L'Authority al lavoro sulle tariffe e sulle trasparenze delle offerte commerciali
Libertà di scelta per le famiglie italiane, scatta la concorrenza tra fornitori
di LUCIO CILLIS
ROMA - Due mesi ancora e poi sarà rivoluzione per le bollette della luce. Dal primo luglio, infatti, scatta la liberalizzazione del mercato elettrico "residenziale", il che significa la possibilità anche per le famiglie - così come succede attualmente per le aziende - di scegliere liberamente il fornitore dell'energia elettrica. Una svolta che riguarderà, dunque, i contratti di 27 milioni e 400 mila clienti e alla quale, in queste ore, sta lavorando alacremente l'Authority dell'Energia: accanto all'analisi del nuovo metodo tariffario, l'autorità guidata da Alessandro Ortis sta valutando se chiedere maggiore chiarezza sulle offerte e le promozioni commerciali che stanno per piovere sui clienti.
La sfida si giocherà quindi su due livelli: quello delle offerte e degli sconti in bolletta (con il trasloco gratuito e trasparente, senza cambi di contatore verso il nuovo fornitore di energia) e quello della comodità di avere un unico conteggio bimestrale per gas e luce. Un panorama che Davide Tabarelli giudica favorevolmente: "Anche se i consumatori finali non devono attendersi grandi benefici di prezzo, così come hanno dimostrato diverse esperienze europee - spiega l'analista di Nomisma Energia - bisogna guardare a diversi aspetti positivi sia in qualità del servizio offerto, sia in termini di facilità e semplificazione di pagamenti e di trasparenza delle bollette. Per non parlare dello sforzo di investimenti cui è stato e sarà obbligata l'Enel".
Il primo passo deciso in avanti l'ha fatto nei giorni scorsi Eni, avviando la campagna di promozione della propria offerta commerciale in un settore che vede l'Enel e le aziende municipalizzate dominare il panorama. Gli altri giocatori si stanno però attrezzando e, una volta di più, si conferma l'incrocio tra operatori del settore elettrico e del gas. "Dietro le quinte si muovono diversi attori pronti a sondare ed eventualmente entrare nel mercato dal primo luglio - aggiunge Tabarelli - alcuni vengono dall'estero, come i tedeschi di E-On, dalla Francia come Gaz de France o dalla Svizzera come Atel e Egl. Altre, invece, - sottolinea - sono aziende già attive in Italia e decise a confrontarsi con la concorrenza".
L'Autorità per l'Energia non ha ancora terminato l'analisi che porterà alla determinazione della nuova struttura tariffaria in vista del primo luglio. A giorni sarà reso noto il testo del secondo documento di consultazione pubblica che accoglierà i suggerimenti inviati da associazioni dei consumatori e aziende. L'idea resta quella di chiudere col passato, con le agevolazioni che fino ad oggi hanno garantito prezzi bassi ai single benestanti (che usano meno energia) e bollette salate alle famiglie più numerose. Cadrà quindi la soglia dei 3 kW di potenza per lasciare spazio ad uno schema più agile, con costi legati ai consumi effettivi. Finirà anche l'era delle utenze "non residenti" e arriveranno per tutti (anche se entro il 2011) i contatori elettronici.
Per 3 milioni di famiglie disagiate (circa il 13% del totale), arriveranno probabilmente degli sconti direttamente sulla bolletta che però verranno spalmati uniformemente su tutti gli altri utenti. Il costo? Nei documenti ufficiali una simulazione prevede in media un risparmio annuo di 120 euro: visto che la spesa media per l'elettricità di una famiglia italiana tipo (225 kWh al mese di consumo e 3 kW di potenza), ammonta a 400 euro all'anno, la bolletta per chi è in difficoltà scenderà sotto i 280 euro. L'impatto economico stimato è però prossimo ai 340 milioni di euro e a pagarlo saranno tutti gli altri, con un incremento delle tariffe vicino a 0,12 centesimi di euro al kWh.
Origine: Repubblica
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