Alemanno vince e i primi a far festa sono i tassisti. Un carosello in
giubilo di fronte al comitato per Gianni Alemanno sindaco. Decine di
auto bianche hanno sventolato bandiere del Pdl e suonato i clacson.
«Si apre un orizzonte nuovo per la città e per una categoria che con
la giunta Veltroni è stata oggetto di persecuzioni», ha detto il
leader dei tassisti e candidato al Parlamento per il Pdl Loreno
Bittarelli, leader della protesta contro le liberalizzazioni delle
licenze voluta da Bersani.
«Alemanno sindaco de Roma», è stato il coro da stadio scandito dai
suoi elettori. Alcuni di essi hanno sventolato bandiere dell'Italia
tricolori e dalle finestre del palazzo è stato srotolato un nastro
tricolore lungo una decina di metri. Sui davanzali delle finestre sono
state esposte bandiere del Pdl e d'Italia.
Clacson strombazzati e bandiere del Popolo della libertà sventolate
dai finestrini. I tassisti, in festa per la vittoria di Gianni
Alemanno al Campidoglio, sfilano anche davanti alla residenza romana
di Silvio Berlusconi. Caroselli di auto, anche con clienti a bordo,
passano davanti a palazzo Grazioli suonando a più riprese. Molti si
fermano anche in via del Plebiscito, scendono dalla macchina e urlano
in segno di vittoria.
Sulla porta di ingresso del comitato elettorale di Gianni Alemanno è
stato issato uno cartello con la scritta:«Al Campidoglio come al
governo si esce e si entra in taxi».
Da parte sua, le prime parole del neo sindaco Gianni Alemanno sono
state concilianti verso gli elettori di Rutelli. «Questa lunga
battaglia si è conclusa con la nostra vittoria. Quando si vince
bisogna essere generosi. Sarò sindaco si tutti i romani». «Credo di
aver raccolto anche i voti del centro sinistra che era stanco della
situazione che si viveva in città». «Si volta pagina, Roma comincia
una nuova fase. Finisce il vecchio sistema di potere. Oggi ha vinto
tutta Roma. Dedico questa vittoria a Tony Augello». «Sicurezza, lavoro
e socialità saranno le mie tre parole d'ordine per cominciare ad
amministrare la città». «La mia sarà una Roma più sicura, più
partecipata, con più rispetto nei confronti dei cittadini, con
dinamiche di sviluppo più profonde e nette e con molta socialità,
perché dovremo rispettare i diritti sociali di tutti i cittadini - ha
proseguito -. Voglio una città veramente europea e mediterranea».
Alemanno ha poi detto di aver ricevuto una telefonata di Rutelli che
gli ha fatto i complimenti per il risultato ottenuto.
A festeggiare alla sede del comitato di Alemanno è arrivato subito
anche un raggiante Gianfranco Fini. E anche lui ha subito voluto
ringraziare i tassisti: «Ringrazio tutti i tassisti per quanto hanno
fatto, per il loro impegno». La vittoria di Gianni Alemanno a Roma «è
una gioia enorme -commenta Fini mimando con le mani un enorme sorriso
sul volto -. È una delle pagine più belle in assoluto per il centro
destra e per Alleanza Nazionale». Accompagnato da Ignazio La Russa e
Andrea Ronchi, il presidente della Camera in pectore si lascia andare
ad un'ultima considerazione: «Per An questa è una vittoria storica».
Festeggia anche Berlusconi: «Il mio primo pensiero di fronte alla
storica vittoria di Alemanno, che per la prima volta porta il Popolo
della Libertà alla guida della capitale d'Italia, è un grazie commosso
ed entusiasta per gli elettori di Roma». Il successo di Gianni
Alemanno a Roma «completa la nostra vittoria del 13-14 aprile ed è di
stimolo per il grande impegno che ci attende nel governo dell'Italia
in una stagione non facile sul piano economico, e per questo ancora
più entusiasmante».
Maurizio Gasparri invece pontifica sulla situazione del
centrosinistra: «Credo che per Rutelli e per Veltroni sia una
sconfitta storica che li archivia. Per esempio potremmo mandare
Veltroni in Africa, Bettini in Thailandia e Rutelli può rimanere a
fare l'opposizione qui». «La sinistra - ha proseguito - ha molto da
meditare sulla sua arroganza, hanno fatto di tutto, hanno persino
utilizzato gli uffici stampa dei ministeri, come ha fatto la Bindi,
dicendo menzogne su di noi». «Credo - ha concluso - che questa città
debba conoscere una stagione di serenità e di dialogo e di operosità,
perché c'è molto da fare».
A festeggiare sono poi anche gli esponenti de La Destra, gli ex
colleghi di partito di Alemanno Daniela Santanché e Francesco Storace.
«Ho sempre creduto in Alemanno. Oggi è una giornata storica, bravo
Gianni». Si complimenta la Santanché. Su La7, la Santanché ha risposto
anche a una domanda su un'eventuale reunion con Alemanno: «Non siamo
stati mai divisi - ha risposto la Santanchè -. Alemanno sa bene che
alle politiche abbiamo assunto la nostra responsabilità. Per me oggi è
una giornata storica, sono emozionata e contenta che Alemanno sia
sindaco a Roma, la mia gioia va oltre ogni cosa e anche oltre la
politica».
Le fa eco Francesco Storace: «Nonostante il fango e la violenza
verbale gettati negli ultimi giorni da Rutelli, l'estrema sinistra e
soprattutto i romani lo hanno lasciato solo. Ringrazio tutti gli
elettori de La Destra che hanno seguito l'indicazione di voto del
partito votando per Gianni Alemanno. E l'Udc ha perso per miopia
politica un'opportunità storica».
Pubblicato il: 28.04.08
Modificato il: 28.04.08 alle ore 20.10 su
http://www.unita.it/view.asp?idContent=75008
Nessun commento:
Posta un commento