IL COLORE POLITICO DI TORINO
Una mappa interattiva realizzata dalla Fondazione ISI mostra
come sono cambiate le preferenze elettorali nei vari quartieri della cittàdalle elezioni politiche del 2013 alle europee del 2014
Come è cambiato il panorama elettorale a Torino nel corso dell'ultimo anno? Lo mostra attraverso i colori una nuova mappa interattiva, realizzata dal Data Science Lab della Fondazione ISI. Dopo aver raccontato in tempo reale la situazione del traffico nei giorni dei "Forconi" (www.datainterfaces.org/projects/forconi/ ), combinando web maps e social data, i ricercatori del laboratorio si sono concentrati questa volta sui risultati della recente tornata elettorale.
Basata sugli open data della città di Torino (aperto.comune.torino.it ) che consentono di localizzare ogni numero civico della città, identificandone la sezione elettorale d'appartenenza, e sui risultati delle elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo pubblicati dall'Ufficio Elettorale del Comune di Torino, la mappa ci mostra in gradazione cromatica e per ogni sezione elettorale il risultato dei tre partiti principali: Partito Democratico (PD), Movimento 5 Stelle (M5S) e Popolo della Libertà – Forza Italia (PDL/FI).
Ogni punto corrisponde a un numero civico e il colore viene assegnato in base alla percentuale di voti validi raccolti dalle tre formazioni politiche: dal rosso (percentuali superiori al 40%) al blu (percentuali inferiori al 20%). Spostandosi con il mouse sulla mappa, si possono visualizzare immediatamente tutte le informazioni relative a ogni area della città (anche ingrandendola attraverso i tradizionali bottoni di zoom).
I ricercatori del Data Science Lab non si sono però concentrati solo sul voto del 25 maggio 2014, inserendo nella mappa anche i dati relativi alle elezioni politiche del 25-26 febbraio 2013. In questo modo è possibile osservare le fluttuazioni di un elettorato torinese che – in poco più di un anno – ha cambiato anche radicalmente le proprie preferenze.
Per esempio, si notano:
- l'uniformità territoriale del successo del Partito Democratico che ha raccolto quasi ovunque percentuali di preferenze superiori al 30% (con sporadiche eccezioni localizzabili soprattutto nei quartieri settentrionali della città)
- l'eterogenea perdita di consenso del Movimento 5 Stelle, concentrata soprattutto nei quartieri più centrali (mentre in alcune periferie è stata mantenuta buona parte dei voti)
- il netto calo di Forza Italia, scesa quasi ovunque sotto il 15%, cedendo al Partito Democratico anche quartieri storicamente conservatori (non va comunque dimenticato come i dati si riferiscano a due formazioni differenti: nel 2014 Forza Italia e nel 2013 il Popolo della Libertà, quest'ultimo precedente alla scissione del Nuovo Centrodestra).
Nessun commento:
Posta un commento