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giovedì 2 aprile 2015

Processi partecipativi e avanzamenti sul fronte dei Contratti di Fiume a Roma e nel Bacino del Tevere

Al "monitoraggio civico" – in linea, peraltro, con quanto emerso da Roma Resiliente - Ciclo urbano acque, ai cui lavori ha partecipato il Presidente Amendola – si ispirano molte delle sollecitazioni pervenute in queste ultime settimane al Consorzio Tiberina.

Lo spirito sobrio, riflessivo e improntato essenzialmente alla spiritualità del prossimo Giubileo Straordinario – in cui il Tevere assumerà di fatto uno speciale ruolo urbanistico, simbolico e storico, fra le "due sponde" (laica e cattolica), a 5 anni dai 150 anni di Roma a Capitale d'Italia (1870-2020) – ha indotto molte delle considerazioni inviateci per essere inserite nei documenti del realizzando Contratto di Fiume del Tevere nell'area urbana di Roma, la cui scrittura è già stata avviata in forma partecipativa, per poi essere sottoposta alle Osservazioni del Pubblico attraverso apposito portale "open" realizzato con il contributo della consorziata EPF (si stanno consultando le Università consorziate, e Università non consorziate, per la preliminare standardizzazione e validazione delle modalità di inserimento di progetti e dati).

Più che la "raccolta di fondi" come scopo in sé, si richiedono un processo democratico, sinergico, trasparente e partecipativo, una spesa oculata (quali che siano le fonti di finanziamento/cofinanziamento), un approccio etico in senso lato e socialmente orientato (per esempio nell'ambito della cooperazione, verso nuove professionalità), un rispetto dell'ambiente fluviale, una cura dei particolari (attraverso la conoscenza capillare del territorio), un crescente coinvolgimento dei cittadini, una manutenzione affidata anche a privati che – supportati dalle Istituzioni – possano "adottare" tratti delle sponde, un maggiore sviluppo delle forme espressive realizzabili sulle banchine, un'incentivazione degli sport all'aria aperta e a contatto con la natura, e altro ancora, su un "bene comune" quale il Tevere.

Si segnala il forte ritorno in auge di progetti relativi a passati tentativi di project-financing, riformulati: riuso piloni Ponte Bailey (finito nel nulla), recupero dell'area dell'ex gasometro, diverse bonifiche, etc. Qui i capitali privati potrebbero trovare nel Contratto di Fiume un piano di certezze in ottica di sviluppo sostenibile. Anche interventi indiretti - come l'invaso di Torre Alfina, che metterebbe in sicurezza vasti territori, Roma compresa, dalle piene del Paglia - trovano una nuova più coerente possibilità di realizzazione, legata alla scala degli effetti.

Fare da soli non è né possibile né logico, efficace o efficiente, da parte di nessuno, in un processo così innovativo come quello condiviso fra Istituzioni e Società Civile. Era di fine Novembre 2014 l'appello dell'On. Athos de Luca, Presidente della Commissione Capitolina "Ambiente", affinché si attivassero finanziamenti europei o con la sponsorizzazione di Aziende e Società che operano a Roma, per realizzare interventi sul Tevere nell'ambito <<di una "Regia Istituzionale" aperta al contributo di professionalità, aziende e associazioni interessate ad acquisire risorse ed idee per interventi ed iniziative volte al risanamento e alla valorizzazione del Tevere e del suo litorale, considerati un bene sociale, turistico, culturale, ambientale e strategico per offrire nuove opportunità ad uno sviluppo sostenibile della città>>.

La redazione dei documenti-base del Contratto di Fiume sul Tevere nell'area urbana di Roma, conformemente ai requisiti di qualità elaborati dal "Gruppo di Lavoro 1" coordinato da Ministero dell'Ambiente e ISPRA nell'ambito del Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume, è sembrata da subito la priorità assoluta.

Le "sonde civiche" sul processo sono in corso di perfezionamento, ad evitare ogni rischio di auto-referenzialità e impostazione tecnocratica; il Consorzio Tiberina sta a sua volta allargando lo sforzo su questo Contratto di Fiume e su altri Contratti di Fiume, nel Bacino del Tevere, il cui successo condizionerà il regime delle acque, lo stato ambientale, la sicurezza idraulica e il potenziale di fruizione a Roma e non solo, in coerenza con i numerosi Tavoli di Consultazione indetti dall'Autorità di bacino del fiume Tevere, l'adesione alla Carta Nazionale dei Contratti di Fiume da parte della Giunta della Regione Lazio, il Pro-Memoria approvato dalla Giunta di Roma Capitale sul percorso per l'individuazione di un "Osservatorio Tevere" finalizzato al "contratto di fiume" del Tevere e dell'Aniene nell'area urbana di Roma, tenendo debitamente conto delle interazioni sussistenti.

Prosegue fra Consorzio Tiberina e RAI - Canali di Pubblica Utilità l'organizzazione di un viaggio di 5 ore sul Tevere in imbarcazioni, con i necessari trasbordi da Roma - Castel Giubileo alla Foce, contrassegnato da collegamenti "a bordo" insieme a storici, ambientalisti, paesaggisti, artisti, sportivi, rappresentanti delle Istituzioni; nell'incontro di oggi con il Direttore Danilo Scarrone, con l'ideatore Marco Rho e con la Redazione è stato fissato il percorso che culminerà nella diretta di sabato 30 maggio.

CONSORZIO TIBERINA – Agenzia di sviluppo per la valorizzazione integrale e coordinata del Bacino del Tevere


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