il cardinale Schonborn riduce le preoccupazioni sui commenti del vescovo ortodosso
ROMA, Il quarto giorno (sabato 5 aprile) del Congresso della Divina Misericordia presso la Basilica di San Giovanni in Laterano, il presidente del Congresso, cardinale Christoph Schonborn dell'Austria ha affrontato una controversia nata dalle sessioni plenarie di ieri, secondo quanto riferito da Dan Valenti.
La controversia è relativa alla presentazione di venerdì (4 aprile) del vescovo russo ortodosso Hilarion Alfeyed dell'Austria. Valenti, che ha riferito la storia, sta seguendo i lavori del Congresso per conto del www.thedivinemercy.org e della Association of Marian Helpers.
Nei loro ruoli di guide pastorali dell'Austria per le loro rispettive Chiese, il cardinale ed il vescovo hanno un rapporto buono e produttivo, che può essere visto come modello per il riavvicinamento ecumenico.
Nel suo discorso, il vescovo Hilarion ha dichiarato che la misericordia di Dio nei confronti dell'umanità è così grande da farlo arrivare a mettere un limite temporale alla punizione dei peccati dei condannati all'inferno. Il vescovo Hilarion ha dichiarato che la visione ortodossa dell'"inferno" è di fatto più simile all'insegnamento della Chiesa Cattolica Romana del purgatorio. Si tratta di uno dei punti di maggiore disaccordo tra le due Chiese.
Il cardinale Schonborn ha dichiarato, "La testimonianza [del vescovo Hilarion] ha fatto nascere qualche dubbio in alcuni di noi. È una persona che stimo molto. Quello che ha detto in merito al destino eterno dell'uomo non fa parte della dottrina della Chiesa [Cattolica]. Dobbiamo seguire quello che hanno detto i grandi santi di ogni tempo. [Dobbiamo] pregare affinché nessuno si perda. Dio vuole che tutti gli uomini si salvino ed arrivino alla conoscenza della verità. Per questa ragione invochiamo la Divina Misericordia su tutti noi."
Osservatori informati hanno dichiarato che i commenti rilasciati di getto dal cardinale Schonborn sono stati significativi dal momento che non ha rifiutato o minimizzato l'insegnamento del vescovo russo Ortodosso, e che l'uso del pronome collettivo "noi" potrebbe essere visto come una tacita approvazione dell'argomento presentato dal vescovo Hilarion. L'argomento era stato approvato in modo da poter essere incluso nelle sessioni plenarie del Comitato esecutivo internazionale del Congresso, presieduto dal cardinale Schonborn.
L'ufficio stampa del Vaticano aveva posto il veto, sottoposto a diritti di autore e permesso il testo del discorso. Molti dei delegati al congresso hanno applaudito sia il cardinale Schonborn che il vescovo Hilarion per quello che è stato visto come un coraggioso esempio di ecumenismo.
"Abbiamo visto qui la Chiesa Cattolica Romana e la Chiesa Ortodossa Russa confrontarsi su un argomento sul quale vi è disaccordo, dando prova di rispetto reciproco, apertura e dialogo," ha dichiarato un membro della imanere anonimo." Il cardinale Schonborn non è fuggito per paura, come invece fanno alcuni quando si affrontano questi argomenti delicati. Al contrario, si è fatto avanti ed ha portato con sé tutti coloro che sono sicuri della propria identità di cristiani."
Il primo Congresso della Misericordia si è concluso domenica con una messa nella piazza di San Pietro celebrate dal cardinale Schonborn ed il "Regina Coeli" celebrato da Papa Benedetto XVI a mezzogiorno.
per maggiori informazioni: Felix Carroll, Association of Marian Helpers, +39-06-660-17-458, fcarroll5@verizon.net
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