Non occorre essere un appassionato di enologia per sapere che la patria dei vini statunitensi è la Napa Valley. Partendo da
San Francisco e attraversando il leggendario Golden Gate Bridge, si arriva nella più famosa zona vitivinicola degli Stati Uniti, un territorio in realtà piuttosto limitato (50 km da nord a sud, con un’ampiezza variabile fra 1,5 e 8 km), la cui forza consiste nella sua incredibile diversità climatica e geologica (quest’ultima causata dai movimenti tellurici della regione). La produzione vinicola della Napa Valley si basa principalmente sui più importanti vitigni internazionali, anche se trova spazio un’uva antica, lo Zinfandel, sulle cui origini esistono diverse supposizioni.
Il Cabernet Sauvignon più apprezzato della Napa Valley viene prodotto nell’area di Stag's Leap District, con vigneti posti ai piedi delle colline rocciose. Altre zone rinomate per i loro Cabernet Sauvignon sono Rutherford e Oakville. Passando ai bianchi, lo Chardonnay è senza dubbio la varietà più utilizzata e le migliori cantine si trovano a Mount Veeder, Spring Mountain e St. Helena. Nella parte sud della Napa Valley vengono anche prodotti vini con uve Pinot Nero, mentre lo Zinfandel viene usato soprattutto nelle parti calde del nord della contea.
Le 4 regioni vinicole dello stato di New York
Abbastanza sorprendentemente, lo stato di
New York si piazza al terzo posto per la produzione di vino statunitense, dietro a California e Washington. Lo stato di New York ha quattro principali zone vitivinicole: Lake Erie, Finger Lakes, Hudson River e l’estremità orientale di Long Island. Storicamente, le piante utilizzate fanno parte della famiglia della Vitis labrusca (in particolare uva fragola), anche se nel corso degli ultimi decenni è aumentato l’utilizzo della “vite comune” europea e di viti ibride franco-americane.
Lake Eerie: questa regione, nota anche come “Chautauqua”, si estende su circa 8000 ettari e vanta 13 aziende vinicole. Qui vengono usate quasi esclusivamente uve autoctone Concord (uva fragola) e la produzione riguarda soprattutto i vini Seyval e Riesling.
Finger Lakes: i vitigni si concentrano nel cuore della regione, intorno ai quattro laghi principali (Canandaigu, Keuka, Seneca e Cayuga). Si tratta di un territorio molto attivo, con percorsi enogastronomici e attività proposte ai turisti. La regione vanta circa 90 aziende vinicole e produce un ottimo vino frizzante, nonché del Pinot nero.
Hudson River Valley: la valle del fiume Hudson, a nord di New York City, è una delle più antiche regioni viticole degli Stati Uniti. Qui sono stati fatti i primi esperimenti usando le viti ibride franco-americane (come Seyval Blanc e Baco Noir). Inoltre, il territorio si è rivelato molto adatto alla crescita di viti europee più delicate, come Chardonnay e Cabernet Franc
Long Island, North Fork & The Hamptons: è la zona vinicola più recente dello stato, in forte espansione, dove si produce il cosiddetto ""Bordeaux di New York"". Le condizioni climatiche garantiscono una stagione di crescita di 220 giorni l'anno, e permette la produzione di Merlot robusti, Chardonnay corposi e altri classici europei.
Anche il deserto del Nevada ha il suo vino!
Di solito, chi va in
vacanza a Las Vegas non lo fa per soddisfare le sue curiosità enologiche. Eppure, anche il Nevada ha la sua piccola produzione di vini! Sono tre le aziende vinicole del Nevada: Churchill Vineyards a Fallon, Tahoe Ridge a Minden e Pahrump Valley Winery a Pahrump. Tutte e tre usano esclusivamente uve cresciute nello stato del Nevada, sebbene lo stato non abbia una AVA ufficiale (American Viticultural Area).
Nel mezzo del deserto, a circa un’ora a nord-ovest di Las Vegas, la Pahrump Valley Winery è la più importante azienda vinicola del Nevada. Produce vini Cabernet, Chardonnay, Sherry, e anche un nuovo Merlot. Tutti i giorni vengono organizzate visite con degustazioni, completamente gratuite. Se vi incuriosisce sapere come sia possibile produrre del vino nel deserto del Nevada, qui troverete la risposta!
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