Teresa Federico, Valentina Ruggeri e Francesca Nerozzi: loro sono le Ladyvette.
L'inizio dello spettacolo ci proietta subito a metà anni '30 in un freddissimo appartamento della grande Torino dove tre ragazze amanti del canto sono impegnate ad imparare il napoletano per entrare nelle grazie della musica melodica italiana.
Le tre amiche si ritroveranno a vivere esperienze diverse durante i provini tanto da dover accettare di cantare in pubblico con poi l'inganno di non ricevere il compenso a loro dovuto, tra le quali anche finte promesse di diventare delle star in America.
Naturalmente sarà proprio lo Swing, a far si che le ragazze attraverso rossetti, abiti da bambolina e boccoli sensuali diventino delle piccole ma grandi star, sino alla trasformazione totale di tre famme fatales dagli abiti lunghi, scollati e scintillanti.
La vera sorpresa di questo spettacolo oltre l'ironia attraverso la recitazione è stato il crescente cambiamento e riferimenti che partono dagli anni '30 con le canzoni cantate in precedenza dal trio Lescano come la famosissima "Tulipan" a proseguire con "Lollipop" uscita nell'anno 1958 e cantata dal quartetto Chordette nato in America nel 1946 sino agli 80 con alcuni brani musicali quali "Hanno ucciso l'uomo ragno", "Brutta", e la "Solitudine", sempre in stile Swing, strappando sorrisi e applausi al pubblico presente.
Che dire, una bella e piacevole interpretazione in chiave Swing che in qualche modo ci ha fatto rivivere tra canzoni, piccoli balletti ironici con riferimenti al Burlesque e abiti scintillanti, quegli anni 30-50 che ancora oggi regalano sorrisi e nostalgia anche a chi è più giovane.
Bravissime Ladyvette e un dieci pieno per quello che ci hanno trasmesso con il loro talento.
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