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lunedì 26 marzo 2007

Cult: JOHN HOLMES, LA LEGGENDA DEL PORNO In prima visione assoluta su Cult venerdì 6 aprile 2007 alle ore 22.00


 

 

JOHN HOLMES, LA LEGGENDA DEL PORNO

 

            Il documentario sul mito del cinema a luci rosse. Un mito tra luci e ombre.

 

In prima visione assoluta su Cult venerdì 6 aprile 2007 alle ore 22.00

 

Sesso, droga, omicidi, AIDS. Ma anche oltre 2000 film girati e migliaia di donne sedotte. Questa in estrema sintesi la vita di John Holmes, una delle più celebri pornostar mondiali, morto a soli 43 anni. JOHN HOLMES, LA LEGGENDA DEL PORNO in onda su Cult (canale 142 di SKY), venerdì 6 aprile 2007 alle ore 22:00, ne racconta l'esistenza, pubblica e privata.

 

Il documentario cerca di arrivare al cuore del mito, mescolando materiale d'archivio, immagini inedite e numerose interviste con le persone a lui più vicine o che lo hanno conosciuto in particolari occasioni: la seconda moglie e il fratello, ma anche gli ex colleghi, il manager, il magistrato che lo aveva indagato e il detective che lo aveva convinto a diventare un informatore della polizia. Ne esce fuori una figura dalla vita breve ma intensa, un po' folle e fatta di eccessi, menzogne ed esagerazioni: il pornoattore diceva di aver fatto l'amore con 14 mila donne. 'Una vita per il cinema', come cantavano Elio e le storie tese nel pezzo di apertura del loro primo album (Elio Samaga Hukapan Kariyana Turu, 1989) dedicato all'uomo che doveva il suo successo alle dimensioni del  pene. Ma chi era veramente John Holmes?

 

John Holmes nacque l'8 agosto del 1944 in Ohio, con il nome di John Curtis Estes. A 19 anni si trasferì a Los Angeles. Dopo vari lavori, dall'autista di ambulanze al gigolò, approdò al porno alla fine degli anni '60. La leggenda vuole che sia stato scoperto mentre lavorava come cuoco. In verità Holmes partecipava ad un provino e fu scelto grazie ai suoi attributi. Durante la sua intensa carriera lavorò al fianco di due generazioni di pornostar, tra cui le stelle del cinema a luci rosse come Seka, Marylin Chambers, Ginger Lynn e Cicciolina. Una di loro, Misty Dawn, diventò nel 1987 la sua seconda moglie con il nome di Laurie Holmes. La prima moglie era una infermiera, Sharon Gebenini, che lo aveva sposato nel 1965.

 

La sua carriera fu veramente prolifica: le pellicole girate furono circa 2500. Il ruolo più famoso fu il dectetive Johnny Wadd, il primo porno detective della storia del cinema, un incrocio tra James Bond e l'ispettore Callaghan. Il primo film fu del 1971 e ne seguirono altri otto. Nel panorama del porno la serie divenne un cult e il suo protagonista conquistò popolarità e denaro.

 

Ma fama e ricchezza non bastavano. Holmes iniziò a fare uso di droghe. La tossicodipendenza non solo lo spinse a prostituirsi con uomini e donne, ma lo portò a compiere una serie di frodi e piccoli furti. Entrò in contatto con la criminalità organizzata e strinse un forte legame con il narcotrafficante Eddie Nash. A causa di queste 'amicizie' pericolose nel 1981 Holmes finì al centro di un episodio criminale ancora avvolto nel mistero. Si tratta degli omicidi di Wonderland dal nome della via di Los Angeles dove abitava il gruppo criminale coinvolto, a cui l'attore porno doveva consegnare un'ingente somma di denaro, come guadagno della vendita di una partita di droga che mai fece. Quattro componenti della banda furono trovati morti, uccisi a bastonate: sulla spalliera di un letto c'erano le impronte di Holmes. Il pornoattore, prima arrestato, venne successivamente assolto dall'accusa di omicidio per insufficienza di prove. Lui si rifiutò sempre di raccontare quanto sapeva riguardo all'episodio, lasciando vivo per sempre il dubbio sul suo ruolo di 'traditore e di 'assassino'. L'episodio, raccontato sinteticamente in Boogie Nights (1997 regia di Paul Thomas Anderson), ha ispirato anche il film Wonderland (2003) con Val Kilmer e Lisa Kudrow.

 

Il documentario fa luce anche sugli ultimi anni di vita della stella del cinema porno. A metà degli anni '80 i medici gli diagnosticarono l'AIDS. L'attore tenne però nascosta la malattia a tutte le sue colleghe, continuando a lavorare senza protezione finché le forze non lo abbandonarono. Morì il 13 marzo del 1988. Per sua volontà venne cremato.

 

Cult è solo su SKY (canale 142)

www.cult-tv.it

 

 

 

 

Per informazioni:

Francesco Carbonari  -  Fox Channels Italy   Tel 06.88284628   francesco.carbonari@fox.com

Alessandra Migliorini MN Tel. 06853763 migliorini@mnitalia.com

 Marilena D'Asdia MN Tel. 06853763 dasdia@mnitalia.com

 

 

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