Dopo la dichiarazione dell’(AIEA) Agenzia internazionale per l'energia atomica, di giovedì 12 giugno 2025 in cui si stabiliva che l’Iran non rispettava i suoi obblighi nucleari le tensioni nel Medio Oriente sono aumentate. La risoluzione è stata votata dal Consiglio di amministrazione costituito dai vari paesi membri, si sono opposti Russia, Cina e Burkina Faso,11 si sono astenuti e 2 non hanno votato. Tra le prove che l’Agenzia ha portato in aula è la presenza in diversi siti iraniani di tracce di uranio in luoghi non dichiarati nucleari. La preoccupazione da parte dei paesi occidentali che l’Iran stia in segreto creando la sua arma nucleare. Naturalmente la risoluzione è stata presentata da Francia, Regno Unito, Germania e Stati uniti che nella loro visione di Poliziotti globali non hanno accettato che l’Iran possa avere un proprio processo di sviluppo.
Dobbiamo
precisare che tra le condizioni che l’AIEA si è data nell’ambito della
protezione dei siti nucleari vi è quella di non attuare mai un attacco diretto
onde innescare una reazione nucleare a catena molto pericolosa. Cosa che
naturalmente non è stata rispettata da Israele e voluta dagli Stati Uniti. Una
miccia che ha determinato l’attacco militare di Israele verso i siti Nucleari
in Iran. Da parte del Ministero degli Esteri Iraniano e dell’Organizzazione
nazionale per l’Energia Atomica è scaturita una dichiarazione che si allinea
con una decisione politica dell’AIEA fatta solo sul pregiudizio di alcuni stati,
tra cui gli Stati Uniti che hanno in atto una mediazione con l’Iran sulla
problematica Nucleare sotto l’egida dell’Oman il cui sesto round si doveva
svolgere domenica 15 giugno.
Una
miccia voluta non da Israele ma da un comando superiore che pur di dovere
arrivare ad una vittoria politica sull’accordo nucleare con l’Iran ha
determinato lo scoppio del nuovo focolaio di guerra. Gli attacchi sono iniziati
giovedì notte dopo un giro di telefonate che Israele ha fatto sia in Europa che
negli Stati Uniti per avvallare il bombardamento dei siti Iraniani. Nell’attacco
sono stati uccisi tre importanti leader militari Iraniani tra cui il comandante
delle guardie Hossein Salami e Gholamali Raschid e diversi scienziati che
lavoravano nell’ambito del programma nucleare. Un Inizio brutale che ha sancito
un nuovo focolaio di guerra dopo Gaza e l’Ucraina.
Da
parte degli Stati Uniti le solite dichiarazioni che mirano ad un distacco
dall’azione di Israele ma che nella realtà sanciscono il pieno coinvolgimento
degli americani nel nuovo focolaio di guerra proteggendo Israele dalla
ritorsione iraniana con i suoi aerei dislocati in Medio Oriente e nel
mediterraneo e attuando la mozione nell’ambito AIEA. Queste le verità di un
paese che innesca guerre in tutto il mondo per attuare la sua geopolitica di
Potere. La minaccia dell’intervento di Israele è stato solo uno stratagemma
coordinato per esercitare ulteriori pressioni sull’Iran.
L’ONU da parte sua ha dato indicazioni a Israele e Iran di mostrare
moderazione durante la riunione d’emergenza voluta dall’Iran che ha detto
chiaramente che l’attacco è una dichiarazione di guerra. Nell’attacco di Israele all'Iran
ha distrutto l'impianto di arricchimento di Natanz, dove ora c'è
"contaminazione", come dichiarato da Rafael Grossi, capo
dell'organismo di controllo nucleare delle Nazioni Unite. Una guerra certamente
pianificata da tempo da Israele che con l’avvento della nuova amministrazione
americana ha avuto una esaltazione ideologica. Ma forse tutto questa potrà
risolvere il problema? Certamente no, perché gli attacchi israeliani potrebbero
rendere l’Iran più determinato ad attuare gli sforzi per acquisire una bomba
nucleare in breve tempo.
L’Iran
risponde agli attacchi Israeliani con un’ondata di missili balistici che
hanno nella
serata del 13 giugno preso di mira siti in tutto
Israele, uccidendo almeno due persone e ferendone decine, una rappresaglia
per i continui attacchi israeliani. Iniziano le vittime della follia che naturalmente si aggiungono
a quelle della vicina gaza. Morti in Iran 78 persone
tra cui donne e bambini, e i feriti sono più di 320, mentre l'esercito
israeliano continua a lanciare attacchi contro le città e i civili oltre che
verso i siti militari e gli impianti nucleari. Il dado è tratto per il terzo
focolaio di guerra a livello mondiale.
Maurizio Vincenzo Cirignotta




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