Ma al di là del vero scopo, facebook ormai è un’icona di moda specie tra i giovani che lo utilizzano principalmente per condividere con gli amici le proprie informazioni, le proprie foto, i propri spostamenti, ignari del fatto che tutto ciò un giorno potrebbe essere usato contro di loro… in tribunale!!!
Per ora questo riguarda solo gli Stati Uniti dove un giudice della Contea di Suffolk NY ha permesso a un imputato in una causa di lesioni d’ottenere l’accesso al profilo Facebook del querelante.
Chi si iscrive a Facebook non legge le norme sulla privacy che definiscono tali spazi come pubblici, non sapendo tra l’altro che non si può avere la certezza che le informazioni e le immagini caricate su facebook e poi cancellate, siano state rimosse del tutto…
Un altro caso sempre negli Stati Uniti è di una ragazza di 17 anni coinvolta in un incidente automobilistico in cui moriva il fidanzato, dove la sentenza si stava per concludere con la libertà vigilata, a cui sono stati aggiunti 6 mesi di carcere dopo che il giudice ha visto una foto della ragazza su facebook in cui indossava una maglietta “Drunk in Florida.”
Questi sono solo alcuni esempi ma tanti sono i casi in cui facebook è stato “chiamato in causa”, quindi la prossima volta che deciderete di caricare una foto o divulgare le vostre informazioni personali tenete presente che un giorno potrebbero essere usate contro di voi… ne vale la pena?
Fonte: Italiasw
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