TORINO - Una casa chiusa nel centro di Torino. Il centralissimo "Carpe Diem", in teoria un centro estetico, riceveva almeno cinque clienti al giorno e il compenso per le prestazioni variava dai 100 ai 250 euro è stato scoperto e chiuso dai carabinieri. Le indagini sono iniziate all'incirca due mesi fa quando alcuni residenti, infastiditi dal viavai di uomini nel palazzo, hanno fatto una segnalazione anonima alle forze dell'ordine.
I militari dell'Arma sono intervenuti nel centro benessere e si sono trovati davanti uno scenario quantomeno inusuale: varie "stanze", ognuna con un tema particolare. C'era quella attrezzata a finto studio medico, con tanto di poltrona ginecologica, a quella medievale, munita di accessori legati a pratiche sadomaso, con una vera e propria gogna.
La titolare del centro, un'incensurata venticinquenne, pubblicizzava la sua "passione" per le insolite pratiche sessuali tramite un sito internet e annunci sulla stampa. Ai carabinieri ha dichiarato "Non pensavo fosse un reato". E stata però denunciata per sfruttamento della prostituzione.
Questa vicenda ricorda il caso clamoroso del "Viva Lain", altra casa chiusa scoperta nell'estate del 2002 nella prestigiosa zona della "Crocetta" del capoluogo piemontese. Lo scandalo travolse allora gli ambienti torinesi più esclusivi. Vi erano infatti tra i clienti almeno dieci calciatori di serie A, di cui sei che militavano nella Juventus, e tanti altri nomi eccellenti, tra cui uomini politici e giornalisti sportivi.

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