoghi d'incontro e di relazione per la promozione della cultura digitale a beneficio di chi, sul territorio, intenda avvicinarsi al mondo della fabbricazione digitale.
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