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sabato 20 luglio 2013

Premio Pino Khail. Civilta' del bere 2013 al conte Lucio Tasca

Il premio Pino Khail - Civiltà del bere 2013 a Lucio Tasca d'Almerita

 in occasione della manifestazione Vino Vip a Cortina

 

 

A Cortina, in occasione della edizione biennale 2013 di Vino Vip, è stato attribuito il premio Pino Khail-Civiltà del bere 2013 al conte Lucio Tasca d'Almerita per i suoi meriti nella diffusione della cultura enologica italiana nel mondo.

 

Il premio, voluto dal direttore di Civiltà del Bere, Alessandro Torcoli, per ricordare il giornalista Pino Khail, uno dei "padri" spirituali e pionieri del vino di qualità italiano, è stato consegnato nelle mani di Lucio Tasca d'Almerita da un altro siciliano, Lucio Caputo, che era stato premiato nella edizione 2011.

 

Le motivazioni del premio citano la costante, appassionata e indefessa azione che Lucio Tasca ha sempre svolto a sostegno del vino in tutti i suoi aspetti, sia agricoli che culturali, divenendone uno degli ambassador più riconosciuti e rispettati, nel mondo.

 

Anche oggi, con l'azienda gestita direttamente dalla nuova generazione, dai figli Giuseppe ed Alberto, nel suo ruolo di Presidente della Tasca d'Almerita Lucio Tasca rappresenta un riferimento internazionale riconosciuto, per tutta la enologia siciliana ed italiana. 

 

Nato nel 1940 a Sclafani Bagni , una maturità classica al il liceo Pareto di  Losanna e una laurea in Economia a Palermo, dal 1961 è imprenditore agricolo, valorizzando la produzione vinicola siciliana impegnandoe  e coinvolgendo anche le altre aziende presenti sul territorio. , Tra le tante iniziative, ricordiamo la creazione di Assovini, l'Associazione di Produttori Vitivinicoli Siciliani.

 

La sede dell'azienda, Regaleali, tenuta di 500 ettari nel cuore della Sicilia, è di proprietà della famiglia Tasca dal 1830. Fu da qui che negli anni '70 e '80 il Conte Lucio Tasca d'Almerita dimostrò per primo che la Sicilia poteva produrre vini di livello internazionale, in grado di competere  con le migliori annate provenienti dall'Europa e dal Nuovo Mondo.

 

Oggi i figli di Lucio, Alberto e Giuseppe Tasca d'Almerita, proseguono nel solco dell'esperienza paterna, lo spirito per la ricerca della qualità e la passione per l'innovazione e la ricerca.  Giuseppe, oggi vicepresidente di Tasca d'Almerita ed Alberto, amministratore dell'azienda, hanno ampliato ed arricchito il lascito del padre. Hanno voluto e guidato l'espansione organica dell'azienda, dal suo storico centro di Regaleali, agli altri siti dell'eccellenza enologica siciliana: dalle pendici dell'Etna all'isola di Salina, alle vigne di Mozia.

 

L'impegno per la qualità da parte di Tasca d'Almerita è stato riconosciuto nel 2011 quando l'azienda è stata nominata "Cantina Italiana dell'Anno 2012" dalla guida "Vini d'Italia" del Gambero Rosso e ricevendo valutazioni di eccellenza da Robert Parker (Wine Advocate) sull'intera gamma dei propri vini. In una nazione che conta più di 40,000 produttori vitivinicoli, si tratta di un riconoscimento molto prestigioso. Tra le motivazioni, la critica del Gambero Rosso ha sottolineato la qualità espressa a tutti i livelli di una "gamma di vini veramente eccellente". Hanno speso parole di lode anche per quella che hanno definito "una chiara visione del futuro" e per la promozione di "importanti questioni di etica degli affari e sostenibilità ambientale".

 

Tra le principali iniziative che promuove, infatti, Tasca d'Almerita è uno dei membri fondatori di SOStain, progetto indipendente nato per aiutare le aziende vitivinicole a sfruttare in maniera più efficace le risorse naturali e implementare le strategie a basso impatto ambientale.

Oggi Tasca d'Almerita è presente nelle cinque principali aree vinicole della Sicilia. Da questi luoghi dove i vigneti, il suolo, il paesaggio ed il secolare lavoro dell'uomo danno vita ad un territorio unico, Tasca d'Almerita produce 24 vini, ognuno dal carattere unico, che vengono esportati in oltre 50 paesi.

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