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Il razzismo verde.
Tutti ricorderanno la frase: "non siamo noi che siamo razzisti, sono loro che sono napoletani!", che chiudeva una trasmissione satirica andata in onda qualche anno fa. Qualcuno dice che oggi i tempi sono cambiati e che nemmeno la Lega parla piu' di secessione ma di federalismo, qualcun altro non crede molto nel cambiamento ed e' convinto, invece, che a cambiare siano state forse le parole, ma non la sostanza. Effettivamente, nel leggere qualche articolo de La Padania, dopo frasi tipo: "Sicilia primitiva e pistolera", oppure: "Incapaci di capire e governare", oppure: "Cara Sicilia... Sparati tu un po' di civilta' nel cervello da quanto sei ignorante", in riferimento ad una mozione approvata dal consiglio comunale di Modica sui cani pericolosi, potrebbe venire in mente una frase del tipo: "non siamo noi che siamo razzisti, sono loro che non sono animalisti!". Come e' stato riportato da diversi media, piu' di qualche cittadino deve aver pensato, che "l'opera di demolizione di una citta' e di un'intera Isola e' compiuta" e che "Stefania Piazzo, firma de La Padania, cosi' ha celebrato sul quotidiano... una sorta di processo senza contraddittorio dinanzi al Tribunale speciale del Nord che condanna il Sud". E questo e' solo un esempio! Che dire del caso Bigazzi, il gourmet de "La prova del cuoco", reo di aver ricordato tempi in cui si mangiavano i gatti? Mentre la Rai, cedendo alle pressioni degli animalisti, lo sospendeva, la Martini sentenziava: "E' inaudito che in una trasmissione del servizio pubblico si esalti il consumo di carne di gatto. Ai responsabili si potrebbe addirittura contestare il delitto di istigazione a delinquere". E sembra che sia stata l'istigazione a delinquere, anche il motivo che ha portato recentemente la Polizia postale di Reggio Calabria, naturalmente dopo una denuncia della LAV, a sequestrare ed oscurare 26 siti Internet che contenevano riprese video amatoriali di corse clandestine effettuate nelle vie principali di alcune citta' meridionali. Ma quando sono gli animalisti a propinarci video agghiaccianti di cani rinsecchiti o moribondi, o di procioni scuoiati vivi, magari con annesso il consueto invito a donare loro soldi, quello va bene?!... E va bene anche che nello stesso giorno in cui veniva ammazzato a bastonate l'Avv. Enzo Fragala' di Palermo, giornali e TV fossero pieni delle immagini dell'amico degli animalisti Edoardo Stoppa, che mostrava una rete con un taglio a porticina ed uno spigolo "affumicato" del suo cottage gridando all'intimidazione? Chissa' se si sapra' mai chi ha ucciso Fragala'! Certo si puo' immaginare che chi ha "affumicato" il cottage di Stoppa non fossero gli animalisti che hanno incendiato zoo o allevamenti: quelli col fuoco ci sanno fare!... Se uno Stato consente la censura animalista o la manipolazione dell'informazione, se in una Regione si programma di investire quasi un milione di euro per fare educazione animalista nelle scuole, se un sottosegretario di Stato interviene su un giornale locale, con accuse e rimproveri a un lettore e menzogne per tutti, se si continuano a proporre leggi tese solamente a favorire la lobby animalista, volendole far passare per a favore degli animali, forse si e' già superato il momento in cui "preoccuparsi". Ha detto recentemente il Pontefice: "La storia ha mostrato quanto possa essere pericoloso e deleterio uno Stato che proceda a legiferare su questioni che toccano la persona e la societa', pretendendo di essere esso stesso fonte e principio dell'etica".
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FederFauna
Confederazione Europea delle Associazioni di Allevatori, Commercianti e Detentori di Animali
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