Agricoltura e dialogo fra culture

dalla rete CIPSI

 
  

Centro di Volontariato Internazionale per la Cooperazione allo Sviluppo

 

COMUNICATO STAMPA

“Agricoltura e dialogo fra culture” venerdì 4 e sabato 5 maggio a Udine

Iniziativa sul tema della sovranità alimentare promossa da CeVI, Cipsi e Associazione Nazionale ONG italiane nell’ambito della manifestazione udinese “Terre lontane, Mondi vicini”

Può una comunità locale essere protagonista del futuro e sovrana del proprio benessere, valorizzando le proprie specificità? Su questo tema si confronteranno, a Udine venerdì 4 e sabato 5 maggio, alcuni rappresentanti di comunità rurali del Friuli Venezia Giulia e del Sud del mondo, provenienti dal Brasile e dalla Bolivia, che presenteranno esperienze su come si possa uscire dai problemi della povertà attraverso la valorizzazione delle risorse e culture locali.
La due giorni  di iniziative sul tema “Agricoltura e dialogo fra culture” - promossa da CeVI (Centro di Volontariato Internazionale), Cipsi (Coordinamento di Iniziative Popolari di Solidarietà Internazionale) e Associazione delle ONG italiane, in collaborazione con Regione Friuli Venezia Giulia, Comune di Udine, Legambiente e le associazioni di categoria agricole regionali Confagricoltura, Cia e Coldiretti – si articolerà in due momenti.
Bolivia, Brasile e Friuli Venezia Giulia saranno protagonisti del convegno “Le comunità locali protagoniste della sovranità alimentare” in programma venerdì 4 alle ore 20.30 nella sala Ajace del comune di Udine. Interverranno Salvatore Amura della Rete nazionale “Nuovi Municipi” sul tema “Sviluppo locale e sovranità alimentare: esperienze in Italia”; Marcilene Ramalho da Silva del Centro di Agricoltura Valente Nica (CAV) di Turmalina (Brasile) sul tema “La valorizzazione delle conoscenze e dei mercati locali per garantire la sicurezza alimentare e l’autosviluppo nella Valle dello Jequitinhonha”; sempre dal Brasile, la coordinatrice dell’ASA (Articulação Semi-Arido) Valquiria Alves Smith Lima presenterà invece “un modello di gestione partecipata e sostenibile dell’acqua a supporto dello sviluppo rurale: il progetto Una terra e due acque”. Dalla Bolivia, Patricia Morales della Fondazione Sartawi illustrerà “le esperienze delle comunità dell’altopiano di La Paz” in tema di sovranità alimentare. Chiuderà gli interventi una testimonianza sul “ruolo della donna nell’evoluzione del modello produttivo in Friuli Venezia Giulia” a cura di Manuela Botteghi del coordinamento Donne Associazioni Agricole del Friuli Venezia Giulia.
Platea di protagonisti ancora più ampia, invece, sabato 5 maggio, con una vera e propria “festa in piazza” sul tema della sovranità alimentare che animerà la centralissima piazza Matteotti dalle 15 alle 20.30 con banchetti informativi delle associazioni di categoria degli agricoltori, del Cevi, delle organizzazioni brasiliane e boliviane e di altre associazioni, assaggi di prodotti agro alimentari locali e internazionali. In chiusura, dalle 18.30, concerto dei Kosovni Odpadki (rifiuti ingombranti, dallo sloveno), che uniscono musiche dal suono antico e le lingue dimenticate del mondo, dal Friuli ai Balcani dall'Argentina alla Bolivia e al Medio Oriente.

L’iniziativa Agricoltura e dialogo fra culture promossa dal CeVI si inserisce nell’ambito della più ampia manifestazione udinese “Terre Lontane, Mondi Vicini”, giunta quest’anno alla seconda edizione. Promossa da Centro Servizi per stranieri, Agenzia Giovani e Ufficio Relazioni Internazionali del comune di Udine, “Terre Lontane, Mondi Vicini” è una rassegna di iniziative sul tema della cooperazione internazionale e della solidarietà che si propone di far conoscere la realtà del mondo in cui viviamo attraverso la voce, gli occhi e i racconti di alcune decine di organismi dell’associazionismo, del volontariato e degli stranieri immigrati che operano nella città di Udine.

Avviata nel mese di febbraio, Terre Lontane, Mondi Vicini si concluderà a fine maggio a Udine con una serie di iniziative pubbliche sul tema della “Cooperazione e beni comuni per lo sviluppo di società più giuste”.



Con cortese preghiera di diffusione

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