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venerdì 19 settembre 2014

Soft Landing: chiudere il cerchio tra progettazione, costruzione, consegna e conduzione


A REbuild si presenta per la prima volta in Italia la metodologia che la Gran Bretagna richiederà obbligatoriamente dal 2016 per ridurre il "performance gap" tra prestazioni

Quante volte un nuovo edificio soddisfa tutte le esigenze e le aspettative della committenza? Quante volte la realtà delle bollette supera le aspettative della modellazione energetica? Quante volte nella fase iniziale di occupazione si riscontrano problemi di comfort o difficoltà nell'ottimale gestione degli impianti? Risolvere questi problemi costa tempo, denaro, può compromettere il valore dell'immobile e ridurre la sua attrattività nel mercato odierno caratterizzato da molta offerta e poca domanda.
 
Come ridurre questo "performance gap"? Secondo Alberto Ballardini, responsabile Servizi per edifici esistenti Habitech: "La progettazione integrata è il primo passo, ma la nostra esperienza sull'efficientamento di edifici esistenti, evidenzia il fatto che questo non sempre basta. Per garantire che gli obiettivi di funzionalità, efficienza energetica e sostenibilità richiesti dalla committenza siano effettivamente raggiunti e mantenuti nel tempo, è necessario introdurre un processo di qualità che vede il facility management affiancare i progettisti e l'impresa sin dalle fasi iniziali di progetto e richiede che i progettisti e l'impresa non "abbandonino" il progetto al momento della consegna e dell'avviamento. Questo processo di qualità che consente di avviare e mantenere un circolo virtuoso di feedback con il coinvolgimento attivo di tutti gli stakeholders si chiama Soft Landing".
 
Il Soft Landing  nasce a fine anni novanta come pratica avanzatissima nel campo della ricerca. Viene però formalizzato per la prima volta in Gran Bretagna nel 2013, durante la riforma del settore edilizio:  UK's National Energy Efficiency Action Plan and Building Renovation Strategy. Al fine di rendere più efficiente il parco immobiliare britannico il governo creò un programma nazionale, chiamato Government Soft Landings (GSL).
 
Il GLS consiste in una procedura che determina per tutti i progetti pubblici una strategia di commissioning estremamente avanzata e formalizzata, per ottimizzare risparmi ed efficienza del patrimonio nuovo e riqualificato. Dal 2016 il GLS sarà obbligatorio per ogni edificio. Il processo è stato creato da BSRIA e the Useable Buildings Trust. Il Soft Landing ha l'obiettivo di  massimizzare tre aspetti della sostenibilità degli edifici: impatto ambientale, costi economici e impatto sociale (funzionalità ed efficacia).
 
Il Soft Landing è una metodologia per garantire un passaggio "morbido" tra progettazione, costruzione ed occupazione. È un protocollo di qualità che mira a far coincidere le aspettative con la realtà. È un framework che consente di anticipare e risolvere i problemi prima che si manifestino nella fase di conduzione, facendo risparmiare tempo e denaro. 
 
Perché parlare di Soft Landing a REbuild?
 
Ballardini spiega: "Nel 2007 Habitech ha dato il suo contributo di catalizzatore d'innovazione facendo conoscere LEED all'Italia, oggi il mercato di riferimento è la riqualificazione del patrimonio esistente. Questo non può più prescindere da qualità e sostenibilità che per noi sono praticamente sinonimi nell'ottica della riduzione del rischio e del mantenimento del valore degli asset nel tempo. Riteniamo che i leaders del nostro mercato siano ora pronti per fare un altro salto di qualità introducendo il Soft Landing. Con questa metodologia la committenza pubblica può avere enormi vantaggi in termini di spending review e gli operatori real estate privati possono aumentare il loro vantaggio competitivo ed attirare investitori sempre più esigenti in Italia".
 
"Il Soft Landing è fatto per consegnare all'utente finale l'edificio al massimo delle sue performance sin dal momento in cui viene occupato - spiega Ian Orme, esperto Soft Landing di BSRIA e speaker a REbuild 2014 -. Il Soft Landing è un concetto completamente sconosciuto in Italia e spero che grazie al nostro seminario sia possibile diffondere questa pratica, sia nel pubblico che nel privato".
 
La sessione di Ian Orme, che si terrà il 26 settembre alle ore 9.00 all'interno di REbuild, costituisce infatti il primo grande seminario pratico per conoscere in dettaglio gli aspetti tecnici di questa materia.
 
Tutte le informazioni aggiornate su programma, ospiti e iscrizioni: www.rebuilditalia.it

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