ALGERIA. Situazione altrettanto tesa in Algeria dove si verificata una violenta battaglia tra polizia e manifestanti in uno dei quartieri centrali di Algeri, mentre nella periferia orientale sarebbe stato incendiato il deposito della nuova linea tramviaria ancora in costruzione, secondo quanto riferito all'Ansa. Anche qui le notizie trapelano col contagocce. Nessun bilancio degli scontri stato diffuso da fonti ufficiali, ma la stampa locale parla di decine di feriti in tutto il Paese. La protesta in Algeria ha avuto inizio il 4 gennaio dopo gli ultimi aumenti dei prezzi di prodotti alimentari di largo consumo. Gli ultimi rincari hanno fatto salire, ad esempio, del 20% i prezzi di zucchero e olio. In diversi quartieri della capitale, soprattutto i pi poveri, sono avvenuti scontri tra polizia e manifestanti che hanno incendiato auto e saccheggiato negozi. Gruppi di giovani armati di barre di ferro, pietre e coltelli si sono scontrati con le forze dell'ordine in tenuta anti sommossa. Nel quartiere di Bab al-Ouad, ex roccaforte del disciolto Fronte islamico di salvezza (Fis), i manifestanti hanno tentato di dare l'assalto al commissariato di zona: la polizia ha sparato in aria e arrestato venti persone. Il numero due del Fis, Ali Benhadj, stato arrestato tra mercoled e gioved. Migliaia di giovani sono scesi nelle strade anche nelle altre principali citt del Paese. In serata erano bloccate tutte le strade che portano nell'ovest. Venerd la polizia ha presidiato le principali moschee della capitale dove si temevano nuove manifestazioni dopo la preghiera islamica del venerd. Dopo le proteste, il ministero del Commercio ha deciso di abolire la tassa sui prodotti alimentari. Secondo quanto ha reso noto l'agenzia di stampa ufficiale algerina, il provvedimento dovrebbe riportare i prezzi ai livelli pre-tassa e porre fine alle rivolte. Per evitare ulteriori problemi, la Lega algerina calcio ha annullato tutte le partite del campionato in programma venerd e sabato.
USA E UE "PREOCCUPATI". La Commissione europea ha espresso preoccupazione per la situazione nei due Paesi, "deplora l'uso della violenza e la perdite di vite umane" e "chiede di non fare ricorso all'uso della forza e di rispettare le libert fondamentali", ha affermato una portavoce del commissario all'Allargamento Stefan Fuele. Gli Stati Uniti, intanto, hanno convocato venerd l'ambasciatore tunisino a Washington per esprimere la loro preoccupazione e hanno chiesto il rispetto delle libert individuali, in particolare sulla questione del libero accesso a Internet. (07.01.11)
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