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venerdì 31 ottobre 2025

DRONI: BOOM DEL TRASPORTO AEREO DI FARMACI E PRODOTTI BIOMEDICALI


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DRONI: BOOM DEL TRASPORTO AEREO

DI FARMACI E PRODOTTI BIOMEDICALI

I RISULTATI DEI PRIMI TEST IN TUTTA ITALIA

A "ROMA DRONE CONFERENCE"

 

 L'evento si svolgerà giovedì 6 novembre alla Fiera di Roma in contemporanea con la fiera Welfair

Saranno anche presentati gli ultimi dati sul mercato italiano della mobilità aerea innovativa

 

Boom in Italia del trasporto di farmaci, sangue e prodotti biomedicali con droni. Si stanno moltiplicando infatti i voli sperimentali, allo scopo di verificare la possibilità di collegare rapidamente ospedali in grandi città o in centri vicini, oppure di raggiungere farmacie in località isolate in caso di emergenza. Diverse sono le strutture mediche che stanno valutando questo servizio e anche gli operatori impegnati a mettere a punto nuovi modelli di droni per attivare a breve questi innovativi sistemi di trasporto sanitario. Una dettagliata panoramica delle attività nel settore dei "medical drones" in Italia sarà offerta da Roma Drone Conference 2025, undicesima edizione dell'evento professionale di riferimento nel settore dei droni e della mobilità aerea innovativa, che si svolgerà giovedì 6 novembre presso la Fiera di Roma. Durante questo evento, è previsto infatti il convegno sul tema "Droni salvavita: missioni di soccorso e trasporto biomedicale", che sarà proprio dedicato all'impiego di droni e di velivoli elettrici a decollo e atterraggio verticali (eVTOL) per il trasporto sanitario d'urgenza di medicinali, vaccini, sangue e organi. In contemporanea, si svolgerà anche Welfair 2025, importante fiera sull'innovazione tecnologica nel settore sanitario, in programma dal 4-7 novembre sempre a Fiera Roma.

 

Numerosi i test di volo che si stanno svolgendo in tutta Italia. In Abruzzo un drone ha recentemente effettuato una consegna dimostrativa di medicinali urgenti dall'ospedale di Avezzano (L'Aquila) alla farmacia di Collelongo, un piccolo paese situato a 900 metri di quota. In Veneto un'altra sperimentazione sta riguardando l'aeroporto di Padova, città con importanti strutture per le cure mediche, che vede l'utilizzo di nuovi droni ad idrogeno. In Lombardia è stato effettuato un volo di prova dall'ospedale di Circolo di Varese alla cargo city dell'aeroporto di Malpensa con rientro al punto di partenza. Sperimentazioni si stanno svolgendo anche nel sud d'Italia: in Campania un drone ha volato dall'ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli (Napoli) all'ospedale di Casamicciola d'Ischia, in Puglia l'Asl di Lecce intende collegare gli ospedali di Gallipoli e Casarano, mentre in Sicilia l'ospedale di Patti (Messina) sta lavorando ad un trasporto aereo fino alle isole dell'arcipelago delle Eolie-Lipari. "Il mercato del trasporto medicale con droni sembra avere prospettive molto promettenti e vede già un gran numero di test e di aziende interessate a fornire questi servizi", conferma Luciano Castro, presidente di Roma Drone Conference. "La sfida tecnologica più importante non riguarda solo i droni, ma anche gli speciali contenitori che saranno sviluppati per ospitare i delicati prodotti biomedicali in condizioni di massima sicurezza".

 

Il programma di Roma Drone Conference 2025 prevede due sessioni. Nella prima sessione mattutina, si svolgerà la conferenza sul tema "L'Italia dei droni 2025: bilancio e prospettive del mercato UAS e IAM" per fare il punto sulla situazione e le sfide del settore dei droni e della mobilità aerea innovativa in Italia. E' previsto un confronto tra enti, aziende, professionisti e operatori, con la partecipazione anche di rappresentanti dell'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile (ENAC), dell'Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo (ANSV) e della società D-Flight (gruppo Enav). Sarà inoltre presentata in anteprima la quarta edizione della ricerca di PwC Strategy& Italia sul mercato italiano UAS/IAM. La seconda sessione pomeridiana sarà invece dedicata ai droni sanitari. La conferenza è organizzata dall'associazione Ifimedia e dalla società Mediarkè, in collaborazione con ENAC e AOPA Italia. Partner sono D-Flight, Telespazio, HP, Area Broker, Aerovision e USpace.Consulting. I lavori si svolgeranno nella Sala Baebiana del Centro Convegni della Fiera di Roma (Ingresso Nord, via Portuense 1645-1647, Padiglione 10, ore 9:30-17). La partecipazione è gratuita ed è aperta a esperti, professionisti, operatori e anche studenti universitari, previa registrazione online. Ulteriori informazioni su www.romadrone.it.

 

Roma, 30 ottobre 2025

A Teatro Bis "La Sposa e la Melagrana" inaugura la IV stagione di Giovani Sguardi di Buio in Sala

A Teatro Bis "La Sposa e la Melagrana" inaugura la IV stagione di Giovani Sguardi di Buio in Sala


Catania- Il sipario dell'attesa IV stagione di Giovani Sguardi, dedicata alla nuova drammaturgia, dell'Associazione Buio in Sala con il preciso obiettivo di dare spazio a giovani autori per ritrovare connessioni autentiche e punti di vista sempre nuovi, debutterà venerdì 7, sabato 8 novembre, ore 21.00, e domenica 9 novembre, ore 18.00, sul palco di Teatro Bis, all'interno dell'istituto Leonardo Da Vinci, con lo spettacolo "La sposa e la melagrana" scritto e diretto da Giuseppe Lanza con la supervisione artistica di Simone Santagati.

"Lo spettacolo- spiega il regista Giuseppe Lanza- è una moderna rivisitazione del mito di Cerere e Proserpina, ambientato in una casa in mezzo alla natura abitata da Ambra, una giovane donna sui 30 anni e dalla figlia Mia, una ragazza sui 17".

Ambra, interpretata da Serena Rappuoli, ha tenuto per anni la figlia segregata in casa non permettendole di oltrepassare una siepe a pochi metri dall'abitazione. In una normale giornata di primavera, quella che sembra essere la solita routine delle due viene interrotta da uno strano evento dove Mia, la figlia diciassettenne interpretata da Giada Lora, accusa di aver sentito una "presenza" strana intorno a lei, una luce, un vento e un respiro sinistro. Da questo particolare accadimento si sviluppa l'intricato e doloroso  mistero della storia, arricchita dalle musiche di Gabriele Spescha.

"Durante quest'atto unico- continua il regista- ho deciso di soffermarmi  sul delicato tema delle "spose bambine", ma anche sulla violenza di genere e sul rapporto tra genitore e figlio".

La messa in scena è influenzata da anni di studio e dal pensiero di autori come Beckett,  Cechov, Garcia Lorca nell'opera "La casa di Bernarda Alba", i cui riferimenti possiamo vedere nel rapporto tra madre e figlia, Sartre nella figura crudele della divinità e infine non mancano i riferimenti classici a Didone e Medea. 





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www.CorrieredelWeb.it

Apre la stagione dell’Altrove Teatro Studio L'AMORE, LA MORTE E LE TASSE con la regia di Giorgio Latini in scena dal 7 al 9 novembre

L'AMORE, LA MORTE E LE TASSE

Liberamente tratto dal soggetto di Zach Helm

 

Con Ottavia Bianchi, Roberto Fedele, Valentina Illuminati, Giorgio Latini, Martina Paiano

 

Regia Giorgio Latini

 

Assistente alla regia Giancarlo Fuochi Tinarelli

 

Dal 7 al 9 novembre

Altrove Teatro Studio - Via Giorgio Scalia, 53 Roma

 

 

Apre la stagione dell'Altrove Teatro Studio, dal 7 al 9 novembre, L'AMORE, LA MORTE E LE TASSE, spettacolo liberamente tratto dal soggetto di Zach Helm, con la regia di Giorgio Latini.

 

 Come un basso continuo, il ticchettio rapido e insistente di una macchina da scrivere, una voce di donna che racconta la storia di un uomo implicato in una vita apparentemente banale. Un'esistenza scandita soltanto da numeri, infiniti calcoli e da una profonda solitudine. Harold potrebbe trascorrere tutta la sua esistenza in questo limbo senza colore, se un giorno questa voce non cominciasse a perseguitarlo per annunciare la sua imminente morte. Così inizia il viaggio più importante della vita di questo stralunato agente delle tasse, alla ricerca spasmodica di una salvezza. Si imbatterà in vari personaggi che concorreranno, tutti, ognuno a proprio modo, a dipanare la trama della sua vita: uno psicologo delle risorse umane, un eccentrico professore di letteratura, un'affascinante fornaia. Riuscirà, forse, a scoprire a chi appartiene la voce che sembra giocare col suo destino, domandandosi, fino all'ultimo respiro, quale sarà il finale tanto atteso della sua storia: commedia o tragedia?

 

"L'amore, la morte e le tasse è stato un testo che il nostro pubblico ha molto amato nella sua passata edizione, e anche io amo molto" _ annota Giorgio Latini. " I dialoghi sono scritti con grande acume e la premessa del testo è sicuramente originale. In questa nuova versione ho cercato di mettermi al servizio di questo materiale di partenza, esaltando il ritmo naturale del testo ed evitando l'aggiunta di orpelli che avrebbero tentato un'inutile rincorsa e competizione col mezzo cinematografico. Lo scopo però era anche rendere spiccatamente teatrale un soggetto pensato inizialmente per il cinema e questo ha reso necessaria la riscrittura di alcune parti di testo e la creazione di un nuovo impianto registico.

Ci troviamo nello studio della scrittrice Karen Eiffel, una donna col blocco dello scrittore. La scena rispecchia lo stato della sua mente, da un lato un angolo studio, ordinato e desolatamente vuoto, e dall'altro una poltrona, circondata dal caos e piena di idee scartate rappresentate da fogli gettati a terra. Karen non ha il coraggio di affrontare quel vuoto, l'insormontabile ostacolo della pagina bianca, e si rifugia, quasi tumulandosi, nel suo caos. L'arrivo di Penny Escher, assistente inviata dalla sua casa editrice per costringerla a terminare il romanzo, porta Karen ad essere costretta a scontrarsi col suo blocco, ed ecco emergere dalla sua immaginazione Harold, una buffa figura a metà tra la marionetta ed il cartone animato. Ma quando un evento imprevisto porterà un briciolo di realtà nella vita di Harold, ecco che la creatura, ora consapevole dell'esistenza del suo creatore, come Adamo dopo aver mangiato la mela, cerca di salvarsi dal suo destino creando un proprio deus ex machina, un professore di letteratura. Lo scontro tra la dimensione della realtà e della pagina scritta crea un conflitto in cui l'immaginazione assume tratti sempre più realistici e in cui anche lo spettatore, prima portato a ridere delle disgrazie di Harold, empatizza sempre di più con il protagonista fino a vivere il suo dramma. Si rimane così col fiato sospeso fino all'ultima pagina per scoprire che alla fine commedia e tragedia sono le due facce della stessa medaglia, l'amore e la morte. E ci si può stupire infine del fatto che non tutti i drammi sono capolavori e non tutte le commedie sono barzellette."

 

SPETTACOLI

Venerdì e Sabato ore 20

Domenica ore 17

Biglietti: Intero 15€_ Ridotto 10€

Altrove Teatro Studio - Via Giorgio Scalia 53, Roma
Per informazioni e prenotazioni: telefono 3518700413, email ipensieridellaltrove@gmail.com

ELENA, LA MATTA, dal 4 novembre al Sala Umberto

produzione Altra Scena | Goldenart Production

PAOLA MINACCIONI
in
ELENA, LA MATTA
drammaturgia di ELISABETTA FIORITO
 
con i musicisti VALERIO GUARALDI e CLAUDIO GIUSTI

 

liberamente ispirato al libro di Gaetano Petraglia "La matta di piazza Giudìa" edito da Giuntina

 

aiuto regia Giuditta Vasile  -  musiche di Valerio Guaraldi

scene Alessandro Chiti | costumi Giulia Pagliarulo | disegno Luci Gerardo Buzzanca

 

regia GIANCARLO NICOLETTI

 

Dal 4 al 16 Novembre 2025

SALA UMBERTO

 

Dopo il successo della passata stagione, accolta con ampio consenso di pubblico e critica, Elena la matta, prodotto da Altra Scena e Goldenart Production,  torna in scena per la terza volta alla Sala Umberto.

Fra documento storico, emozione e ironia, Paola Minaccioni torna a teatro con una grande prova d'attrice, vestendo i panni di un'antieroina del Novecento: Elena Di Porto, la "matta" del ghetto ebraico di Roma. Una storia vera tutta al femminile che si trasforma in uno spettacolo coinvolgente e di grande impatto emotivo.

Una storia di libertà, di femminismo ante litteram, di ribellione alle ingiustizie, un'eco di quanto accade ancora oggi nei regimi. È quella di Elena Di Porto, nata nel Ghetto di Roma, interpretata da Paola Minaccioni in "Elena, la matta", in scena nei teatri italiani con la regia di Giancarlo Nicoletti, la drammaturgia di Elisabetta Fiorito, le musiche originali di Valerio Guaraldi, eseguite dallo stesso autore e Claudio Giusti. Lo spettacolo è un emozionante viaggio nell'Italia del Fascismo, delle leggi razziali, della paura, ma anche della speranza e della solidarietà.

Poverissima, stracciarola, dichiarata pazza dal regime, non lo era affatto. Nata nel 1912 da un'umile famiglia ebraica, Elena era una donna dal carattere singolare e ribelle, profondamente anticonformista. Separata dal marito, indipendente, antifascista convinta e temeraria, poco disposta ad accettare passivamente ogni forma di sopruso, soprattutto nei confronti degli altri Ma anche di una donna complessa che ha continue crisi di rabbia quando vede un'ingiustizia e che per questo viene rinchiusa a Santa Maria della Pietà. Elena passa attraverso la battaglia contro le angherie del regime, la persecuzione razziale, i reiterati ricoveri nell'Ospedale psichiatrico, gli scontri con le squadracce fasciste, il confino in Basilicata, il ritorno a Roma, il vano tentativo di resistenza durante l'occupazione nazista della Capitale fino al rastrellamento del 16 ottobre 1943. Il tutto in un crescendo di emozioni dove la protagonista racconta in un romanesco addolcito la sua vita e i suoi scatti d'ira che la mettevano nei guai quando non ce la faceva più di subire le angherie e per dirla con le parole sue "je partiva er chicchero".

"Ho voluto raccontare questa storia per dar vita di nuovo a Elena perché la sento dentro di me come fosse una sorella. Una donna alla quale ispirarsi ogni giorno, una storia di libertà che spero commuova il pubblico come ha commosso me", spiega Paola Minaccioni che interpreta Elena con tutta la veracità e la potenza per raccontare una femminilità decisa, forte, fuori dagli stilemi e provata dalle angherie del regime. Una matta non matta la cui storia rispecchia quanto sta accadendo attualmente nei paesi dominati dai regimi dove le donne che si ribellano vengono dichiarate ancora oggi "pazze", simili a quelle che Elena incontrerà a Santa Maria della Pietà.

 

 

Dalle note di regia di Giancarlo Nicoletti: "Teatro di narrazione, monologo d'autore, rievocazione storica e grande performance attoriale: questi gli ingredienti per raccontare una storia che merita di non essere dimenticata. Tenendo presente che il teatro, quello buono, si gioca sempre ed essenzialmente su due cose: un grande testo e un grande interprete al servizio di una bella storia da raccontare. Ricordandosi della necessità, intesa come necessità – in un momento storico come quello attuale – di fare della memoria storica la bussola per le nostre scelte e la lente per capire la contemporaneità.

Necessità, e urgenza, anche artistiche, perché Paola Minaccioni vuole essere Elena Di Porto e ha profondamente nelle vene tutta la veracità e la potenza per raccontare una femminilità decisa, forte, fuori dagli stilemi e provata dalle angherie del regime e del periodo storico. Per nulla un monologo classico, quindi, ma uno spettacolo evocativo, e soprattutto emozionante. Con la volontà di raccontare un mondo, un'epoca, una figura di donna e, con esse, tutta una società.

 


SALA UMBERTO

Via della Mercede, 50, 00187 Roma - prenotazioni@salaumberto.com

 

Mar04/11                20:30

Mer05/11                20:30

Gio06/11                 19:00

Ven07/11                20:30

Sab08/11                16:00

Dom09/11             16:00

 

Mar11/11                20:30

Mer12/11                19:00

Gio13/11                 20:30

Ven14/11                20:30

Sab15/11                16:00

Dom16/11             16:00

 

prezzo biglietto da 34€ a 22€

disponibili su www.salaumberto.com - www.ticketone.it

Teatro Del Lido di Ostia, Elio Germano e Teho Teardo omaggiano Pasolini: il 4 novembre “Il sogno di una cosa”, per la rassegna “Una disperata vitalità”"

All'interno di "Una disperata vitalità", rassegna che omaggia Pier Paolo Pasolini fra musica e poesia a cinquant'anni dalla morte dell'autore


IL SOGNO DI UNA COSA

di e con ELIO GERMANO e TEHO TEARDO

liberamente tratto dal capolavoro di Pier Paolo Pasolini


4 novembre 2025 ore 21 - Teatro del Lido - Via delle Sirene 22, Lido di Ostia (RM)


Ingresso gratuito

Tre ragazzi friulani, giovanissimi, affrontano il mondo cercando di liberarsi come possono dall'indigenza delle loro origini in campagna, fra emigrazione, lotte politiche e la finale integrazione nella società borghese del boom economico, fino a morire di lavoro: questo è "Il sogno di una cosa", primo romanzo di Pier Paolo Pasolini, scritto fra il 1949 e il 1950 ma pubblicato solo nel 1962. 

A cinquant'anni dalla morte dell'autore, Elio Germano e Teho Teardo portano in scena al Teatro del Lido di Ostia, il 4 novembre, uno spettacolo liberamente tratto dal romanzo, fra parole e musica, prodotto da Pierfrancesco Pisani per Infinito e Argot Produzioni, in coproduzione con Fondazione Teatro della Toscana  e con il contributo di Regione Toscana.

In questo testo Pasolini ci parla da un passato che è brutalmente attuale, ricordando quando erano gli italiani a ricorrere ai "passeur", ospiti indesiderati di paesi problematici. 7Il duo Germano-Teardo, ormai consolidato, porta in scena un racconto sonoro in cui alla parola di Germano fa eco un tappeto sonoro costante del musicista, che la rafforza, la definisce, crea una risonanza emotiva nello spettatore.

Ma "Il sogno di una cosa" disegna anche parallelismi attuali, rendendo immediato il confronto fra quei giovani che ieri fuggivano dalla povertà e che oggi, attraverso una specie di rotta balcanica al contrario, attraversano il medesimo confine come profughi in fuga diretti in Italia.

"Il sogno di una cosa" fa parte della rassegna "Una disperata vitalità", a cura di Fabio Morgan, organizzata da Velvet Movie e promossa da Roma Capitale – Municipio X in collaborazione con Zètema Progetto Cultura, che omaggia il poeta attraverso tre spettacoli che ne reinterpretano la visione con linguaggi diversi: dalla musica al teatro, dalla poesia alla testimonianza civile. 

Tutti gli spettacoli sono a ingresso gratuito. Si inizia martedì 4 novembre alle ore 21.00 presso il Teatro del Lido di Ostia dove andranno in scena Elio Germano e Teho Teardo con "Il sogno di una cosa"; si prosegue sabato 22 novembre alle ore 21.00 con un appuntamento firmato da Fabio Morgan e Ariele Vincenti, "Accattone agli Ater". Chiude domenica 23 novembre alle ore 18:00 "Il cielo in una stanza", scritto e diretto da Fabio Morgan. 

Con "Il sogno di una cosa", Elio Germano e Teho Teardo offrono un tributo intenso e attuale a Pier Paolo Pasolini, riportando al centro la sua voce civile e poetica e invitando a riflettere, a cinquant'anni dalla sua scomparsa, su un'Italia molto diversa ma che continua ad interrogarsi sul lavoro, la dignità, i confini.



Elio Germano attore e autore, debutta giovanissimo in teatro e si forma tra cinema, televisione e scrittura scenica. Ha lavorato con registi come Luchetti, Salvatores, Bellocchio e Segre, distinguendosi per intensità e versatilità interpretativa. È protagonista di molte pellicole nazionali e internazionali e nella sua carriera ha vinto diversi premi tra cui sei David di Donatello, un Silver Bear, tre Nastri d'Argento e il premio come miglior attore al Festival di Cannes nel 2010. In teatro si è distinto anche per le sue regie teatrali.

Teho Teardo compositore, musicista e sound designer ha firmato le colonne sonore di numerosi film di registi come Marco Bellocchio, Paolo Sorrentino, Daniele Vicari e Gabriele Salvatores, ricevendo riconoscimenti quali il David di Donatello e il Premio Ennio Morricone, Irish Theatre Award. Collabora con artisti internazionali tra cui Blixa Bargeld Enda Walsh, Stuart Staples ed Erik Friedlander, e ha realizzato progetti multidisciplinari con Charles Fréger e la Fondazione Feltrinelli.

PETER PAN di Un Teatro da Favola | Teatro Manzoni 15 e 16 novembre 2025

15 novembre ore 15,00 e 17,30

16 novembre ore 11,00

 

UN TEATRO DA FAVOLA
presenta
PETER PAN
Regia Pietro Clementi

 

Un Teatro da Favola vi aspetta con i suoi spettacoli per grandi e piccoli: divertenti e interattivi per i bambini, ironici e parodistici per gli adulti.


Peter Pan e Trilli, in compagnia di tre bambini londinesi, compiono un meraviglioso viaggio verso l'Isola che non c'è per combattere il terribile Capitan Uncino e la sua temibile ciurma di pirati.


Una storia amata da adulti e bambini, nella versione ironica, interattiva ed immersiva di Un Teatro da Favola.

A grande richiesta è stata aggiunta una terza replica il 16 novembre alle ore 11,00.

 

 

BIGLIETTI
Adulti € 18,00; Bambini fino a 14 anni € 14,00; Under 3 anni € 6,00


Per acquisto:
biglietteria del Teatro
online www.teatromanzoni.it/acquista-online/?event=3750873
telefonicamente 027636901
circuito Ticketone

Nuovo Teatro Ateneo: Aprendan del Fuego (Cile) – 11 novembre debutto internazionale in Italia

Nuovo Teatro Ateneo - stagione 2025/2026
📅 11 novembre 2025 – ore 20.30
📍 Nuovo Teatro Ateneo – Roma
Colectivo Pierre Menard (Cile)
APRENDAN DEL FUEGO
Regia Ítalo Gallardo
Drammaturgia Tomás Henríquez
Con Heidrun Breier
Paesaggi sonori dal vivo Roberto Collío
Installazioni audiovisive Patricio Poblete
Luci Francisco Herrera
Colectivo Pierre Menard (Cile)

APRENDAN DEL FUEGO
Regia Ítalo Gallardo
Drammaturgia Tomás Henríquez
Con Heidrun Breier
Paesaggi sonori dal vivo Roberto Collío
Installazioni audiovisive Patricio Poblete
Luci Francisco Herrera
Debutto internazionale in Italia

 

Prosegue il viaggio internazionale del Nuovo Teatro Ateneo con Aprendan del Fuego del Collettivo Pierre Menard, in scena il 11 novembre 2025. Il teatro della Sapienza accoglie un nuovo sguardo sul presente attraverso la lente del teatro documentario.

 

Debutto internazionale in Italia del Collettivo Pierre Menard (Cile), che esplora le tracce di vita reale dietro un personaggio letterario di Roberto Bolaño. 


Il Collettivo Pierre Menard presenta in Italia la sua ultima creazione, "Aprendan del Fuego" che coniuga arte contemporanea, ricerca documentaria e memoria storica. Lo spettacolo, presentato in anteprima a luglio al Centro Culturale M100 di Santiago, rivisita la vita e l'opera di Carlos Lehman, una figura tanto controversa quanto enigmatica: per alcuni, un artista brillante; per altri, un infiltrato della dittatura cilena. Il noto critico teatrale cileno Javier Ibacache sottolinea il valore e l'impatto della proposta: "La sensazione è che non si possa mai comprendere appieno tutto ciò che è accaduto durante gli anni bui della dittatura". Ispirata da archivi inediti, la pièce segue le tracce di Carlos Lehman, un ufficiale dell'Aeronautica Militare cilena che riuscì a infiltrarsi negli ambienti di sinistra prima del colpo di stato del 1973. 


Sulla base di documenti, testimonianze e interviste, lo spettacolo ricostruisce la sua storia e i rapporti che lo legano all'universo letterario di Roberto Bolaño, che lo rese un personaggio della Letteratura nazista in America e di Stella distante. Ibacache aggiunge: "È uno dei montaggi più severi sulla dittatura cilena; è toccante e affronta l'argomento da una prospettiva diversa".

 

Dagli indizi dell'indagine al teatro documentario

Regia di Ítalo Gallardo (fondatore del collettivo La Laura Palmer) e sceneggiatura di Tomás Henríquez, lo spettacolo si presenta come una lezione performativa. Sul palco, Heidrun Breier incarna la voce dell'indagine, accompagnata da paesaggi sonori dal vivo creati da Roberto Collío, installazioni audiovisive di Patricio Poblete e luci di Francisco Herrera. L'opera combina video d'archivio, performance e suono in tempo reale, trasformando il palcoscenico in uno spazio di esplorazione estetica e denuncia politica.

 

Il critico Jorge Letelier approfondisce la dimensione simbolica dell'opera: "(…) ciò che è in mostra è sotto il velo inquietante e scomodo del possibile."

 

Riflette anche sull'aura del suo protagonista: "L'affascinante figura di Wieder/Lehman (…) funziona quasi come un personaggio di David Lynch, un essere imperscrutabile che sembra incarnare il male e, allo stesso tempo, il mistero della bellezza che l'arte racchiude.

 

"Una delle figure chiave dell'indagine è stato il pittore Jaime Rivera, che viveva a Barcelona dal suo esilio nel 1974. Rivera è stato la figura chiave dell'intera indagine; è l'unica persona che ha avuto un contatto diretto con Carlos Lehman, essendo stato suo professore alla Scuola di Belle Arti in Cile negli anni '70 e avendo partecipato alla famigerata mostra in Calle Seminario, dove ha potuto vivere in prima persona l'orrore".

 

Storia del progetto


Il progetto, che debutterà a livello internazionale in Catalogna e in Italia, ha iniziato il suo percorso nel novembre 2023 con residenze creative in Cile e in Europa, in sedi come Nau Ivanow (Barcellona), Inteatro Villa Nappi Polverigi (Italia), Teatro Nacional Chileno e Balmaceda Arte Joven. Lo spettacolo ha avuto la sua prima stagione a M100, ed un pre-debutto gennaio 2025 in GAM il tutto a Santiago de Cile. Lo spettacolo è finanziato dal Ministero della Cultura, delle Arti e del Patrimonio cileno grazie al bando Regionale Fondart 2025.


Aprendan del Fuego è una coproduzione del Collettivo Pierre Menard e Espacio Checoslovaquia. Si tratta del progetto inaugurale della compagnia, che si definisce un gruppo transdisciplinare nato dal desiderio di rivisitare e mettere in discussione la storia ufficiale lavorando con archivi, documenti e linguaggi ibridi tra arti performative, cinema espanso e altre pratiche artistiche contemporanee.


Sinossi 

Il progetto APRENDAN DEL FUEGO nasce dalla pubblicazione di documenti inediti. Questo ci permetterà di conoscere l'opera di Carlos Lehman. Per alcuni, un artista dotato di un genio oscuro. Per altri, un volgare scagnozzo della polizia segreta di Pinochet. In ogni caso, una figura praticamente sconosciuta che ha intrecciato poesia, performance e arti visive d'avanguardia durante gli anni della dittatura civico-militare in Cile. Attraverso l'analisi di lettere, fotografie, video e manoscritti, seguiremo le sue tracce attraverso città cilene come Concepción e Santiago pero poi passare per Amburgo e Barcellona. Questi archivi ci permetteranno di descrivere qualcuno che fino ad ora era noto solo come frutto dell'immaginazione letteraria di Roberto Bolaño, ma la cui opera, tutt'altro che fittizia, solleva interrogativi sui limiti etici e legali della produzione artistica. Carlos Lehman, un ufficiale dell'Aeronautica Militare cilena, che, fingendosi artista, si infiltrò nei circoli di sinistra prima del colpo di stato. Divenne famoso scrivendo poesie nel cielo, lasciando un messaggio enigmatico: imparate dal fuoco.

 

 

Info e acquisto biglietti

Mail: segreteria.nuovoteatroateneo@uniroma1.it

Telefono: +390649914115

Sapienza CREA - Nuovo Teatro Ateneo

Centro di servizi per le attività ricreative, culturali, artistiche, sociali e dello spettacolo

Sapienza Università di Roma

Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma

Edificio CU017

 

LINK VIVATICKET 

https://www.vivaticket.com/it/ticket/aprendan-del-fuego/286250

 

Orario spettacoli: 20.30

 

Sito: https://sapienzacrea.web.uniroma1.it/ 

Instagram: @sapienzacrea

Al TEATRO CIAK ROMA HALLOWEEN CON DELITTO. Teatro Stabile del Giallo, regia di Raffaele Castria, da venerdì 31 ottobre a domenica 23 novembre














Dal 31 ottobre al 23 novembre

Il Teatro stabile del Giallo e Ubik Produzioni

presentano

HALLOWEEN CON DELITTO

 

 

Con (in o.a.)

Alberto Caneva

Raffaele Castria

Linda Manganelli

Valentina Marziali

Paola Migneco

Enrico Ottaviano

Stefano Quatrosi

Andrea Ruggieri

 

Regia Raffaele Castria

 

Musiche Alessandro Molinari

Costumi Emiliano Sicuro

Disegno Luci Marco Catalucci

Aiuto regia Leonardo Caneva

Assistente di Produzione Giulia Soleo

Assistente scenografo Daniel Falappa

Scenotecnica LT Costruzioni di Giacomo Celentano

Sartoria LabCostume

Ufficio stampa Alessia Ecora 


Un nuovo giallo "stregato" e  interattivo, con un intreccio poliziesco, magico e sovrannaturale e con tanto divertimento per tutta la famiglia. 


Da venerdì 31 ottobre a domenica 23 novembre al Teatro Ciak di Roma il Teatro Stabile del Giallo presenta HALLOWEEN CON DELITTO con Alberto Caneva, Raffaele Castria, Linda Manganelli, Valentina Marziali, Paola Migneco, Enrico Ottaviano, Stefano Quatrosi, Andrea Ruggieri, per la regia di Raffaele Castria.

 

Una magione isolata su una collina. Una cripta violata. 

Un misterioso fantasma che si aggira per la casa con una coppa in mano. 


Una morte ucialmente naturale ma che forse non lo è, avvenuta durante la notte di Halloween. 


Il ritratto di una famosa avvelenatrice francese, la marchesa di Brinvilliers, dal volto identico a quello della moglie del curatore del nuovo libro di un noto criminologo che nessuno conosce di persona e che sembra agire e scrivere da quasi un secolo. 


Una famiglia dai componenti inquietanti. "Non morti" che sembrano aggirarsi attorno ai protagonisti.

 

Questi gli ingredienti di una storia che oscilla, fino alla fine, tra il mystery tradizionale e una vicenda sovrannaturale. 


Il pubblico, dovrà cercare di dirimere la matassa di questo intricato mistero, secondo la tradizione dei gialli interattivi del Teatro Stabile Del Giallo, scoprendo se si tratta di un semplice omicidio o di una ghost story in piena regola e se il sovrannaturale ha attraversato i secoli fino a noi. 


Tra omicidi, fantasmi, veleni e bare vuote come sempre agli spettatori (che lo vorranno) l'arduo compito di risolvere il caso.

 

TEATRO CIAK

Via Cassia, 692 - 00189 Roma

info@teatrociakroma.it

Per info e prenotazioni 06.33249268

 

Orario spettacoli

Venerdi e Sabato ore 21.00

Domenica ore 17.30

 

Prezzo biglietti:

Intero € 28,00

Ridotto € 25,00 (under 20, over 65, gruppi 10+ e disabili)

giovedì 30 ottobre 2025

Concerto con i Poveri 2025: MICHAEL BUBLÉ, Mons. Marco Frisina, Serena Autieri. 6 dicembre, Aula Paolo VI – Città del Vaticano

VI Edizione del "Concerto Con i Poveri"
6 Dicembre 2025 ore 17:30 Aula Paolo VI – Città del Vaticano



La VI edizione del Concerto Con i Poveri è prevista per il prossimo 6 dicembre, alle ore 17:30, in Aula Paolo VI in Vaticano, con la straordinaria partecipazione del pluripremiato artista canadese Michael Bublé.

È con immensa gioia che la Fondazione Nova Opera annuncia la VI edizione del Concerto Con i Poveri, evento annuale che unisce musica, fraternità e solidarietà, programmato in Aula Paolo VI della Città del Vaticano davanti a 8000 persone di cui 3000 meno fortunate.

Nell'Anno del Giubileo della Speranza, il Concerto Con i Poveri vedrà esibirsi per la prima volta in Vaticano Michael Bublévoce tra le più importanti del panorama mondiale — che ha scelto di offrire la propria arte per questa speciale occasione. Sarà accompagnato da oltre 70 elementi della Nova Opera Orchestra e da 200 elementi del Coro della Diocesi di Roma, diretti da Mons. Marco Frisina, direttore artistico dell'evento.

La dimensione del concerto va oltre l'esibizione musicale: esso è pensato come gesto concreto di vicinanza ai poveri e agli esclusi. Anche quest'anno saranno protagonisti gli "ospiti d'onore": persone in condizione di fragilitàsenza fissa dimora, migranti, famiglie, persone sole o in difficoltà — invitate tramite il Dicastero per il Servizio della Carità – Elemosineria Apostolica e numerose associazioni di volontariato.

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The 6th edition of the "Concert with the Poor" will take place on December 6th at 5:30 p.m. in the Paul VI Hall in the Vatican, featuring the extraordinary participation of renowned, award-winning Canadian artist Michael Bublé.

It is with great joy that the Nova Opera Foundation announces the 6th edition of the Concert with the Poor, an annual event that brings together music, fraternity and solidarity, scheduled to take place in the Paul VI Hall in Vatican City before an audience of 8,000 people, including 3,000 guests from disadvantaged backgrounds.

In the Year of the Jubilee of Hope, Michael Bublé — one of the most celebrated voices on the international scene — will perform for the first time in the Vatican, bringing an incredible night of music to this special occasion. He will be accompanied by more than 70 musicians of the Nova Opera Orchestra and 200 singers of the Choir of the Diocese of Rome, under the direction of Mons. Marco Frisina, artistic director of the event.

The concert goes beyond a musical performance: it is conceived as a concrete gesture of closeness to the poor and the excluded. Once again, the "honoured guests" will be people experiencing fragility — the homeless, migrants, families, and individuals in difficulty — invited through the Dicastery for the Service of Charity – Papal Almoner and numerous charitable associations.

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