P.A. STUDIA IDENTIFICAZIONE A RADIOFREQUENZA
PER MIGLIORARE I SERVIZI
RFIDays
Tecnologie emergenti per l'identificazione a radiofrequenza
ICT: P.A. STUDIA IDENTIFICAZIONE A RADIOFREQUENZA PER MIGLIORARE I SERVIZI
Il 12 e 13 maggio Roma sarà "Capitale" mondiale delle tecnologie RFID
Roma – Anche la Pubblica Amministrazione si accinge ad imboccare la strada dell'identificazione a radiofrequenza, l'RFID, per migliorare l'efficienza e la sicurezza dei servizi offerti a cittadini ed imprese, partendo dall'innovazione dei processi amministrativi, compresi quelli sanitari. Dopo la logistica, infatti, le applicazioni delle targhette identificative a radiofrequenza possono trovare ampi spazi di utilizzo anche nel settore pubblico. Per fare il punto su questo dinamico scenario - contraddistinto da quasi 1,8 miliardi di placchette vendute nel mondo, con un fatturato che nel 2008 sfiorerà i 5,3 miliardi di dollari (+7% sul 2007) - il CNIPA-Centro Nazionale per l'Informatica nella Pubblica Amministrazione e la Facoltà di Ingegneria dell'Università di Roma Tor Vergata hanno promosso per il 12 e 13 maggio due giornate internazionali di studio, per mettere a confronto università (tra cui quella di Berkeley USA), enti di ricerca, industrie, Pubblica amministrazione e istituzioni, come la Commissione UE e l'EPO-European Patent Office, per stimolare nuove sinergie ed interazioni, valorizzando la naturale connotazione multi-disciplinare della tecnologia RFID.
Per consentire un più ampio sviluppo della tracciabilità di oggetti e soprattutto di persone, il CNIPA ha già emanato le «Linee guida per l'impiego dei sistemi RFID nella Pubblica amministrazione», che affrontano pure diversi aspetti rilevanti, tra cui quelli relativi ai costi e all'affidabilità, con un occhio di riguardo alla sicurezza.
Gli spazi di applicazione dell'identificazione a radiofrequenza nel settore pubblico, come è già avvenuto in quello privato, sono innumerevoli, a partire dal settore sanitario dove si stanno sperimentando le "cartelle cliniche intelligenti", che evitano la somministrazione errata dei farmaci. Sempre in campo sanitario con l'RFID si può leggere e monitorare a distanza l'evoluzione delle condizioni di un paziente, degente a casa anziché in ospedale, e adeguare le terapie e gli interventi necessari.
Ma già si pensa di andare oltre al tradizionale codice a barre che contraddistingue attualmente molte pratiche burocratiche che, così, diventano "autoreferenti". Come pure di sviluppare percorsi turistici e artistico-culturali lungo i quali i luoghi di interesse e i monumenti "dialogano" con il telefonino dei visitatori fornendo loro informazioni essenziali. E ancora gestire il patrimonio immobiliare pubblico e lo stesso parco veicoli delle Pubblica amministrazioni.
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