I prezzi degli appartamenti e degli immobili commerciali non accennano ad aumentare. L’anno scorso il calo è stato circa del 7% gli appartamenti a Bergamo, del 10% per gli immobili commerciale e addirittura del 12,78% per i capannoni.
Dal 2007, l’anno del picco più elevato prima della grande crisi, il ridimensionamento è stato ancor più consistente e ha raggiunto, nel triennio, circa il 20%. Ma gli addetti ai lavori gettano acqua sul fuoco delle preoccupazioni dei proprietari: «Nel decennio 1997-2007 – hanno sottolineato Roberto Boffelli, Antonino Chiarini e Salvatore Ranucci, componenti del Comitato scientifico dell’Osservatorio Fiaip, presentando il volume nella sede dell’associazione in via Milano – i valori, complice pure l’euro, erano schizzati verso l’alto del 120-130%. Anche tenendo conto degli effetti della crisi, i numeri sono quindi più che soddisfacenti visto, tra l’altro, che l’appartamento abitato aiuta la famiglia a risparmiare e quello affittato procura un reddito supplementare».
Per quest’anno è previsto una ripresa e un miglioramento per quel che riguarda la compravendita di case, soprattutto nelle zone centrali di Bergamo, zone che sono tra quelle più richieste.
Infatti, come sarà ben visibile consultando gli annunci presenti sul network CambioCasa, il divario di prezzo tra le zone centrali e le altre zone di Bergamo oscilla tra i 5.500 e i 7.500 per le nuove costruzioni o ristrutturati nelle aree di pregio di Città Alta e tra i 4.200 e i 5.200 per i “centralissimi” in Città Bassa.
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