Convertono le ceneri di cremazione in diamanti
La persona amata, sul piano poetico, è un gioiello, uno smeraldo di virtuosi riflessi, un diamante la cui pulitura è levigata dall’affetto e dall’attesa dei ricordi. Ma quando l’amato muore, la pietra preziosa dell’amore sparisce ed in molti casi finisce in cenere. Passato lo choc della cremazione, è in questo momento che la scienza e la tecnica permettono di diventare, letteralmente, il diamante che il proprio amato è sempre stato.
In quindici settimane
Questa è la filosofia dell'azienda svizzera Algordanza (http://www.algordanza.it) che sta rivoluzionando il settore funerario con la sua proposta di una nuova forma di sepoltura: convertire le ceneri del defunto in un diamante sintetico. Questa pietra preziosa si estrae dal carbonio che si trova nelle ceneri della persona deceduta.
In circa quindici settimane, il diamante smussato dall’attrito dell’amore e da un investimento che va dai 3.600 euro a poco più di 15.000 euro, dipendendo dalla caratura della preziosa pietra, è una realtà fisica. A tale prezzo ci si assicura che siano i laboratori svizzeri di Algordanza, attraverso un procedimento chimico/fisico, a trasformare le ceneri in carbonio: l’elemento base del diamante. Infine, nel prezzo è compreso anche il taglio e la pulitura del diamante secondo la preferenza della famiglia. I diamanti possono essere trasparenti oppure di un naturale leggero colore azzurro e, su richiesta, è possibile inserire un’iscrizione sul diamante tramite una micro incisione al laser.
Naturale o sintetico?
I diamanti naturali provengono dalla cristallizzazione del carbonio dopo migliaia di anni di pressione. Alla fine degli anni cinquanta, la General Electric Company sviluppò il primo diamante sintetico sottoponendo la grafite a pressioni e temperature estreme. I diamanti di un defunto seguono un processo simile, ma a partire dalle ceneri.
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