CASTELLAMMARE DI STABIA (NAPOLI). «Vorrei chiedervi il permesso di considerami uno di voi, di essere anche io come voi un figlio di questa città» e poi ancora «voglio essere un cittadino di Stabia», così Lucio Dalla ha salutato il popolo di Castellammare durante il concerto tenutosi nella cittadina stabiese lo scorso 20 agosto.
Ed intanto, dopo che nei giorni scorsi era stata sollevata, ad opera di alcune forze politiche, la possibilità di conferire al cantautore bolognese la cittadinanza onoraria di Castellammare, c’è già chi ha visto nei saluti del cantautore bolognese un più che esplicito atto di assenso.
In realtà, era stato Antonio Sicignano, vicepresidente regionale dei Circoli della Libertà della Campania e presidente del circolo stabiese, a proporre di conferire l’onorificenza cittadina all’artista di fama internaizonale.
«Oramai rappresenta un dovere per gli stabiesi – aveva sostenuto Antonio Sicignano – conferire la cittadinanza onoraria al cantautore bolognese per il suo encomiabile impegno in favore del rilancio, culturale e turistico, di Stabia. La città – aggiunse - è in debito verso Lucio Dalla, perché solo un grosso testimonial internazionale come lui può rimediare ai fallimenti che scellerate amministrazioni hanno provocato alla città di Castellammare».
E soddisfazione per le esplicite dichiarazioni del cantautore bolognese non poteva che provenire proprio dai Circoli della Libertà, promotori dell’iniziativa. «La città non ha più alibi – commenta Massimiliano Zurlo (nella foto), dirigente del gruppo giovani del Circolo stabiese - deve rendere merito a questo grande artista conferendogli il titolo di “Stabiese Onorario”.
Poi – aggiunge - Lucio Dalla è già riuscito in un primo miracolo: ha reso praticabile un arenile, di cui l’amministrazione comunale aveva da sempre sostenuto l’impraticabilità, a causa dell’inquinamento cronico della sabbia ivi adiacente. Tuttavia - conclude Zurlo - la grande risposta, in termini di civiltà e maturità, che hanno saputo dare gli abitanti di Castellammare a questo grande evento, ci suggerisce un solo interrogativo: quanto tempo finora è stato perso?».
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