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sabato 14 settembre 2024
Guerra Russia - Ucraina: Missili a Lungo raggio un’autorizzazione pericolosa per l’allargamento della guerra in Europa.
L’ultimo dibattito TV tra i due contendenti alla Casa Bianca alle elezioni del 05 novembre 2024 ha posto chiarezza sulle posizioni USA dei Democratici: La stessa Kamala Harris ha detto chiaramente: “Non permetteremo mai che Putin si vada a sedere a Kiev”, una road map di continuità netta di Guerra con l’amministrazione Biden.
Un contrappeso importante per il maggior azionista della Nato che ha scelto la guerra come atto dovuto per la campagna elettorale delle presidenziali americane. Dall’altro lato il perdente Trump perdente dell’incontro di martedì a Philadelphia ha le idee chiare sulla guerra e dice: “che se lui fosse stato presidente la Russia non avrebbe invaso l’Ucraina”. Un concetto chiaro che non allarma le politiche di Guerra di alcuni paesi Europei ha adottato.
Una questione chiave è l’autorizzazione a Kiev ad utilizzare i missili Atacms per colpire in profondità sul territorio russo. Lo sostiene il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, secondo cui la risposta di Mosca sarà “appropriata”. A buttare acqua sul fuoco la visita di Blinken e del ministro degli esteri britannico a Kiev.
Gli Usa sono disposti a colpire in territorio russo? L’Ucraina, infatti, ha già fornito agli Stati Uniti un elenco di obiettivi in Russia che vuole colpire con i missili ATACMS" (vedi mappa), ma gli Stati Uniti si sono rifiutati ammettendo che ha pochi di questi missili da fornire e quelli già forniti all’ucraina sono finiti l’ultimo è stato abbattuto a Sebastopoli. La soluzione arriva dalle armi europee ed in special modo del Regno Unito e della Francia.
Secondo quanto si legge nella testata Times gli americani non intendono permettere a Kiev di utilizzare i missili americani ATACMS per attacchi in profondità sul territorio russo, temendo un ulteriore escalation e la reazione russa con armi atomiche favorendo però l’uso dei razzi inglesi Storm Shadow (560 Km) e i Francesi Scalp.
Le dichiarazioni del segretario per gli affari esteri della Gran Bretagna David Lemmy sono preoccupanti in merito in quanto vuole convincere gli Americani a fornire le armi di cui ha bisogno per “vincere” all’Ucraina senza considerare la risposta Russa. Il rappresentante permanente Russo all’ONU ha detto chiaramente che la Nato vuole iniziare una "Guerra diretta con la Russia" se daranno con il via libera all'uso di armi a lungo raggio a Kiev. In Russia già si parla di guerra con la Nato e di utilizzare armi nucleari per la difesa del territorio.
La Russia, infatti, inizierà i test nucleari per la prima volta dal 1990 in risposta al permesso all’ Ucraina di utilizzare missili occidentali a lungo raggio per colpire il territorio russo, (fonte Reuters). La pubblicazione afferma che la Russia potrebbe far esplodere un’arma nucleare tattica “da qualche parte nell’est del paese”, per dimostrare cosa si intende con la frase “prima o poi ricorreremo alle armi nucleari”.
Un conflitto a cadenza nucleare è una decisione difficile ma la testardaggine di una ipotetica vittoria sulla Russia potrà portare ad una distruzione del vecchio continente per colpa di chi? Credo che non possiamo permetterci tutto questo per la nostra esistenza come stato Italiano e non possiamo cadere nel tranello di una guerra che non è la nostra.
venerdì 13 settembre 2024
CANAPA: COLDIRETTI, LA CAMERA AFFOSSA LA SOPRAVVIVENZA DEL SETTORE
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giovedì 12 settembre 2024
Canapa: Cia, ok Camera non ferma battaglia. Misura ingiusta in Ddl Sicurezza
Avanti lavoro per esito diverso al Senato. Tutelare filiera ed evitare ad agricoltori costosi ricorsi in sede giuridica
Roma, 12 set – Non si ferma l'accanimento verso la canapa industriale italiana. Oggi la Camera ha approvato, con 157 sì e 109 no, l'articolo 18 del Ddl Sicurezza che, di fatto, alla fine del percorso legislativo, renderà illegale la coltivazione, la lavorazione e la vendita delle infiorescenze della canapa e dei suoi derivati. Lo dichiara Cia-Agricoltori Italiani, ribadendo ancora una volta che si tratta di un intervento puramente ideologico, che rischia di annientare una filiera ad alto valore aggiunto guidata da giovani.
"Non gettiamo la spugna. L'iter non è finito -spiega il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini- e continueremo a lavorare con i parlamentari e con tutte le associazioni per un esito differente al Senato. È inaccettabile e ingiusto bloccare in questo modo una delle filiere di eccellenza del Made in Italy agroindustriale, che già oggi vale 500 milioni di fatturato annuo e conta più di 10 mila posti di lavoro in tutta Italia, vantando un enorme potenziale produttivo tra cosmesi, erboristeria, bioedilizia, florovivaismo, tessile, tutti settori che non c'entrano nulla con il mercato delle sostanze stupefacenti".
Piuttosto "c'è bisogno di intraprendere un confronto approfondito con gli operatori del settore, partendo dalla convocazione del Tavolo di filiera dedicato presso il Ministero dell'Agricoltura, per garantire finalmente un quadro normativo chiaro ed equo -continua Fini-. Se il provvedimento non verrà stoppato, infatti, non solo chiuderanno migliaia di imprese con effetti diretti anche sull'export, in un mercato che vale più di 2 miliardi solo in Europa, ma gli agricoltori, di concerto con gli altri segmenti della filiera, saranno costretti a faticosi e costosi ricorsi in sede giuridica, pur di vedersi riconosciuti diritti previsti dalle normative comunitarie". Basti pensare alla sentenza del Tar del Lazio, che proprio ieri ha sospeso il decreto del Ministero della Salute che inseriva le composizioni orali contenenti cannabidiolo (CBD) nella tabella delle sostanze stupefacenti.
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Canapa, Confagricoltura Bologna: Ritirare l’emendamento al DDL Sicurezza. A rischio aziende, lavoratori e investimenti
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domenica 8 settembre 2024
Cannabinoidi, la sindrome del Super Io
Nel 2021 secondo OMS, il 5,8% della popolazione mondiale - pari a 296 milioni di persone - ha fatto uso di stupefacenti, con un aumento di circa il 23% rispetto a 10 anni prima. Sono circa 500 mila, invece, le persone decedute per overdose o altre ragioni riconducibili all'uso di droga. Questi alcuni dei dati contenuti nel 'World Drug Report 2023' pubblicato oggi dall'Office on Drugs and Crime dell’Onu in occasione della Giornata internazionale contro l'abuso e il traffico di droga.
Tra le droghe usate troviamo la cannabis è la droga più usata, con una stima di 219 milioni di consumatori (4,3% della popolazione adulta globale) nel 2021. Sono 36 milioni le persone che fanno uso di anfetamine, 22 milioni di cocaina e 20 milioni quelli che fanno uso di sostanza sintetiche 'del tipo ecstasy', afferma il rapporto.
Secondo il rapporto, nel 2021, 39,5 milioni di persone in tutto il mondo era affetto da dipendenza da droghe. Sono in crescita i decessi correlati alla droga che, nel 2019, hanno toccato quota mezzo milione, il 17,5% in più rispetto al 2009. Gran parte dei decessi sono dovuti a collaterali di malattie di fegato mentre altre a semplice overdose.
Ma il dato preoccupante che nel 2021 il 5,3% dei giovani di 15-16 anni in tutto il mondo (13,5 milioni) aveva fatto uso di cannabis. Un processo quello dell’uso facilitato di cannabinoidi che colpisce il cervello degli adolescenti con veri effetti negativi a lungo termine. In Europa l’uso è del 12% ed il consumo maggiore è proprio fra i giovani che associano alla cannabis delle sostanze psicoattive. In Europa di questi giovani solo il 4,4% è in trattamento.
In Italia con legge del 2 dicembre 2016 n.42 si è voluta legalizzare la vendita di Cannabis Sativa che ha una concentrazione inferiore al 02% di THC. Il legislatore nel suo buonismo però non ha considerato l’effetto dipendenza che nella normalità permette il passaggio a cannabinoidi più pesanti per raggiugere gli effetti desiderati come quelli della Gorilla Glue, per un inizio di un percorso a maggiore soddisfazione personale.
La differenza è naturalmente collegata al contenuto di DHC che in dosaggio 0,2% di TCH non altera le attività motorie e sensoriali mentre la seconda è uno stupefacente a tutti gli effetti con manifestazioni psicotrope che fanno perdere l’aderenza alla realtà. In tal senso si acquisisce la sindrome del super -io capace di comandare il mondo ma anche tutti i comportamenti correlati vedi la velocità in auto non percepita o la sedazione del pericolo in quanto non reale, ma possiamo anche parlare di azioni violente paranoidi quando con molta franchezza non ci si accorge che stiamo uccidendo una persona.
Molte malattie psichiatriche tra cui la depressione e la schizofrenia possono crearsi proprio dall’uso eccessivo di cannabinoidi ad alto contenuto di THC. Il consumo di cannabis è stato infatti associato ad un aumento del rischio di insorgenza di disturbi psichiatrici. In uno studio longitudinale condotto in Svezia su 50.465 maschi svedesi, ad un follow up condotto dopo 15 anni, si è rilevato che coloro che avevano cominciato a consumare cannabis a 18 anni avevano una probabilità due volte e mezzo maggiore, rispetto ai non consumatori, di essere diagnosticati schizofrenici (Andreasson et al., 1987).
Addentrandoci nelle Neuroscienze dobbiamo valutare le varie tipologie di cervello che interagiscono con le nostre azioni e comportamenti e da cosa possono essere influenzati. Partiamo dal Cervello rettiliano caratterizzato dal Cut – Off istinto - reazione senza passare per il cervello limbico di evoluzione che caratterizzante la socialità e le emozioni, mentre la neuro corteccia che rappresenta il terzo cervello legato alle emozioni ed alla coscienza nei processi di tossicità viene alterato.
I Cannabinoidi possono fungere da promotori della neurogenesi, riducendo potenzialmente il danno alle funzioni cognitive causato da età, malattia e traumi. Infine, si può influenzare l'apoptosi, ossia la morte cellulare programmata. In questo caso il tempo e l’uso cronico fanno la sua parte. Il paziente diventa antisociale conosce il significato giuridico delle azioni che ha commesso ma non il significato morale, la capacità di provare pentimento per i comportamenti agiti è sostanzialmente alterata da un Super-io danneggiato.
Usare la marijuana anche solo una o due volte alla settimana basta provocare alterazioni significative a livello cerebrale, in particolare del nucleo accumbense dell’amigdala, due regioni coinvolte nella gestione delle emozioni e della spinta motivazionale.
Lo studio - frutto della collaborazione fra ricercatori della Northwestern University, del Massachusetts General Hospital e della Harvard Medical School, e pubblicato su “The Journal of Neuroscience” - ha valutato con tecniche di brain imaging la forma, il volume e la densità delle strutture cerebrali di venti soggetti che non facevano uso della sostanza o ne avevano fatto un uso assolutamente sporadico, e di 20 soggetti che ne facevano un uso occasionale ma con una frequenza di almeno una o due volte alla settimana. Prima dell'inizio degli esami, questi ultimi sono stati sottoposti a un controllo psichiatrico, per garantire l'assenza di uno stato di dipendenza. I soggetti erano tutti studenti di età compresa tra i 18 e i 25 anni.
In pratica l’uso di cannabinoidi attua un processo di contro bilanciamento delle normali azioni di vita come il sesso, l’interazione sociale l’attività comportamentale, dovuti ad un minore rilascio di dopamina (ricompensa) rispetto all’uso di cannabinoidi. Tra gli effetti comportamentali importanti ricordiamo quelli potenzialmente rischiosi per sé stessi e per gli altri, provocati principalmente da stati di ansia e euforia che possono variare a seconda della quantità della sostanza assunta e dallo stato psicofisico della persona. Cefalee improvvise dovute al cortisolo, manie, allucinazioni, disturbi deliranti di persecuzione, schizofrenie paranoidi. Ricordiamo che anche l’uso occasionale può determinare crisi di panico o di pericolo, disturbi depressivi, disturbi bipolari.
Uno dei segnali che occorre valutare sempre è il comportamento legato al Super-Io, il soggetto diventa la centralità all’interno di un mondo parallelo dove lui e la cannabis sono è il gestore principale. In questi casi è molto importante l’aiuto che i Sert territoriali possono dare al soggetto ed alle stesse famiglie che hanno l’obbligo di chiedere aiuto per non trovarsi in situazioni critiche e pericolose per tutti.
venerdì 6 settembre 2024
CASTELLABATE E LA LEGGENDA DEL MUNACIELLO
CASTELLABATE - La storia dei borghi medievali e delle loro frazioni sono costellate spesso da narrazioni fantastiche spesso tramandate dagli avi che sotto forma di racconti venivano utilizzate per addormentare come delle ninne nanna i bambini di una volta , un po’ come le favole di oggi . Tra esse troviamo la ormai storica e leggendaria figura del “ Munaciello” la stessa che con forme e tipicità diverse poi ritroviamo anche in altre aree delle vaste province italiane del sud Italia . Anche Castellabate non si è sottratta a questa “fantastica figura” . Ma cosa c’è vi vero e da dove nasce !? Facciamo ora un sunto di questa storia .
Nell'onomastica cilentana, è confinato in due varianti: monaciello e munacieddo. In altre realtà, invece, sfuma fino a raggiungere folletti e gnomi, personaggi che in nessun modo appartengono alla tradizione cilentana. Al massimo diventa uno 'spiritiello. Sulla scia dell'origine napoletana però, potrebbe avere una sua paternità leggendaria anche nel Cilento. Qui, però, la contestualizzazione è sicuramente diversa. Si passa dall'ambiente cittadino a quello decisamente più bucolico. Di conseguenza, essendo il Cilento terra a vocazione soprattutto agricola, è facile intuire come la leggenda si sia fortificata ed abbia gettato le basi proprio in questi scenari. Tuttavia le azioni si consumano generalmente tra le mura domestiche.
Al di là della reale origine, qual è il significato di questa figura ormai mitologica? Difficile dare una risposta. Secondo le interpretazioni popolari, vi è un contrasto fra il bene e il male. O forse è il bene visto in una chiave dai risvolti atavici che a noi risulta di difficile comprensione. Per tentare di porre una qualche soluzione al mistero del munacieddo, facciamo ricorso ad alcuni episodi.
Probabilmente non raggiungeremo la giusta soluzione ma riusciremo ad alimentare la curiosità anche dei più scettici. È certo invece che il munacieddo prediliga, come anticipato, gli ambienti domestici ma non disdegna l'aia e i campi. A questo punto bisogna capire il perché dei suoi dispetti che risuonano come vere e proprie malfatte. Mistero e magia si intrecciano. Nel momento in cui si assecondano le sue richieste, l'uomo non subirà alcun torto. Viceversa farà i conti con le sue burlesche vendette.
Marco Nicoletti
@castellabatelive24 / Pagina Facebook 2024
giovedì 5 settembre 2024
OMS: la fisioterapia è essenziale nel mal di schiena
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martedì 3 settembre 2024
Acicastello: No al libro sul fascismo del Prof. Carlo Ruta
Dopo ampia pubblicità il giorno fatidico della presentazione del libro del Prof. Carlo Ruta sul Fascismo del 01 settembre 2024 ad Aci - Castello è stato revocato dall’amministrazione comunale di destra per la presentazione nazionale. Una vera censura da parte dell’amministrazione comunale che ripropone il tema della libertà d’informazione. Un libro edito da Sapere libri e pubblicato il 01 agosto 2024 che racconta la storia del Fascismo nella sua forma totalitaria e trasformista, Ripensare la dittatura: il potere mussoliniano, il regime plurale la formazione dello stato totale.
TORNA ROMA FOOD EXCEL, IL SALONE INTERNAZIONALE DELL’INDUSTRY FOOD - COMUNICATO STAMPA
Dal 13 al 16 ottobre si tiene a Roma l'edizione 2024 della fiera biennale dell'agroalimentare e della ristorazione di qualità
Roma, 2 settembre 2024. Dal 13 al 16 ottobre torna protagonista a Fiera Roma l'eccellenza del "made in Italy" agroalimentare.
Con oltre 150 espositori, Roma Food Excel si conferma un appuntamento importante per il comparto agroalimentare e la ristorazione di qualità.
Per quattro giorni la capitale italiana sarà una vetrina internazionale in cui i rappresentanti delle diverse Filiere della Panificazione, Pasticceria, Gelateria, Bomboniera, Pizzeria, Birre, Vini, Ristorazione, Pasta Fresca, Bar, Pubblici Esercizi & Hotel si incontreranno in un'unica location per presentare in anteprima assoluta le ultime novità su prodotti, tecnologie, attrezzature, arredi, semilavorati, materie prime e su innovazioni di servizi per gelateria, pasticceria e panificazione artigianali e articoli per la ristorazione.
La seconda edizione di Roma Food Excel ha occupato oltre 15 mila mq di superficie espositiva del padiglione fieristico di via Portuense.
Grande rilievo sarà dato agli eventi collaterali, come show cooking, seminari, conferenze e contest - che si svolgeranno nelle aree comuni e negli stand degli espositori - per formare e aggiornare i visitatori specializzati sui nuovi prodotti offerte e sulle nuove tendenze di mercato. Un ricco palinsesto di iniziative farà da cornice al Salone internazionale.
«L'edizione 2024 di Roma Food Excel - dichiara Ezio Amendola, organizzatore di Roma Food Excel - si apre con un grande entusiasmo e ottimismo, confermato dalla folta partecipazione di aziende italiane ed estere. Si tratta di un risultato significativo, frutto dell'esperienza maturata in oltre 35 anni dall'organizzazione dello storico PA.BO.GEL. La kermesse fieristica – continua con orgoglio l'organizzatore della fiera Ezio Amendola - oltre a essere un'opportunità di promozione per gli espositori, rappresenta anche un'importante occasione di incontro e confronto per tutti i professionisti del settore della food industry che, in un unico appuntamento, riescono a entrare in contatto numerose aziende accuratamente selezionate, per scoprire novità, stringere accordi e portare avanti nuove trattative commerciali.»
La location sarà Fiera di Roma, un quartiere fieristico polifunzionale di oltre 390 mila mq - che rappresenta un polo espositivo tra i maggiori e più accreditati d'Europa -, situato in una posizione strategica e servito da una rete di collegamenti che lo rende facilmente raggiungibile.
Roma Food Excel sarà principalmente promossa su tutto il territorio nazionale e nei Paesi dei Balcani - il programma della fiera sarà divulgato presso buyers, istituzioni e stampa esteri -.
«Si avvicina – commenta Andrew Lookman, manager della fiera - l'edizione 2024 di Roma Food Excel, la fiera internazionale dedicata alla food industry che rappresenta ormai uno degli eventi di riferimento a livello europeo nel settore dell'agroalimentare e della ristorazione di qualità. Grazie ad una particolare attenzione alle collaborazioni internazionali, che si concretizza con i numerosi momenti di incontro con player extra-europei, la fiera italiana punta a confermare il suo ruolo di rilievo per progetti commerciali innovativi anche con i Paesi esteri.»
Ius scholae, Meritocrazia Italia: nessuna demagogia per la revisione della normativa sulla cittadinanza
Ius scholae, Meritocrazia Italia: nessuna demagogia per la revisione della normativa sulla cittadinanza
All'indomani della chiusura dell'avventura olimpica è tempo di bilanci anche su temi inconsueti e apparentemente poco pertinenti tra loro.
L'ottima performance azzurra, infatti, ha destato l'attenzione sulla nuova versione di italianità, iconicamente rappresentata in un murales vandalizzato immediatamente dopo la sua esposizione e realizzato in omaggio dell'atleta italiana Paola Enogu di ascendenza nigeriana.
E, mentre i giornali riempiono le prime pagine con la triste notizia della dipartita di Alain Delon e la proposta di legge tutta tricolore (presentata alla Camera il 29 luglio) di istituire la Giornata Nazionale del Panettone italiano, qualche trafiletto viene dedicato al tema controverso dello ius scholae dopo che le tv di tutto il mondo hanno constatato che la squadra olimpica italiana, con una delegazione formata da 402 iscritti in 34 discipline, è decisamente multietnica e interculturale.
Facendo un passo indietro e andando con ordine, si deve evidenziare che la normativa in materia di cittadinanza meriterebbe una revisione alla luce dei mutati scenari geopolitici mondiali e degli imponenti flussi migratori che si dirigono incessanti verso l'Italia ormai da lungo tempo. Oggi è imperniata sul c.d. ius sanguinis: al di fuori dell'ipotesi di matrimonio, acquistano di diritto la cittadinanza italiana alla nascita e/o al momento dell'adozione coloro i cui genitori o almeno uno di essi siano cittadini italiani. Esiste una possibilità residuale di acquisto iure soli, se si nasce sul territorio italiano da genitori apolidi o se i genitori sono ignoti o non possono trasmettere la propria cittadinanza al figlio secondo la legge dello Stato di provenienza.
A fronte di tale assetto legislativo, i dati statistici che provengono dal comparto scuola rivelano che sono tantissimi gli alunni e le alunne con background migratorio che ogni giorno frequentano le scuole: basti pensare che, nell'a.s. 2021/2022, gli studenti senza cittadinanza italiana erano 872.360, il 10,6% degli iscritti nelle scuole dell'infanzia, primarie e secondarie.
A fronte di tali dati, ciclicamente si torna a parlare di ius scholae.
Sul tema si contrappongono gli orientamenti più garantisti, che evidenziano come il terreno di elezione per l'integrazione sia la scuola e che dunque non avrebbe senso escludere dalle prerogative di cittadinanza soggetti che sono a tutti gli effetti italiani nella sostanza (per essere nati, educati e vissuti in Italia), e coloro che invece ritengono non necessario intervenire sulla legislazione vigente per evitare che un accesso incontrollato alla cittadinanza possa tradursi in forme di abuso del diritto sia in senso nazionale che europeo.
In realtà, un primo tentativo di introdurre una forma di ius scholae si era già verificato con una proposta di legge approvata solo alla Camera nella scorsa legislatura, in base alla quale un minore, nato in Italia o arrivato entro il compimento del dodicesimo anno di età e legalmente residente in Italia, avrebbe potuto acquisire la cittadinanza in caso di frequenza regolare, per almeno cinque anni nel territorio nazionale, di uno o più cicli scolastici, piuttosto che di un periodo formativo a dieci anni o al compimento di tutto il percorso della scuola dell'obbligo.
In effetti l'introduzione dello ius scholae, oltre a fornire un'adeguata copertura in termini di diritti civili a tutti coloro che sono ampiamente inseriti nel tessuto sociale italiano, consente per certo di evitare speculazioni e strumentalizzazioni sulla cittadinanza.
Meritocrazia Italia è favorevole alla scelta di riconoscere lo status di cittadino a chi lo è a tutti gli effetti dalla nascita, ferma la necessità di evitare l'effetto domino di flussi migratori di solito concentrati verso quegli Stati che hanno politiche di welfare particolarmente generose verso i cittadini (e rispetto ai quali l'Italia spesso sconta il prezzo dell'esposizione geografica). A conti fatti, sarebbe del tutto anacronistico negare almeno lo ius scholae e difendere una normativa ormai non più attuale e inidonea a soddisfare le esigenze di una società che è irreversibilmente cambiata nel verso del maggior multiculturalismo. Il cambiamento non deve spaventare se affrontato con prudenza e ragionevolezza e con la determinazione di trovare soluzioni concrete oltre le ideologie o peggio le demagogie.
Stop war.
Roma, lì 03 Settembre 2024
Meritocrazia Italia
Il Presidente Walter Mauriello
domenica 1 settembre 2024
Gela: Palio dell’Alemanna nel ricordo di Federico II
Si è svolto a Gela nella serata del 01 settembre 2024 l’ottava edizione del palio dell’Alemanna organizzato dal gruppo archeologico Geloi, sbandieratori di Gela, Gymnastics Club e dalla casa del volontariato coordinati dall’ ASI di Caltanissetta. Una rievocazione storica dell’entrata di Federico II di Svevia e di Isabella d’Inghilterra a Terranova (rappresentati quest’anno dall’attrice gelese Consuelo Lisciandra e dall’ archeologo Marcelo Ciriaco.
Quest’anno
sono 250 i figuranti hanno rievocato l’evento storico e molte le associazioni provenienti
dalle zone limitrofe che hanno partecipato all’evento svolto con il Patrocinio
del comune di Gela nell’ambito dei festeggiamenti della Patrona Maria SS.
dell’Alemanna dell’otto settembre.
Tutti
i figuranti sono stati impegnati nel corteo che ha visto anche la presenza di sbandieratori,
ancelle i dignitari dell’epoca, oltre a cavalieri in sella ai propri destrieri
e alle milizie a seguito. Il corteo ha iniziato il suo percorso da Piazza S. Agostino
per poi proseguire per Corso Vittorio Emanuele e Piazza Umberto dove si sono
esibiti gli sbandieratori di vari gruppi Siciliani.
La storia
dell’evento ci porta al periodo Medioevale che vide la conquista del territorio
di Gela da parte di Enrico IV nel 1088 a cui fu concesso il castello di Butera
e la sua Contea. Alla sua morte il regno fu incardinato da Federico II che
riuscì a portare proprio nel territorio di Terranova nel 1233 il concetto di
convivenza sociale che vedeva la presenza dei rappresentanti di ogni classe
sociale del territorio che in maniera avveniristica si contrapponeva al
radicato strapotere del feudalismo creando il primo comune del Regno.
Terranova
diventò a tutti gli effetti territorio della Corona e vennero per questo
edificate a protezione della grande piana agricola di Terranova dai Barbareschi
le mura Federiciane come accorgimento militare e di controllo ed il castello
come sede dell’amministrazione locale. La scelta di creare il comune di
Terranova la si deve ricercare, nell’ importanza di Gela come centro di
coltivazione del cotone e del grano e quale sede del granaio di Sicilia.
Molte
le specialità a suo favore, tra cui il facile approdo dal mare per le navi e
per le operazioni di carico e scarico delle merci ed il facile controllo di
potere effettuato sia in entrata che in uscita dei prodotti in genere ed
inoltre fu valutato l'immenso retroterra che avrebbe permesso e permette
tuttora più di una concentrazione della produzione e il suo smaltimento sia per
le vie di terra che per le vie di mare. Federico II diede la direzione ed
amministrazione di Terranova a Claudio Novello, padre di Sant'Agostino Novello
e di origine Senese.
La
Terranova di Federico II fu armata con ampie mura di fortificazione e la
costruzione di un castello per difenderla dagli attacchi dei barbareschi provenienti
dal mare e rese la città come parte integrante dello stato sotto il suo diretto
controllo. La produzione della ricca piana era caratterizzata da grano e cotone
che davano all’impero notevoli introiti.
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