Cerca nel blog

domenica 29 luglio 2007

Obesita': malattia socialmente contagiosa

L'obesità è socialmente contagiosa:

aumenta in base ad amici e parenti

Se una caro amico diventa obeso è alto il rischio di seguirne le orme.
Tutto avviene a livello inconscio: si considera normale un corpo che non lo è



 L'obesità è socialmente contagiosa Aumenta in base ad amici e parenti ROMA - L'obesità non è un virus, ma si diffonde attraverso il 'contagio sociale' tra parenti e amici. Un'indagine compiuta alla Harvard Medical School con l'Università di San Diego e pubblicata sul New England Journal of Medicine dimostra che l'ambiente sociale in cui viviamo facilita i chili di troppo perché gli stili di vita si trasmettono. Secondo la ricerca, infatti, il rischio di diventare obesi aumenta in relazione alle persone con cui si sta a contatto. Chi ha un amico 'oversize' può ingrassare quasi tre volte di più di chi non ha un amico che veste la taglia 'xxl'.

La ricerca. Per 32 anni gli studiosi americani hanno osservato 12.067 persone legate da rapporti di parentela, amicizia o semplicemente di vicinato, per un totale di 38.611 legami sociali. Il risultato è sorprendente. Se un caro amico diventa obeso, il rischio obesità aumenta dal 57 al 171%. La percentuale scende al 40% se ad avere forme abbondanti è una sorella, ed è del 37% se si convive con un coniuge extralarge. Questi dati dimostrano un altro elemento singolare. Il contagio sociale dell'obesità non avviene tanto tra parenti o vicini di casa, quanto tra amici. Il rischio aumenta se sono dello stesso sesso, mentre non è influenzato dalla vicinanza gli uni dagli altri: il contagio si è diffuso anche tra persone che vivevano a 500 miglia di distanza. Parimenti, secondo lo studio, anche la magrezza sarebbe 'socialmente contagiosa'.

L'inconscio. Secondo uno degli autori dello studio, il ricercatore Nicholas Christakis, la causa dell'obesità non sono né i geni, né le cattive abitudini alimentari. I motivi che portano a ingrassare sono più sottili e agiscono a livello inconscio. Quando i nostri cari sono obesi impariamo ad accettare come normale una forma del corpo che, invece, normale non è. "Se una persona a cui siamo legati diventa obesa - spiega Christakis -, inconsciamente cambiamo il nostro modello di riferimento. Le persone, in pratica, si convincono che va bene essere più grossi perché lo sono anche le persone che stanno intorno a loro".

Gli effetti. L'impatto dei legami sociali sull'obesità possono avere un effetto importante sulle politiche di prevenzione del fenomeno. "Lo studio mostra che persone obese o non obese non solo tendono a frequentare persone simili - dichiara Christakis -, ma che questo è dovuto a un diretto legame causale. Le implicazioni socio-sanitarie di questi dati sono molto importanti, perchè se aiutiamo una persona a perdere peso e a tornare in forma per prevenire disturbi cardiovascolari, ne staremo spingendo almeno altre quattro o cinque a fare la stessa cosa".

Le altre ipotesi. La teoria elaborata a Harvard arriva a pochi mesi di distanza da quella elaborata nell'università dell'Wisconsin da Leah Whigham, che sostiene che l'obesità sia un vero e proprio virus. La ricercatrice americana, infatti, sostiene che il responsabile dei chili di troppo è l'Adenovirus 37, un virus simile a quello del raffreddore. In pratica l'obesità sarebbe una malattia che si diffonde come l'influenza e si potrebbe addirittura arrivare a un vaccino. Tuttavia la comunità scientifica muove critiche a questa teoria e ribadisce che l'epidemia di obesi nei paesi occidentali è dovuta all'eccesso di alimentazione e ai troppi cibi grassi.


Origine: Repubblica

Nessun commento:

Posta un commento

Disclaimer

Protected by Copyscape


Il CorrieredelWeb.it è un periodico telematico nato sul finire dell’Anno Duemila su iniziativa di Andrea Pietrarota, sociologo della comunicazione, public reporter e giornalista pubblicista, insignito dell’onorificenza del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.

Il magazine non ha fini di lucro e i contenuti vengono prodotti al di fuori delle tradizionali Industrie dell'Editoria o dell'Intrattenimento, coinvolgendo ogni settore della Società dell'Informazione, fino a giungere agli stessi utilizzatori di Internet, che così divengono contemporaneamente produttori e fruitori delle informazioni diffuse in Rete.

Da qui l’ambizione ad essere una piena espressione dell'Art. 21 della Costituzione Italiana.

Il CorrieredelWeb.it oggi è un allegato della Testata Registrata AlternativaSostenibile.it iscritta al n. 1088 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce il 15/04/2011 (Direttore Responsabile: Andrea Pietrarota).

Tuttavia, non avendo una periodicità predefinita non è da considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 07/03/2001.

L’autore non ha alcuna responsabilità per quanto riguarda qualità e correttezza dei contenuti inseriti da terze persone, ma si riserva la facoltà di rimuovere prontamente contenuti protetti da copyright o ritenuti offensivi, lesivi o contrari al buon costume.

Le immagini e foto pubblicate sono in larga parte strettamente collegate agli argomenti e alle istituzioni o imprese di cui si scrive.

Alcune fotografie possono provenire da Internet, e quindi essere state valutate di pubblico dominio.

Eventuali detentori di diritti d'autore non avranno che da segnalarlo via email alla redazione, che provvederà all'immediata rimozione oppure alla citazione della fonte, a seconda di quanto richiesto.

Per contattare la redazione basta scrivere un messaggio nell'apposito modulo di contatto, posizionato in fondo a questa pagina.

Modulo di contatto

Nome

Email *

Messaggio *