INVESTIRE NELLE FILIERE AGRO-INDUSTRIALI IN
AFRICA
Si
è tenuto oggi a Lodi l’incontro tra
aziende, fondazioni, Sace, centri di ricerca e Ong per rispondere
all’appello governativo ed incrementare l’interscambio con i Paesi
africani – Letizia Moratti: connettere le aziende italiane interessate
ai mercati africani
(Lodi, 11 febbraio 2016) – Nel
nuovo contesto di sviluppo degli interscambi tra Italia e Paesi
africani, favorito dalle recenti missioni governative nel continente
africano, si è tenuto oggi a Lodi un incontro per verificare come
incrementare gli investimenti italiani nelle filiere agroalimentari
africane.
All’incontro, tenutosi presso il Parco Tecnologico di Lodi (PTP) hanno
partecipato la Fondazione E4Impact, presieduta da Letizia Moratti, la
società italiana di credito all’esportazione SACE, lo stesso PTP e 30
soggetti tra aziende, centri di ricerca, istituti finanziari e
ONG.
Obiettivo dell’incontro è stato presentare le opportunità dei mercati
africani per le aziende italiane dell’agro-alimentare,
promuovendo la collaborazione tra settore privato, mondo della ricerca e
mondo bancario e assicurativo. Sono emerse proposte per trasformare le
produzioni agricole già esistenti in loco, aumentandone l’efficienza
attraverso interventi di assistenza tecnica per trasferire la
capacità italiana di produrre alimenti di qualità, da commercializzare
sui mercati locali. Sono stati discussi sia progetti integrali di
filiera sia iniziative puntuali di collaborazione tra aziende italiane
nei mercati africani.
Al termine dei lavori è stato siglato un accordo di collaborazione tra
il PTP e la Fondazione E4Impact, con le firme dei rispettivi presidenti
Simone Uggetti e Letizia Moratti, volto a favorire il dialogo tra il
mondo della ricerca in campo agroalimentare e i programmi di formazione
aziendale
condotti dalla Fondazione E4Impact in stretta collaborazione con le
Università africane e le PMI italiane.
La Fondazione E4Impact nata con lo scopo di sostenere l’imprenditorialità d’impatto in Africa
opera attualmente in Kenya, Ghana, Uganda, Costa d’Avorio, Sierra Leone e quest’anno avvierà attività anche in Senegal e
Tanzania con la prospettiva di arrivare a 10 Paesi nel 2017. Offrendo un MBA in Impact Entrepreneurship in collaborazione con
l’Università Cattolica del Sacro Cuore e le Università locali, la Fondazione ha già formato 185 imprenditori e oltre 200
sono in fase di formazione.
“Siamo convinti - ha affermato Letizia Moratti, Presidente della Fondazione E4Impact
- di poter giocare un ruolo importante e unico nel connettere le aziende italiane con le opportunità presenti nel continente
africano e, simultaneamente, contribuire alla sicurezza alimentare di questi Paesi”.
Con il programma First-Step Africa, la Fondazione propone alle imprese italiane una partnership con un talento
africano che durante l’anno di Master aiuterà l’impresa a entrare nel mercato locale.
Il PTP è attualmente coinvolto in cinque progetti di ricerca agricola e
zootecnica in Africa, e durante l’EXPO ha coordinato un progetto
dimostrativo sull’efficienza e la sostenibilità delle produzioni
agro-zootecniche anche in condizioni di risorse scarse, con
un’importante partecipazione di delegazioni africane ai propri seminari.
“Durante l’EXPO abbiamo avuto conferma di quanto vasta sia la domanda di innovazione e tecnologie per aumentare produttività e
sostenibilità dell’agricoltura – ha spiegato Gianluca Carenzo, Direttore del Parco Tecnologico di Lodi
- Come Parco Scientifico che gestisce un incubatore e un
acceleratore di impresa, crediamo rientri nella nostra mission aziendale
creare
occasioni per avvicinare il mondo della ricerca alle iniziative italiane
di internazionalizzazione e creazione di nuova imprenditorialità in
mercati emergenti come quelli africani”.
PTP e la Fondazione E4Impact condividono
l’importanza che riveste la ricerca scientifica per lo sviluppo
economico e sociale dei Paesi africani, e intendono collaborare per
moltiplicare le opportunità di contatto tra progetti e competenze
tecnico-scientifiche e i programmi di formazione nella gestione
aziendale e creazione di nuova imprenditorialità ad alto impatto
sociale. Il
PTP ospiterà quindi moduli formativi per studenti africani e parteciperà
con i suoi ricercatori ai programmi didattici della Fondazione
E4Impact.
SACE, la società italiana di credito
all’esportazione, nell’ultimo anno ha visto aumentare del
63% la sua esposizione in Africa sub-sahariana, che oggi supera il
miliardo di euro. Attraverso il programma “Frontier Markets” SACE mette
a disposizione l’esperienza maturata nei Paesi emergenti in quasi 40
anni di attività e un’ampia gamma di servizi “a
misura” di Pmi che comprende seminari formativi; servizi di advisory per
individuare i mercati a maggior potenziale; incontri
di business-matching e valutazione dei profili di rischio sottostanti;
consulenza nella scelta di soluzioni finanziario-assicurative a supporto
delle singole transazioni commerciali o d’investimento; assistenza in
loco attraverso gli uffici di Johannesburg e Nairobi.
“È necessario trovare un modo per integrare l’offerta di filiera agro-alimentare nel quadro
delle politiche internazionali dell’Italia – ha dichiarato Raoul Ascari, Chief Global Development Officer di SACE
– al fine di promuovere lo sviluppo economico in Paesi prioritari,
creando al contempo opportunità commerciali per nostre
imprese. Occorre inoltre sperimentare forme di collaborazione
pubblico-privato per mobilizzare le migliori risorse del nostro Paese.
SACE intende
accompagnare queste iniziative nella loro evoluzione: dalla fase di
advisory iniziale al finanziamento dei progetti di filiera”.
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