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venerdì 21 giugno 2024

Gela: La grande sete del quartiere s. Giacomo


Il mese di giugno è stato drammatico per la popolazione gelese che conta ben 70.000 abitanti che soffrono per una cronica carenza di acqua. La siccità riesce a mordere lo stesso stato di salute dei cittadini che sono costretti a istallare recipienti nei tetti delle loro case per favorire l’accumulo di acqua, utile ad una riserva che al massimo può dare un’autonomia di tre giorni per una famiglia di 3 persone. Una recente riunione in prefettura con i gestori siciliani rappresentati da Siciliacque e Caltaqua ed il comune di Gela ha valutato la situazione di emergenza decidendo per una distribuzione ogni tre giorni nei vari quartieri.

Naturalmente tutto questo non è avvenuto e la mancanza di acqua ha mandato su tutte le furie gli abitanti del quartiere s. Giacomo che si sono rivolti ai media perché non vedono una goccia di acqua da 10 giorni. Una madre di una disabile la sig.ra Floriana non può mantenere la normale igiene della figlia affetta da una malattia rara, il suo serbatoio è di solo 1000 litri e non bastano per dieci giorni. Un adulto sano ha bisogno di 35 ml circa di acqua al giorno per ogni chilogrammo di peso corporeo. Questo secondo le indicazioni generali delle organizzazioni scientifiche. Condizioni che certamente non vengono rispettate nel quartiere S. Giacomo.

L’intervento del sindaco uscente Lucio Greco ha solo determinato l’arrivo di una autobotte di acqua con scene simili alla guerra di gaza per accaparrarsi l’acqua con i bidoni. Una realtà quella di Gela mortificata da decenni da un dissalatore chiuso da anni ed oggetto di scontri legali e da tre dighe insabbiate non manutenzionate da anni, oltre che per il non utilizzo di risorse idriche del sottosuolo. Colpe politiche che si riversano come un uragano sui cittadini di una Gela ancora in campagna elettorale per l’elezione del nuovo sindaco che dovrà essere scelto il 23 e 24 giugno dal ballottaggio tra la candidata del centro destra Cosentino ed il candidato del centro sinistra Di Stefano .

Autonomia differenziata un’Italia a due velocità

Il voto alla Camera dei deputati del 19 giugno 2024 approva in via definitiva il disegno di legge d’iniziativa di governo collegato alla manovra di programma della finanza pubblica che sancisce l’attuazione di un’autonomia differenziata nelle Regioni a statuto ordinario andando a modificare l’art. lo 116, 3 comma della costituzione. La legge voluta dalla Lega ed inserita nel programma di governo indicata come disegno di legge A.C.1665 permette di attuare un sistema di autonomia finanziaria ed organizzativa nelle regioni a statuto ordinario.

Il provvedimento tende a modificare i principi generali relativi alle attribuzioni finanziarie delle regioni interessate concedendo forme di autonomia che modificano le procedure fra stato e le regioni interessate. In poche parole, queste regioni avendo attribuzione autonome su vari settori in rapporto al maggior gettito fiscale trasferiscono meno soldi allo stato impegnandoli nei settori oggetto di modifica di legge.

Il provvedimento si compone di 11 articoli di cui l’art. lo 1 richiama al concetto di unità nazionale con la finalità di rimuovere disparità di accesso ai servizi essenziali sul territorio, indicando il principio di autonomo decentramento amministrativo, a loro vedere per semplificare la semplificazione e l’accelerazione delle procedure con rispetto dell’art. lo 118 della costituzione ed il principio solidaristico degli art.li 2 e 5 della costituzione. La legge, inoltre, si inserisce sulla problematica dell’equità e sulla modifica dei diritti civili e sociali in ambito nazionale consentendo la modifica dei LEP (Livelli essenziali di prestazioni) compresi quelli degli enti locali a loro vedere garantendo il rispetto dell’art. lo 119 della costituzione. Le soglie collegate alle prestazioni fondamentali saranno sancite da un minimo ed un massimo in rapporto alla ricchezza della regione interessata.

Piccoli dettagli che fanno una grande differenza valutando le realtà del nord e quelle del sud. La forza delle regioni del nord sarà collegata alla fiscalità all’autonomia in vari settori e alla palese richiesta di maggiore trasferimento di denaro nazionale. Il principio della solidarietà nazionale sbandierato in alcuni articoli della stessa farà parte di un sistema di contrattazione stato regioni di maggior favore. Lo Stato cede infatti delle competenze specifiche a queste regioni che potranno erogare ad esempio una migliore assistenza scolastica o sanitaria.

Il disegno di legge disciplina il procedimento di approvazione delle "intese" (articolo 2), che la Costituzione, ai sensi dell'articolo 116, terzo comma, richiede per l'attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia. In proposito, si stabilisce che l'atto di iniziativa sia preso dalla regione interessata, sentiti gli enti locali, secondo le modalità previste nell'ambito della propria autonomia statutaria. In pratica i rapporti in determinati settori avvengono attraverso una procedura di contrattazione con lo stato ed alla pari per competenza. Ci sono comunque 4 articoli che salvano lo stato nel processo di sostituzione delle competenze nelle regioni e nelle città metropolitane.

Infine, possiamo dire che questa legge provocherà l’impoverimento del sud che per equità ha patito la fame, la sete ed oggi anche la disoccupazione. La povertà sarà aumentata proprio dai LEP che avranno dei riferimenti creati e concertati altrove.

Il processo iniziato con l’Unità d’Italia con questa legge disgregherà il paese e favorirà sempre di più l’emigrazione al nord. La Sicilia con il suo statuto di autonomia speciale mai applicato cede la sua legislazione di favore ai politici che abbiamo eletto che hanno votato questa legge.

CASTELLABATE RICONQUISTA LE 5 VELE DI LEGAMBIENTE 2024

CASTELLABATE - Qui il mare è più bello: Sventolano orgogliose le Cinque Vele a Castellabate 2024 , sul suo mare che per la famosa guida “Legambiente e Touring Club”  è uno dei più belli d’Italia.


Sono 21 i Comuni turistici marini italiani e 12 le località lacustri premiati oggi a Roma con le Cinque Vele di Legambiente e Touring Club Italiano, in occasione della presentazione della guida "Il Mare più bello 2024".


A guidare la top five del 2024 è Pollica (Salerno), con le frazioni Acciaroli e Pioppi, nel Cilento campano.
    Al secondo posto il comune di Nardò, in provincia di Lecce, nel comprensorio pugliese dell'Alto Salento Ionico, seguito da Baunei, in provincia di Nuoro, sulla costa orientale sarda.
    Quarto posto per la località Domus De Maria sul Litorale di Chia, sempre in Sardegna, e quinto posto per Castiglione della Pescaia, nel comprensorio della Maremma Toscana.
    Novità di quest'anno, presente anche all'interno della guida Il Mare più bello, sono i 33 comuni amici delle tartarughe marine, segnalati con l'apposito simbolo "la tartaruga".


Si tratta di quelle amministrazioni che, attraverso un apposito protocollo d'intesa, si sono impegnate a adottare una serie di misure per rendere le spiagge accoglienti anche per le tartarughe che depongono le uova.

    Fa notizia l'esclusione della Sicilia, per il primo anno, dalla classifica delle Cinque Vele. Pantelleria (Trapani) passa da 5 a 3 a causa di una serie di interventi turistici discutibili e di un eccesso di consumo di suolo. Santa Marina Salina (Messina) passa da 5 a 4 vele.

    Per quanto riguarda i laghi, regine incontrastate restano le province autonome di Trentino e Alto Adige, al primo e al secondo posto con le Cinque Vele assegnate al comune di Molveno (Trento), sul lago omonimo, e ad Appiano sulla Strada del Vino (Bolzano), sul lago di Monticolo. Terzo posto per Massa Marittima (Grosseto), località maremmana sul Lago dell'Accesa, in Toscana.


Marco Nicoletti 

giovedì 20 giugno 2024

"Condotta antisindacale", Cisl FP ricorre al Tribunale del lavoro per le promozioni al Policli-nico – San Marco

"Dopo il nostro ricorso per condotta antisindacale l’Azienda Policlinico - San Marco ha revocato in autotutela le delibere da noi contestate: è la conferma che avevamo ragione": è il com-mento del segretario generale Cisl FP Catania Danilo Sottile alla decisione del Policlinico di Catania di revocare le delibere con cui aveva dato avvio alle promozioni del personale da un'area inferiore a un'area superiore .

La segnalazione per condotta antisindacale è l'ultimo atto della vicenda delle progressioni verticali, a cui l’Azienda Policlinico Rodolico - San Marco di Catania aveva dato avvio con una delibera che è stata impugnata da Cisl FP Catania. Dopo che l'udienza pubblica sull'impugnativa è stata fissata per il prossimo mese di gennaio, il Policlinico ha modificato la dotazione organica in funzione della pro-cedura avviata.  Anche le delibere di modifica della dotazione organica e del piano triennale dei fab-bisogni però sono state impugnate al Tar. In questo contesto la Cisl Fp Catania, assistita dall’avvocato Dino Caudullo, ha sottoposto la questione al Tribunale del lavoro ritenendo che l’Azienda Poli-clinico – San Marco abbia posto in essere una condotta contraria alle proprie prerogative sindacali.

La deliberazione di modifica della dotazione organica e la modifica del Piano triennale dei fabbisogni, sono infatti state poste in essere dall’Azienda sanitaria senza alcuna preventiva informazione alle Organizzazioni Sindacali, sebbene ciò sia espressamente previsto dal contratto collettivo. La Cisl FP ha però già incassato un primo punto a favore, considerato che prima ancora dell’udienza innanzi al Giudice del lavoro, prevista per il prossimo 4 luglio, dopo la notifica del ricorso per condotta anti-sindacale l’Azienda Policlinico – San Marco ha revocato in autotutela le due delibere contestate.

"La revoca delle delibere da parte dell’Azienda all’indomani della notifica del ricorso per condotta antisindacale conferma che avevamo ragione – afferma Danilo Sottile, segretario generale della Cisl Fp Catania – in quanto nessuna informazione preventiva era stata resa alle organizzazioni sindacali da parte dell’Azienda Policlinico. Era infatti stata di fatto impedita la possibilità ai soggetti sindacali di presentare le proprie osservazioni prima che l’amministrazione procedesse all’adozione della de-libera di modifica della dotazione organica".

La vicenda che oppone il sindacato maggiormente rappresentativo nel pubblico impiego a livello nazionale e l’Azienda Policlinico – San Marco tuttavia continua: la parola passa al Tribunale ammi-nistrativo che nel gennaio 2025

dovrà decidere nel merito.

Cambium Networks: il nuovo switch di aggregazione in fibra.

Cambium ONE Network for Enterprise: si amplia il portafoglio di switch cnMatrix.


Semplificazione della gestione di tutto lo stack di rete, dal dispositivo finale al WAN Edge, grazie ad automazione della rete ed efficienza economica.

Milano, 20 Giugno 2024 - Cambium Networks, fornitore globale di soluzioni di rete, ha annunciato oggi l'ampliamento del proprio portafoglio di switch cnMatrix con una maggiore automazione di rete e un nuovo switch di aggregazione in fibra. 

Questi nuova offerta amplia la soluzione ONE Network di Cambium Networks, che semplifica l'implementazione e il funzionamento delle tecnologie LAN e a banda larga cablate e wireless. Questo approccio a soluzione unica, che va dal WAN Edge ai dispositivi finali, riduce i costi e aumenta l'affidabilità e la sicurezza grazie all'automazione e all'analisi basata sull'intelligenza artificiale.

Un unico approccio alla rete: soluzioni complete per tutto lo stack

La piattaforma ONE Network di Cambium Networks offre una perfetta integrazione e gestione dell'intero stack di rete: includendo Wi-Fi, switching, sicurezza, servizi di rete e SD-WAN, ONE Network affronta ogni aspetto del networking aziendale, garantendo gestione, sicurezza e automazione unificate.

Gli switch cnMatrix si integrano completamente con ONE Network, consentendo una gestione centralizzata attraverso il sistema cnMaestro™ di Cambium. Ciò consente ai solution provider di gestire tutti i componenti della rete da un unico pannello di controllo, riducendo i costi e migliorando l'efficienza.

L'implementazione zero-touch di ONE Network semplifica l'installazione e riduce gli errori di configurazione, con controllo e auditing centralizzati per garantire operazioni affidabili su tutta la rete. Sicurezza completa: le policy comuni impongono misure di sicurezza coerenti in tutto lo stack, supportate da un monitoraggio della vulnerabilità 24/7 della LAN e della WAN. Questo approccio unificato riduce al minimo le lacune e rafforza la sicurezza complessiva della rete.

Il nuovo switch di aggregazione in fibra

cnMatrix EX3024F amplia la serie di switch EX3000 di Cambium con una serie di funzionalità avanzate, tra cui:

- Architettura ad alte prestazioni: lo switch EX3024F offre 24 porte in fibra SFP+ da 10 Gbps, doppio alimentatore interno e funzionalità avanzate di commutazione L2/L3, garantendo prestazioni robuste e consentendo la crescita delle moderne reti aziendali.
- Aggregazione scalabile: L'EX3024F è progettato per aggregare più di 20 switch Cambium serie EX o TX, server o altri sistemi di rete, fornendo uplink e downlink fino a 80 Gbps. Questa capacità offre scalabilità e flessibilità per diversi scenari di implementazione, tra cui campus aziendali, istruzione, hospitality, servizi pubblici e altro ancora.
- Automazione della rete: cnMatrix offre una potente automazione out-of-box per configurare una rete Cambium end-to-end con il minimo sforzo. L'automazione basata su policy (Policy Based Automation) offre un efficace sistema basato su regole per automatizzare i continui spostamenti, aggiunte e modifiche senza dover intervenire sulla rete. Il PBA previene anche le violazioni della sicurezza sulle porte inutilizzate, garantendo l'accesso alla rete solo ai dispositivi autorizzati.

"Gli switch cnMatrix di Cambium semplificano in modo significativo le nostre implementazioni di rete, lavorando senza problemi insieme al fixed wireless e al Wi-Fi di Cambium al'interno di un'unica dashboard cnMaestro", ha dichiarato Dustin Jurman, CEO del partner di Cambium Rapid Systems. "Abbiamo applicazioni per il nuovo switch di aggregazione in fibra nel backhaul dei campus, nella sicurezza pubblica e nella nostra attività di ISP wireless. La soluzione è molto interessante anche dal punto di vista economico rispetto alle comuni alternative presenti sul mercato".




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Novità ILIAD propone IPHONE rigenerati

NOVITÀ ILIAD SMARTPHONE: TRASPARENZA, QUALITÀ E ATTENZIONE ALL'AMBIENTE CON IPHONE RIGENERATI


Il mercato degli smartphone rigenerati sta diventando più popolare e cresce rapidamente, spinto soprattutto da consumatori che sono sempre più attenti a coniugare innovazione e sostenibilità. Per questo motivo, chi cerca il suo prossimo smartphone valuta i rigenerati come una valida alternativa al nuovo.  iliad, che ha innovato il mercato italiano con le proprie offerte e messo al centro le esigenze degli utenti, annuncia oggi il lancio della vendita di iPhone rigenerati sul sito di iliad. Gli smartphone sono disponibili per tutti gli utenti iliad anche solo da un minuto. Una nuova opportunità per chi desidera acquistare un iPhone a un prezzo più contenuto, senza rinunciare alla qualità e alle prestazioni di un prodotto Apple. L'operatore, infatti, ha scelto di proporre ai propri utenti solo prodotti paragonabili al nuovo. Acquistare un dispositivo rigenerato significa dare una nuova vita a uno smartphone già esistente, contribuendo a ridurre l'impatto ambientale. È una scelta ecologica e sostenibile che favorisce il riutilizzo dei materiali elettronici e l'estensione del ciclo di vita dei prodottiGli iPhone rigenerati iliad sono disponibili all'acquisto online sul sito web di iliad nella sezione "Smartphone rigenerati".

Gli utenti iliad potranno scegliere tra una vasta gamma di modelli di iPhone rigenerati, come:

    iPhone 13 Pro rigenerato - 256GB

    iPhone 12 Pro rigenerato -  256GB

    iPhone 13 Mini rigenerato - 128GB

    iPhone 12 rigenerato - 128GB

    iPhone 11 rigenerato - 128GB

    iPhone SE 2020 rigenerato - 128GB

Ogni smartphone rigenerato è stato sottoposto a interventi di aggiornamento, pulizia ed eventuali riparazioni oltre a scrupolosi test di controllo e qualità, che garantiscono la massima affidabilità e sicurezza nell'utilizzo del prodotto.

Tutti gli smartphone vengono venduti con una garanzia di 12 mesi, in caso di malfunzionamenti causati da difetti di conformità, garantendo agli utenti la possibilità di richiedere gratuitamente la riparazione o la sostituzione del device.



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SAN MARCO DI CASTELLABATE - IL PRIMO PORTO DEL CILENTO CON UN SITO INTERNET DEDICATO

CASTELLABATE - Il Comune di Castellabate continua ad investire sul porto di San Marco. Grazie alla sinergica collaborazione con la Castellabate Servizi, sono tante le novità messe in atto per la stagione estiva 2024. La più importante è legata al lancio del primo sito web interamente dedicato al noto approdo turistico. Accedendo al portale, sarà possibile prenotare comodamente da remoto il proprio punto d’ormeggio, facilitando l’attracco presso il porto soprattutto per quei diportisti che vorranno visitare Castellabate. Il sito mette a disposizione un’ampia panoramica di quelli che sono i principali luoghi da scoprire del territorio, le destinazioni da poter raggiungere e tutti i servizi portuali garantiti: dalla piena assistenza nell’area, ai rifornimenti di carburante, passando per i bagni pubblici, la fermata dei bus e i servizi di lavanderia e cambusa. Il prossimo step sarà l’installazione di una rete WiFi completamente gratuita che ricoprirà l’intera area portuale. Un’altra sostanziale novità è la messa in dotazione di un piccolo natante, completamente a disposizione degli operatori portuali della Castellabate Servizi per intervenire in maniera celere ed efficace in tutte le attività necessarie.

“Il porto di San Marco di Castellabate per noi rappresenta un fondamentale approdo turistico. In tal senso vogliamo continuare ad investire su di esso per incentivarne la crescita e favorirne lo sviluppo. Il porto, ad oggi, si presenta davvero come un luogo sicuro e attraente. Dopo la recente installazione di un’innovativa isola ecologica automatizzata, abbiamo pensato anche di predisporre un sito web ad hoc per migliorare la fruizione del porto anche per i diportisti e le imbarcazioni che scelgono Castellabate come meta da visitare. Grazie alla Castellabate Servizi, per tutta l’estate, il nostro approdo sarà un luogo da vivere in completa armonia”, sostiene il Sindaco di Castellabate, Marco Rizzo.

“Siamo felici di introdurre quest’ulteriore novità per il porto di San Marco. Con un semplice click sul proprio smartphone sarà facilissimo prenotare un proprio punto d’ormeggio e usufruire dei servizi che abbiamo messo a disposizione. Anno dopo anno stiamo progredendo sotto quest’aspetto e vogliamo perseguire la strada intrapresa, specialmente per incrementare il flusso turistico sul nostro territorio”, dichiara l’Assessore al Porto, Antonio Florio

“Le potenzialità del porto di San Marco sono infinite a livello turistico. Il nostro obiettivo è quello di valorizzarlo il più possibile, rendendolo un punto di riferimento per i diportisti, locali e non. Oltre al sito web, sono tanti gli interventi e i servizi che abbiamo appositamente implementato con la costante collaborazione della Castellabate Servizi ed ora la sua veste è quella di un porto moderno e facilmente fruibile”, afferma il Consigliere, Gianmarco Rodio.

 


Marco Nicoletti 

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martedì 18 giugno 2024

E-Gaming: la nuova frontiera della ricerca di talenti per le aziende

Grazie alle skills sviluppate nel contesto competitivo dei videogiochi, le aziende possono trovare nei gamer i candidati ideali per rispondere alle proprie esigenze

Milano, 18 giugno 2024 Il mondo dell'e-gaming rappresenta un'importante leva per le aziende alla ricerca di nuovi talenti e, in particolare di quelli più giovani. Difatti, questo settore non solo rappresenta una fonte di intrattenimento per gli appassionasti di videogiochi, ma un vero e proprio bacino di competenze trasferibili al mondo del lavoro.

In primo luogo, tra gli e-gamer spicca la capacità di complex problem solving, un'abilità che viene costantemente esercitata nel corso dei giochi, dove i giocatori imparano a gestire le problematiche in modo attivo, trovando soluzioni rapide ed efficienti anche considerando le informazioni in possesso sotto prospettive differenti. Segue uno spiccato orientamento al risultato, che anche di fronte situazioni stressanti e di fronte incertezza, porta il giocatore a definire traguardi e obiettivi impegnativi e mantenere performance ottimali.

I gamer, inoltre, si distinguono per visione strategica e rapidità decisionale nell'affrontare la complessità del contesto con curiosità e versatilità, adattando rapidamente il proprio comportamento alle diverse situazioni, cambiamenti, ambienti e persone, mantenendo i livelli di efficienza ed efficacia richiesti per il ruolo intrapreso.

I giocatori di videogiochi, infine, si contraddistinguono per elevati livelli di lucidità, impegno e concentrazione, anche di fronte ad un contesto mutevole e forti pressioni, ed empatia grazie alla capacità di sviluppare proattivamente cooperazione e integrazione con gli altri membri del team.

Tutte competenze, queste elencate, di cui oltre 256 appassionati di videogame hanno potuto effettivamente dare prova nel corso di Play2Work, un torneo di Forntnite organizzato da Adecco, società specializzata di The Adecco Group che sviluppa e valorizza il capitale umano, e Confindustria Bergamo

L'iniziativa ha rappresentato un'occasione per evidenziare il potenziale dei gamer, che nel contesto competitivo del gioco sviluppano abilità in grado di tradursi in capacità operative e strategiche nel mondo del lavoro, permettendo di affermarsi come candidati preziosi per le organizzazioni. 

Ma non solo: in un'epoca di rapide trasformazioni digitali, il campionato ha permesso di intercettare giovani talenti spesso non reperibili attraverso i tradizionali canali di comunicazione, oltre a sperimentare un nuovo approccio per la valutazione di questi profili potenzialmente interessanti per le aziende.

lunedì 17 giugno 2024

CASTELLABATE - MINORANZA , SI DIMETTE LUISA MAIURI



CASTELLABATE - Arrivano come un fulmine a ciel sereno le dimissioni della consigliera di minoranza Luisa Maiuri . Ex assessore nell’amministrazione Spinelli e in fine sindaco Facente Funzione nel post-Covid . 

Poco fa ha reso nota la sua decisione sul suo account Facebook con questo comunicato . 


“ Buongiorno!

Ho da poco formalizzato,con una lettera indirizzata al Sindaco e al Consiglio Comunale,le mie dimissioni da Consigliere Comunale di minoranza .

E’ una scelta che avevo maturato da un po’ ma che ho rinviato per essere presente al Consiglio Comunale di alcuni giorni fa per la discussione del Rendiconto di gestione ma anche per lo svolgimento della campagna elettorale per le Elezioni Europee nella quale mi sono impegnata per il mio Partito di sempre Fratelli d’Italia, risultato primo a Castellabate.Questa mia scelta ,considerato che sono già trascorsi quasi tre anni di questo mandato elettorale,nasce soprattutto da un impegno e dalla volontà di consentire al primo dei non eletti della Lista “Castellabate nel cuore “di completare la consiliatura.

A ciò va aggiunto la ferma intenzione di dedicarmi al recente incarico di Componente del Consiglio Direttivo del Parco nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni ricevuto su indicazione del Ministro dell’Agricoltura e Sovranità alimentare. Un incarico che sono pronta ad onorare in pieno e che mi impedirebbe di svolgere compiutamente il delicato ed importante ruolo di Consigliere Comunale. Ho la consapevolezza di aver servito le Istituzioni con rispetto, senso di responsabilità , correttezza amministrativa.

Sono certa che chi prenderà il mio posto le saprà onorare allo stesso modo. Ringrazio l’intero Consiglio Comunale per i tanti momenti di confronto ma anche di aspro scontro sempre per il bene della nostra Comunità. Ringrazio i dipendenti comunali per la loro professionalità , capacità e competenza.

Ringrazio coloro che nel 2021 hanno creduto in me e i miei compagni della Lista “Castellabate nel cuore”. Oggi è così…domani si vedrà!

Buon lavoro al Consiglio e grazie a tutti “ 


Marco Nicoletti 

@castellabatelive24 / Pagina Facebook 

domenica 16 giugno 2024

Ragusa: Convegno Scientifico sulle Migrazioni e le lunghe vie della storia

Si è svolto a Ragusa il 15 e 16 giugno 2024 presso il Laboratorio degli Annali, il convegno internazionale Universitario sulle “Migrazioni nella Storia: i mari, i deserti, i ghiacci ed i deserti “. L’evento è stato organizzato dal Prof. Carlo Ruta storico delle Civilizzazioni e reggente del laboratorio di via Pezza 108 in Ragusa. La kermesse Universitaria ha visto la collaborazione dell'Università Sorbona di Parigi, L’Università degli Studi di Genova, L’Università di Siena, Il Centre National de la Recherche Scientifique di Francia, l’Unitelma Sapienza Università degli Studi di Roma e il Laboratorio di Storia Marittima e Navale Fernand Braudel di Genova (UNIGE). Nella giornata del 15 Giugno ha Iniziato i lavori Il Prof. Carlo Ruta che, come direttore del convegno, ha dato con la sua relazione introduttiva e di base sul tema delle migrazioni della storia. Lo storico dice: “Il tema deve essere visto nella sua visione globale, inter e multi disciplinare in cui la storia viene associata ad altri studi e si deve creare un processo di osmosi e di sinergie, che vedono la presenza della Geografia, dalla Glottogia, dall’Antropologia ed Epistemologia. Il mio percorso è sulla lunga distanza prima della storia e nella storia tra scenari di bisogni e risorse scoperte materiali tecnologie e sistemi orientativi. Occorre fare una premessa importante, esistono delle metodologie di base nelle scienze fisico matematiche che si chiamano principi nell’ambito del quale vengono inquadrati i fenomeni che si intersecano con la geografia con l’antropologia, in questa sede sono importanti gli elementi di base che vanno oltre alle teorie della falsificazione di Popper delle scienze sociali. La storia non va collegata ad un processo di matematizzazione., continua il Prof. Ruta: “Ma dobbiamo partire dal concetto di Braudel e cioè della storia di lunga durata che ci permette di capire una determinata fase storica nella sua evoluzione, partendo da questo concetto possiamo parlare della dimensione di lunga distanza che ci permette di capire una determinata fase storica ed il substrato delle epoche umane , la storia a miglio 0 non è inquadrabile nella lunga distanza che rappresenta il paradigma di questo convegno scientifico”. Dopo la relazione del Prof. Ruta è susseguita la relazione scientifica del Prof. Alberto Cazzella e di Giulia Recchia del Dipartimento di scienze dell’Antichità della sapienza di Roma che ha parlato delle Migrazioni Mediterranee del III Millennio a.C. nella sua relazione ha parlato di:” spostamenti avvenuti in questo periodo via mare e specie nel mediterraneo provenienti dal Marocco attraverso lo stretto di Gibilterra che interesso la penisola iberica e la Sicilia occidentale dove sono state trovati manufatti in avorio di origine asiatico. Inoltre, spostamenti sempre via mare sono avvenuti in questo periodo dalle regioni della penisola balcanica verso l’Italia meridionale dove sono stati trovati manufatti in ceramica a cordicella e ceramiche campaniforme caratteristiche delle zone. Importante, inoltre, l’insediamento delle isole eolie e di malta che rappresentavano il centro dei commerci nel mediterraneo e dove sono state trovate asce a martello e manufatti metallurgici in lapislazzulo. Non si capisce quali sono stati le navi utilizzate e le caratteristiche oltre che i sistemi di riferimento geografici”. A seguire la relazione della Prof. Michele Longo, glottologo e filologo dell’Università degli Studi di Palermo che ha parlato di Migrazioni indoeuropee tra linguistica e archeologia. Secondo il Prof. Longo: la migrazione è un movimento di genti non necessariamente omogenee da un punto di vista etnico religioso e linguistico che si spostano da un luogo all'altro con l'intenzione di stabilirsi in maniera stabile. Il tratto linguistico ha una notevole rilevanza e si basa sulla lingua indoeuropea è un aggettivo che identifica una famiglia linguistica ovvero l'insieme di lingue di cui si è mostrata la derivazione da un'unica lingua. Si pensa che questa lingua derivi dal sanscrito indiano oggi non più parlato”. A seguire la relazione della Prof.ssa Sandra Origone, storica del Medioevo, Università degli Studi di Genova. Che ha parlato di Viaggiatori. notizie e racconti di viaggi medievali ai limiti dell'Europa. La stessa nella sua relazione ha detto: “La prima cosa da tener presente nel medioevo è la mappa mundi descritto da Isidoro che si chiama OT e risalente al 1300 che raffigura una rappresentazione piana dell'ecumene e circolare con interno il mediterraneo e da una parte il Tanet dall’altra. Negli spostamenti del tempo sono importanti i resoconti di viaggio specie del settore settentrionale dove l’Asia si congiunge con L’Europa che possiamo trovare nel libro IV del testo di Adamo di Brema gester morgens ecclesiae pontificum” a cui ho fatto riferimento nella mia relazione “. A seguire la relazione della Prof.ssa Annalisa Di Nuzzo, antropologa, Università S.O. Benincasa di Napoli. Sul tema “Tra mari, deserti e piazze. Antiche e nuove rotte di trasmigrazioni. La Prof.ssa nella sua relazione ha detto: “Faccio riferimento anche a collegamenti di geopolitica ma voglio puntualizzare il mio pensiero sul concetto di animali nomadi volevo partire da una frase M.O. siamo divisi tra la nostalgia del focolare con ciò che ha di rassicurante di matriarcale, ma anche l’attrazione per la vita avventurosa, vita aperta sull’infinito e l’indefinito con tutto quello che comporta nella profondità dell’inconscio collettivo durante tutto il corso della storia umana. I migranti di oggi convivono con la paura e l’insicurezza”. Altra relazione quella de Prof. Giuseppe Bettoni, Geografo, dell’Università Tor Vergata che ha parlato di migrazioni come fenomeno geopolitico. Secondo il Prof. Bettoni:” Io mi occupo di conflitti e quindi di antagonismi per il controllo di un territorio, tutte le migrazioni sono caratterizzate da un antagonismo che nasce alla partenza ma che non finisce nei luoghi di arrivo. Nella storia ci sono state grandi migrazioni geografiche e una che voglio puntualizzare e lo spostamento dei popoli mongoli attraverso lo stretto di Bering verso il sud America. Nota avvalorata dallo studio dei cromosomi di quelle popolazioni in quanto non si capiva come visto che lo stretto di Bering oggi non esiste più”. Ultima relazione del pomeriggio del 15 Giugno quella del Prof. Gianclaudio Civale, storico dell’età moderna dell’Universita’ degli Studi Statale di Milano che ha relazionato su: “Una frontiera dimenticata? La presenza militare spagnola e gli abortiti progetti di ripopolamento nell’Africa barbaresca (1504-1574)” nella sua relazione ha come storico dettagliato la conquista di Tunisi da parte del regno spagnolo castigliano – aragonese che volle la città a tutti i costi con conseguenza disastrose visto l’epilogo nel 1574 con la conquista dei Turchi. Ma il Prof.re ha ben dettagliato l’organizzazione interna della città che venne divisa fisicamente con delle mura dividendo di fatto gli spagnoli dai moreschi. Un tentativo che si rivelò fatale nella a parte finale di conquista dei Turchi, infatti mancò il concetto di solidarietà che avrebbe permesso di accaparrarsi la benevolenza dei moreschi. Il convegno ha continuato il suo percorso scientifico il 16 di giugno con le relazioni del Prof. Juan Carlos Moreno Garcia, egittologo, direttore CNRS francese e Sorbone Universite' di Parigi, che ha parlato di Migrazioni, popolazioni mobili e conflitti. Impatto sul Faraonico. Altro intervento del 16 giugno quello del Prof. Claudio Giardino, Archeologo , Università del Salento di lecce su : L’asia centrale ,interconnessione di commerci e culture attraverso steppe e deserti . Sempre nella stessa giornata l’Intervento del Prof. Giuseppe Varnier, Epistemologo, Università di Siena che ha parlato di Migrazioni di Homo Sapiens. Lo sviluppo della cultura e del linguaggio. Segue la relazione del Prof. Lucio Russo -Matematico, Storico della scienza e scrittore dell’università di Venezia che ha parlato di Oceani prima dell’età moderna, una barriera invalicabile o una via di comunicazione? Altra relazione quella del Prof. Folco Biagini, storico, Università di Roma sul tema: geografia, antropologia della storia. L’approccio alla mobilità Umana. Dall’altro capo del mondo è intervenuta la Prof.ssa Pamela Kile Crossley, sinologa, storica, teorica History, Usa che ha parlato di Grandi Migrazioni attraverso l’Eurasia durante l’era della conquista mongola. Finisce la seconda giornata del 16 giugno di studi il Prof. Emiliano Beri, storico della modernità dell’Università di Genova che ha parlato di migrazioni militari. Il traffico dei disertori nelle guerre di Corsica (1729-1768). L’Importante evento termina alle ore 20.00 con i saluti del Prof. Carlo Ruta che annuncia la pubblicazione di un libro dove si troveranno tutte le relazioni dell’evento nei prossimi mesi. Ogni approfondimento sul sito laboratoriodegliannalidistoria.it

                                                                                                           
                                                                                                                   Di Maurizio Cirignotta

mercoledì 12 giugno 2024

Gela: La Tela del Ragno

Le amministrative a Gela negli intenti dei 70.000 abitanti dovevano rappresentare il cambiamento nella successione dell’amministrazione uscente retta dall’avv. Greco. Amministrazione con tante ombre e poche luci in fase di traballo molto prima delle elezioni che arriva a stento alla fine e dovrà subire l’onta dei liquidatori regionali pronti a pareggiare il disavanzo di bilancio a suon di tagli. Un modo per cambiare la tessitura della solita tela del Ragno che cerca potere e connubio con la Politica delimitando le scelte e lo sviluppo del territorio. Molte cose si sono intrecciate in tanti anni ed hanno visto parti oscure collegate a lavori pubblici ed a grandi proventi di denaro. Il porto turistico insabbiato da quando è stato costruito frutto di lavori milionari e di manutenzioni per il dragaggio, una vera miniera d’oro di miliardi di euro che anche sotto le elezioni vede il grande contributo della Raffineria di Gela per l’ennesima insabbiatura che ha bloccato le attività del piccolo porto. Tutti ne hanno parlato ma nessuno negli anni ha detto che il braccio esterno ad est deve essere allungato verso il mare, creando un arco di protezione nei confronti dell’ingresso di sabbia. Le fogne d’oro della centrale via Venezia oggi chiara estensione della statale 115 come tragitto obbligato per andare a Ragusa con le conseguenze di un trasporto pesante presente ed oppressivo. Manca una vera circonvallazione che permetta il by pass della città. La Gela-Siracusa rimane sulla carta e si ferma a Modica. A Gela non esiste un piano organizzativo per dare ai commercianti la possibilità di avere un suolo pubblico legale, tutto funzione nell’abusivismo totale e nella concessione ad amici di un gazebo durante la campagna elettorale in un noto quartiere di Gela mentre gli altri stanno a guardare. Si è sfiorato il baratro per il trasporto pubblico gestito dall’AST oramai in bancarotta con il disagio per anziani e disabili. Si sente in alcune zone il fiato dell’oppressione della mafia che vuole ed ottiene senza che nessuno possa contrastarla. Un paese, Gela, quello degli uomini muti, dove conviene stare zitti per non avere problemi. I giovani vogliono il riscatto e nelle ultime elezioni amministrative si sono presentati in massa fra i tanti candidati vincendo in alcune liste, ma il grosso dei vittoriosi rappresenta la vecchia politica e le stesse lobby. La Gela della “Stella” e di “Cosa Nostra” ricorda la strage della sala giochi del 27 novembre 1990 che causò la morte di 8 persone ed il ferimento di altre 7. Molte le sinfonie che hanno caratterizzato la campagna elettorale fatta di buoni pasto per i quartieri disagiati e giocattoli per i bambini, una forma di richiesta di un voto per la vittoria finale? Il sussurro di persone che non si fanno riconoscere ma che parlano apertamente di voti accaparrati con grande disinvoltura la dice tutta sul grande Ragno che tesse ancora una volta la sua tela. Nelle amministrative di Gela in alcuni casi hanno vinto candidati con grandi aziende nelle mani ed una moltitudine di operai liberi di scegliere ma obbligati mentalmente nella cosa migliore da fare. I candidati che si sono confrontati sono: Grazia Cosentino appoggiata dalle liste di FdI, Forza Italia, Italia Viva, Lega, Nuova Democrazia Cristiana, Terenziano Di Stefano appoggiato dalle liste di Pd, M5s, Sud Chiama Nord, Una Buona Idea, Melfa, Ripartiamo da Zero in Azione, Autonomisti per Gela, Partito Comunista Italiano, Miguel Donegani , appoggiato dalla lista PeR – Progressisti e Riformisti, Filippo Franzone appoggiato dalla lista Franzone Sindaco Totò Scerra appoggiato dalle liste Moderati, Partito Liberale Italiano, Totò Scerra Sindaco. Hanno votato il 57,09 % degli aventi diritto di cui 19022 Donne e 17870 Maschi. Le performance sindacali hanno visto vincere al momento Grazia Cosentino con 61625 voti, Terenziano Di Stefano con 10348 voti, Totò Scerra con 8296 voti, Miguel Donegani co 2594 voti, Filippo Franzone 2507 voti. Nessuno dei sindaci in lizza ha raggiunto il 40% utile ed andranno al ballottaggio Grazia Cosentino e Terenziano Di Stefano. Le schede nulle sono 1222 e le bianche 300. Le liste che hanno superato lo sbarramento del 5% sono: Fratelli D’Italia, Italia Viva, Avanti Gela, Forza Italia, Lega Salvini, Partito Democratico, Moderati Rinnova, Democrazia Cristiana, Una Buona Idea, Movimento cinque stelle, Totò Scerra Sindaco, Per Progressisti e Rinnovatori. La lista più votata è quella di Forza Italia. Le liste si divideranno i 24 seggi disponibili in consiglio comunale. Tra le note di una grande confusione elettorale le dimissioni di gran parte dei presidenti designati sostituiti da giovani alle prime armi che hanno determinato lungaggini nello spoglio che ha superato la norma di legge nella consegna. Tutto è passato nelle mani della Prefettura che ha nominato la speciale commissione retta dal Dr. Pietro Nardo che avrà il compito di ricontrollare tutto nei dovuti tempi lasciando ancora con il fiato sospeso i 24 vincenti . 

                                                                                                                            MCV

Macchine Utensili Trumpf... ecco le ultime novità

Dal 22 al 24 marzo Vi attendiamo presso la sede di Via del Commercio, 6 a BUCCINASCO (Milano), per presentarVi le ultime novita' in fatto di lavorazione della lamiera, queste le Macchine Utensili Trumpf esposte funzionanti:

TruLaser 5040 Laser 2D 4000 x 2000 mm.
TruPunch 1000 Punzonatrice 1250 x 2000 mm.
LaserCell 7000 Laser 3D 3000 x 1500 mm.
TruBend 3066 Pressa Piegatrice Tonn. 66 per lunghezza 2000 mm.
TruBend 5130 Pressa Piegatrice Tonn. 130 per lunghezza 3000 mm.
TruMatic 3000 Combinata Punzonatrice - Laser 1250 x 2500 mm.

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Evento promosso da:
Betto Macchine S.r.l. fondata nel 1978 dall'attuale amministratore Antonio Betto. Da oltre 20 anni é specializzata nel settore delle macchine utensili per la lavorazione della lamiera. Con un'area espositiva di 1000 mq dispone di una vasta gamma di macchine utensili nuove e usate garantite.

martedì 11 giugno 2024

RITA DE CRESCENZO - “ SONO STATA TRADITA DA CHI CREDEVO AMICA”

NAPOLI- Rita De Crescenzo ( in foto ) sta vivendo in questo momento il periodo forse più difficile della sua vita privata e pubblica . A rompere la serenità della regina indiscussa del web , non sono tanto gli hater ( in quanto è abituata ai leoni da tastiera) ma la forte delusione arrivata da persone a lei una volta care , che si sono rivelate poi in realtà vere e proprie serpi . 


Nel mondo dello spettacolo è cosa comune l’invidia e la gelosia per il successo di questo o quel collega , e non fa eccezione il settore delle web-star che come rita sono seguiti da milioni di follower ( spettatori ) .  Rita ha sempre aiutato tutti , ha fatto del bene senza limiti , la sua bontà è immensa e senza secondi fini . Ma non ci sta a essere presa in giro , infatti l’abbiamo raggiunta al telefono e ci ha detto quanto segue . 


“ Io sono una donna innanzitutto che mai come in questo momento sta ricevendo odio gratuito , e la cosa più che mi ferisce è che questo odio viene da altre donne . Ma dove sta la famosa solidarietà femminile? Io sono un personaggio posso piacere e non piacere , ci mancherebbe, ma non capisco le offese , le calunnie , le invenzioni . Non ci sto . Ne vale la mia dignità e devono lasciare in pace la mia famiglia perché loro non c’entrano con i social e con la mia attività . Io nella mia vita non ho avuto regato proprio nulla , mi sono sudata tutto . Anche la mia nuova  casa che oggi mi sto godendo è frutto del mio lavoro , non sono stata seduta sul divano e nessuno me l’ha pagata . Sono stata ore e ore in viaggio per andare a fare eventi , in giro per tutta Italia , ci sono stati giorni che non avevo la forza di uscire di casa , ma gli impegni vanno onorati e sono andata anche con la febbre . Non devo dire grazie a nessuno se non alle tante persone che mi scelgono per divertirsi ai loro eventi . Perché io lo dico sempre non sono una cantate , mi diverto e faccio divertire . E i bambini quando mi vedono sono straripanti di felicità e ci sono tanti video che lo testimoniano . Io gelosa ? E perché ? A me non manca nulla . 

Sono stata raggirata in casa mia , hanno registrato audio e video nella mia intimità di casa e poi diffuso audio nei social , non ho visto tutta questa solidarietà per me , non mi meraviglia certo , mi aspetto tutto non mi stupisce , ma quando a farti male sono persone che si dicevano sangue del sangue allora fa male si .  Io vado avanti per la mia strada , non obbligo nessuno a seguirmi o a chiamarmi , voglio solo essere lasciata in pace a vivere la mia vita “ . 



Marco Nicoletti 

Mega International: dove va la Cloud Automation

Semplificare le operazioni con la cloud automation


L'evoluzione e i trend del cloud computing, di Kawtar Chamama, Product Marketing Manager di Mega International

Milano, 11 Giugno 2024 - Un tempo l'archiviazione dei dati significava dover disporre di grandi spazi occupati da server ingombranti. Il cloud ha cambiato tutto questo, ma era solo l'inizio. Il panorama di quel periodo era caratterizzato da un mix di ottimismo e scetticismo. Armati di visione e determinazione, i pionieri del settore hanno sostenuto un approccio più flessibile, scalabile ed efficiente. Questi pionieri si sono avventurati in un territorio inesplorato, gettando le basi per quello che sarebbe diventato il cloud computing. Oggi non ci limitiamo a memorizzare i dati nel cloud; stiamo assistendo a un'evoluzione sorprendente, un viaggio che ci ha portato ben oltre i concetti rudimentali di archiviazione dei dati e di attività di calcolo di base. Il cloud è diventato un ecosistema dinamico e vibrante, che pulsa di innovazione e di possibilità che un tempo sembravano solo fantascienza. Nel definire il cloud computing, ci troviamo di fronte a qualcosa di profondamente trasformativo, un concetto che ha ridefinito il modo in cui interagiamo con la tecnologia. L'automazione del cloud utilizza strumenti e tecnologie software per automatizzare la gestione e la distribuzione dei carichi di lavoro e delle risorse. Implica l'uso di script e altri strumenti di automazione per eseguire attività ripetitive, riducendo l'intervento manuale e migliorando l'efficienza operativa.

Componenti critici dell'automazione del cloud

Il primo componente chiave dell'automazione del cloud è l'orchestrazione, che comporta il coordinamento e la gestione di più attività e flussi di lavoro. Con l'orchestrazione è possibile snellire e automatizzare processi complessi, consentendo un uso più efficiente delle risorse e del tempo.

Un altro componente critico è il provisioning, ovvero l'impostazione e la distribuzione automatizzata di risorse e servizi nel cloud. Automatizzando il provisioning, è possibile scalare rapidamente l'infrastruttura verso l'alto o verso il basso a seconda delle necessità, risparmiando tempo prezioso e riducendo il rischio di errori umani. Anche il monitoraggio e la gestione svolgono un ruolo fondamentale nell'automazione del cloud, consentendo il monitoraggio continuo e l'ottimizzazione delle risorse del cloud. Automatizzando il monitoraggio e la gestione, è possibile garantire le prestazioni e la disponibilità dei servizi cloud, affrontando in modo proattivo qualsiasi problema prima che diventi critico. Vi è poi la capacità di integrazione. La bellezza della cloud automation risiede nella sua capacità di integrarsi con vari strumenti e sistemi. Questa integrazione crea un ecosistema armonioso in cui le diverse applicazioni e servizi lavorano insieme senza soluzione di continuità. L'automazione guidata dai criteri (policy driven) è un altro componente fondamentale, che consente di applicare gli standard di governance e conformità nell'ambiente cloud. Automatizzando l'applicazione dei criteri, è possibile ridurre il rischio di violazioni della sicurezza e garantire la conformità alle normative senza interventi manuali. Inoltre, l'automazione dei controlli di sicurezza e conformità è essenziale per mantenere un'infrastruttura cloud sicura e conforme.ed è possibile applicare in modo coerente le best practice e ridurre il rischio di vulnerabilità e non conformità. Infine, l'automazione dei processi di backup e disaster recovery è essenziale per la protezione dei dati e la continuità aziendale nel cloud. Automatizzando questi processi è possibile ripristinare rapidamente qualsiasi perdita di dati o guasto del sistema, riducendo al minimo i tempi di inattività e garantendo l'integrità delle operazioni aziendali. La comprensione e l'implementazione di questi componenti critici dell'automazione del cloud sono essenziali per ottenere efficienza, scalabilità e resilienza del cloud.

I vantaggi dell'automazione del cloud
Il passaggio alla cloud automation può portare molti vantaggi interessanti.

- Riduzione dei costi
La potenza dell'automazione del cloud conduce ad un aforte riduzione dei costi. Non più ingenti costi di hardware e software e ai grattacapi della manutenzione. Grazie alla semplificazione delle operazioni e all'ottimizzazione dell'utilizzo delle risorse, potrete contare su significativi risparmi finanziari che potranno essere reinvestiti in altre aree aziendali.

- Scalabilità
Espandere o contrarre le vostre operazioni senza sforzo in base alla domanda: con l'automazione del cloud, questo sogno diventa realtà. Aumentate la scala per i periodi più intensi e riducetela quando le cose si calmano, il tutto tenendo sotto controllo i costi.

- Flessibilità
L'automazione del cloud consente a voi e al vostro team di lavorare da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento. Accedete alle applicazioni e ai dati da remoto, collaborate in modo efficace.

- Sicurezza
In un mondo sempre più digitale, la sicurezza è fondamentale. Passando all'automazione del cloud è possibile accedere a tecnologie all'avanguardia e a misure di sicurezza leader del settore. Protocolli robusti, crittografia di alto livello e meccanismi di autenticazione di ferro salvaguardano i vostri dati e la vostra infrastruttura.

- Maggiore efficienza e produttività
Liberate tempo prezioso e aumentate la produttività del vostro team. L'automazione del cloud si occupa di quelle attività banali e ripetitive che sprecano le vostre risorse. Dai backup automatizzati agli aggiornamenti software al monitoraggio del sistema, potrete assistere a un aumento dell'efficienza operativa e a una drastica riduzione degli errori umani.

- Migliore ripristino e resilienza in caso di disastri
L'automazione del cloud offre solide funzionalità di disaster recovery che vi faranno sentire al sicuro. I dati e le applicazioni aziendali critici sono archiviati nel cloud, pronti per un rapido ripristino in caso di imprevisti.

- Dati e approfondimenti per migliorare il processo decisionale
Gli strumenti di automazione del cloud sono spesso dotati di funzionalità di analisi e reporting. Questi dati permettono alle aziende di comprendere meglio l'utilizzo e le prestazioni del cloud, consentendo di prendere decisioni più informate sull'infrastruttura e sulla strategia IT.

Tendenze future dell'automazione del cloud
L'automazione del cloud è in continua evoluzione per soddisfare le crescenti esigenze delle aziende. In questo panorama in continua evoluzione, diverse tendenze emergenti promettono di rivoluzionare l'automazione del cloud. Esploriamo due di queste tendenze in modo più dettagliato:

Analisi predittiva
Immaginate un cloud che non solo esegue le attività, ma le prevede anche. L'analisi predittiva è pronta a diventare un fattore di svolta nell'automazione del cloud. Sfruttando grandi quantità di dati e algoritmi avanzati, l'analisi predittiva può anticipare potenziali problemi, automatizzare la risoluzione dei problemi e ottimizzare l'allocazione delle risorse in tempo reale. Questo approccio proattivo elimina l'intervento manuale e consente alle aziende di essere sempre un passo avanti, garantendo operazioni senza interruzioni e una maggiore efficienza.

Integrazione dell'intelligenza artificiale
L'intelligenza artificiale (AI) e l'automazione del cloud sono un connubio perfetto. Con il progredire dell'IA, la sua integrazione con l'automazione in-the-cloud apre nuove possibilità. L'IA può migliorare l'automazione consentendo un processo decisionale intelligente, capacità di autoapprendimento e comportamento adattivo. Con l'integrazione dell'IA, il cloud diventa più di un semplice sistema automatizzato, ma un assistente intelligente in grado di comprendere e rispondere a esigenze aziendali complesse. Dall'elaborazione del linguaggio naturale agli algoritmi di apprendimento automatico, l'AI consente all'automazione del cloud di fornire soluzioni personalizzate e su misura, rendendola uno strumento indispensabile per le aziende di tutte le dimensioni.

Queste tendenze future dell'automazione del cloud promettono progressi entusiasmanti che influenzeranno profondamente il modo in cui le aziende sfruttano la tecnologia cloud.

Informazioni su MEGA International 
MEGA International è una società globale di software SaaS che offre soluzioni per l'Enterprise Architecture, l'analisi dei processi aziendali, la governance, il rischio, la conformità e la governance dei dati e opera in 52 paesi. MEGA ha creato HOPEX, una piattaforma collaborativa che fornisce un unico repository per aiutare le aziende a raccogliere, visualizzare e analizzare le informazioni per pianificare meglio e adattarsi al cambiamento.




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lunedì 10 giugno 2024

Europee: Vince il partito dei non votanti

Si chiudono in Italia alle ore 23. 00 del 9 giugno 2024 le votazioni alle Europee che devono portare al parlamento di Bruxelles 720 deputati, 15 in più delle precedenti elezioni. La percentuale di votanti in Italia dove dovranno essere eletti 76 deputati è stata molto deprimente, infatti, i cittadini andati al voto in Italia non hanno superato il 49,52% con un partito ombra quello dei non votanti al 50,8% che vince le elezioni Europee dicendo chiaramente no a questa Europa. Maglia nera in Sicilia dove hanno votato solo il 36,6 %. Un segnale chiaro che contrasta con le politiche di guerra ed il lobbysmo imperante caratteristico delle linee politiche europee di questi anni. La linea originale della Comunità economica europea nata con il trattato di Roma del 25 marzo 1957, nel corso di un lungo processo di integrazione, con l'adesione di nuovi Stati membri e la firma di numerosi trattati modificativi, tra cui il trattato di Maastricht del 1992, ha assunto la struttura attuale con il trattato di Lisbona del 2007. Una linea originale basata sugli scambi economici al di fuori delle regole bilaterali e su più settori. Ma la storia ha travalicato le sue origini dotando l’Europa di un proprio ordinamento giuridico, distinto dal comune diritto internazionale e integrato nel diritto interno degli Stati membri, la sua architettura istituzionale e le sue competenze la rendono per certi aspetti simile a uno Stato federale, per altri a una confederazione di Stati, ragion per cui è spesso indicata in dottrina come organizzazione sui generis, di natura diversa sia dal diritto costituzionale statale, sia dal classico diritto internazionale interstatale. I vari parlamenti nazionali dei 27 paesi oggi operano a suon di direttive europee che devono ratificare adattandole alle realtà nazionali. Avere perso le monete nazionali e una propria capacità legislativa ci ha posto nelle condizioni di servilismo rispetto ad altre realtà statali che ci impongono condizioni alimentari ed altre scelte che certamente non sono italiane portano gli elettori a credere di essere stati abbandonati dalla stessa Europa in tanti settori economici e legislativi. Ma quello che coinvolge il 60% del partito dei non votanti è la guerra alle porte dell’Europa e alimentata a suon di miliardi da aiuti in armi con i soldi dei contribuenti verso l’Ucraina, una corsa al massacro ed al coinvolgimento in una guerra che non è la nostra. Tutto sotto l’Egidia di un Nobel per la pace assegnato all’Europa nel 2012 messo nel cassetto per interessi superiori certamente non di pace. Ecco il risultato di uno sbandamento verso le destre estreme in Europa vedi la Germania e la Francia che ha già indetto elezioni anticipate. La domanda è: se il voto Europeo confermerà il governo dei popolari e la continuazione del lobbysmo di guerra e delle farine di grillo, senza dimenticare l’edilizia e le auto elettriche. Dietro le quinte il Brics che già ha attratto 30 paesi tra cui anche nell’ultimo periodo la Turchia e rappresenta il + del mondo. Infine, diamo alcuni risultati collegati all’exit pool di Tecnè delle 24.00 che vedono vincere il partito dei non votanti con il 50,8% al secondo posto fratelli d’Italia con il 28,4 %, al terzo posto il PD con il 23,9%, segue il Movimento 5 Stelle con l’10.5 % e Forza Italia con il 9,9 %. La lega si attesta all’8,4 %, verdi e sinistra 6,9%, stati uniti d’Europa 3,9%, azione 3,4% , altri 4,7 %.

giovedì 6 giugno 2024

Svizzera: Conferenza di Pace per l’Ucraina senza la Russia

Il 15 e 16 giugno 2024, la Svizzera organizza sul Bürgenstock (Canton Nidvaldo) una conferenza di alto livello(capi di stato) sulla pace in Ucraina. Lo scopo dell’incontro vede la presenza dei Capi di Stato e di Governo con l’obiettivo di creare una visione comune che possa portare ad una pace duratura in Ucraina. è quello di sviluppare una visione comune verso una pace giusta e duratura in Ucraina. Una vera roadmap per la fine della guerra tra Russia e Ucraina. La Svizzera come paese organizzatore ha invitato più di 160 delegazioni nazionali a partecipare. Saranno presenti membri del G7 e del G20, del Brics e di numerosi altri stati di ogni continente e dell’Unione europea tra le organizzazioni internazionali l’ONU, OCSE e Consiglio d’Europa e di due rappresentanti del Vaticano e del Patriarcato di Costantinopoli. Ad una settimana dalla partecipazione delle delegazioni su 160 invitati sono arrivate solo 80 conferme. Tra questi: l'Unione Europea, il Consiglio d'Europa, l'India, gli Stati Uniti, la Germania, la Francia, l'Italia, il Canada, la Spagna, la Polonia, la Moldova, l'Irlanda, l'Islanda, l'Austria, la Repubblica Ceca, la Finlandia, la Lettonia, la Svezia, la Croazia, Singapore, il Lussemburgo e Capo Verde. Grande assente la Russia che attraverso Maria Zakharova portavoce del ministero degli esteri Russo dice “È divertente sentir parlare di una sorta di "conferenze di pace" da parte di coloro che forniscono armi al regime nazista e sponsorizzano la continuazione del conflitto”. Secondo Putin inoltre è importante la questione di legittimità, oggi non risolta dal sistema giuridico e politico ucraino, i documenti di pace, infatti, non possono essere firmati da Zelensky, secondo Putin le situazioni basate sui desideri e non sulla situazione reale non possono essere discusse, continua Putin, ed il rifiuto del Presidente Americano Joe Biden a partecipare alla conferenza di Pace rappresenta un fallimento per la stessa conferenza “. Altro grande paese assente è la Cina che attraverso il suo portavoce del ministero degli esteri Mao Ning spiega che la Cina non parteciperà alla conferenza di pace organizzata da Zelensky in svizzera. “la Cina sostiene sempre che una conferenza di pace internazionale deve soddisfare tre elementi fondamentali: il riconoscimento della conferenza sia da parte della Russia che dell’Ucraina, la partecipazione paritaria di tutte le parti e la discussione equa di tutti i piani di pace. Altrimenti, la conferenza di pace difficilmente potrà svolgere un ruolo essenziale per il ripristino della Pace”. (Fonte Reuters). Altro grande assente il CSI che attraverso Galuzin apertamente dice che “questa conferenza non ha nulla a che vedere con la pace”. Altri paesi che non parteciperanno tra gli altri sono l’Austria, il Brasile, L’Arabia Saudita, Singapore e tanti altri facenti parte dei tanti assenti. La Presidenza del Consiglio Italiano ha invece le idee chiare: "stiamo iniziando a lavorare con gli ucraini per capire i passi da fare" poi "vedremo le carte" di Putin “se vuole la pace si può ritirare", continua la Presidente "c'è in lavorazione una prima bozza di conferenza di pace in Svizzera, si comincia a dialogare", dichiarazione fatta a “Giù la maschera su Radio 1”. In tal senso la risposta del Ministro degli Esteri Lavrov è chiara "Come un perdente al consiglio dei docenti che è stato espulso per discutere la sua sentenza" - Lavrov ha detto al Consiglio della Federazione che il ministro degli Esteri Svizzero Ignazio Cassis voleva che la Russia partecipasse alla conferenza sull'Ucraina, ma solo dopo che tutti gli altri partecipanti avessero discusso tutto senza di esso. "Non puoi parlare così con nessuno, soprattutto non con noi", ha detto Lavrov. Ogni formula di Pace senza la partecipazione della Russia è nulla noi non possiamo accettare di fatto quello che loro stessi hanno deciso, questi non sono negoziati. Intanto in Svizzera tutto è pronto sono stati stanziati nella zona quattromila soldati che garantiranno la sicurezza dei Capi di Stato presenti, sarà limitato anche lo spazio aereo durante il vertice. Infine, il programma della conferenza si soffermerà su grandi temi quali la sicurezza nucleare, la libertà di navigazione e la sicurezza alimentare e gli aspetti alimentari. Un ma è d’obbligo sugli obbiettivi che sicuramente condivideranno le idee di una parte del globo, ma non di tutti, visto che ogni condizione di pace deve essere condivisa e non imposta in maniera univoca. Il ricordo della seconda guerra mondiale non può essere evocato vista l’esclusione della Germania Nazista in cui si evocò per Diritto Internazionale il fenomeno della Debellatio per occupazione del suo intero territorio e soppressione di ogni governo.

martedì 4 giugno 2024

Ragusa: Migrazioni e grandi vie della storia. Convegno internazionale

Due giornate internazionali di studio quelle del 15 e 16 giugno 2004 che si svolgeranno a Ragusa (Italia) sotto l’egida del Laboratorio degli Annali di storia, della Sorbonne Université de Paris, dell’Università degli Studi di Genova, dell’ Università degli Studi di Bari, Università di Siena, dell’Unitelma-Sapienza, Università degli Studi di Roma, dell’Università degli Studi di Messina, del Centre National de la Recherche Scientifique France, del Laboratorio di Storia Marittima e Navale Fernand Braudel di Unige.

Dopo i primi quattro appuntamenti scientifici internazionali dedicati al ruolo tecnologico del legno nella vicenda umana, nel riesame storico del Medioevo come età logica e delle lingue d’Europa, dell’Uomo del Rame come incitatore della storia e alla nascita della guerra storica. Ragusa per la quinta volta sarà sede di un forum scientifico di rilievo globale. Si tratta del 5° Convegno internazionale di studi intitolato alle Migrazioni ed alle grandi vie della storia: il mare, i deserti, i ghiacci, le steppe. Uno sguardo storico sulle mobilità che hanno orientato le epoche umane, temi che entreranno nel vivo nell’intera giornata di sabato 15 giugno 2024 per concludersi la sera della domenica successiva.

Anche il 5° Convegno, è elaborato e diretto come i precedenti dal Prof. Carlo Ruta, storico, teorico della storia e Direttore del Laboratorio degli Annali di storia, che nasce dal partenariato scientifico con l’Università Sorbona di Parigi, del Centre National de la Recherche Scientifique Francese, dell’Università di Siena, dell’Università di Bari, l’Università di Messina, dell’Università degli Studi di Genova Unitelma - Sapienza Università degli Studi di Roma, del Laboratorio Fernand Braudel dell’Università di Genova.

Sul significato e sugli obiettivi scientifici di questo appuntamento di studio internazionale il prof. Carlo Ruta dice: «Sono, in prima istanza, le necessità a smuovere la storia e a farne i sedimenti culturali. Le grandi necessità chiamano in causa, per forza di cose, la mobilità. Lungo le varie epoche, le popolazioni della Terra, anche sedentarie di temperamento, non hanno mai smesso di spostarsi. Essenzialmente, la storia è fatta quindi di itinerari, attraversamenti materiali e immaginativi, sociali e culturali. Prima ancora che dalle corti, dalle cancellerie e dagli ordinati tracciati ortogonali delle capitali, essa passa attraverso le movimentate geografie dell’estremo e dell’instabile». La storia è lunga continua il prof. Ruta: « la vicenda legata ai mari, alle steppe, ai deserti, alle vie del ghiaccio e del gelo hanno impresso svolte decisive, materiali e culturali, sulla vita dei continenti. È importante allora che si stabilisca un confronto nuovo e serrato con tali fenomenologie, che dalla sconnessione, dall’instabile e dall’imprevedibile hanno tratto e irradiato razionalità, manualità e saperi»

Lo storico illustra infine i criteri metodologici che ispirano il 5° Convegno: «Come è avvenuto negli altri incontri di studio e come è nella missione di questo progetto scientifico, viene privilegiata l’esperienza interdisciplinare. Vengono seguiti inoltre dei fili conduttori ispirati ad elaborazioni mirate in corso d’opera. Anche il campo scelto per questo Convegno internazionale, le mobilità e le grandi vie della storia, è sufficientemente largo ma i confini sono definiti con chiarezza, perché la missione rimane quella di produrre conoscenze nuove e coese. Anche qui si apre perciò un’esperienza di lavoro complessa e difficile, di cui resteranno una serie di strumenti di memoria resistente».

Il Convegno sarà aperto la mattina del 15 giugno da un’ampia relazione del direttore scientifico Carlo Ruta, su un tragitto paradigmatico che convergerà sul modello della lunga distanza come elemento propulsore della storia e asse dinamico delle civilizzazioni, dopo di che si aprirà un primo dibattito. Seguiranno nella sessione pomeridiana le relazioni dei seguenti studiosi: i Paletnologi Alberto Gazzella e Giulia Recca (Sapienza Università di Roma), l’Epistemologo Giuseppe Varnier (Università di Siena), la storica della filosofia Annamaria Anselmo (Università di Messina), l’Egittologo francese Juan Carlos Moreno García (Sorbonne Université Paris), il Glottologo Michele Longo (Università di Palermo), la Sociologa Eleonora Sparano (Unitelma - Sapienza di Roma), l’Antropologa Annalisa Di Nuzzo (Università Benincasa di Napoli), la storica Sandra Origone (Università di Genova), il Fisico-Matematico Luigi Russo. Dalle 19 alle 20,30 seguirà la seconda discussione.

Il dibattito riprenderà la mattina di domenica 16 giugno con le relazioni dei seguenti studiosi: la sinologa statunitense Pamela Kyle Crossley (Dartmouth College), lo storico Antonello Folco Biagini (Sapienza Università di Roma), lo Storico Emiliano Beri (Università di Genova, il Rettore di Unitelma Sapienza Bruno Botta, lo storico Gianclaudio Civale Università Statale di Milano), il Filosofo teoretico Giuseppe Gembillo (Università di Messina), il filosofo Andrea Velardi (Xenophon College London), l’Antropologo e Geografo Matteo Meschiari (Università di Palermo), il Geografo Giuseppe Bettoni (Università Tor Vergata Roma), l’Archeologo Claudio Giardino (Università del Salento), l’Archeologa Bianca Maria Giannattasio (Università di Genova). Seguirà il terzo dibattito.

Infine, dalle 17 alle 20 del 16 giugno quando si terrà la sessione conclusiva, con la conferenza sulla quinta via della storia. La «colonizzazione» dello spazio e lo slargamento del mondo-villaggio, dalla rivoluzione aerea del primo Novecento ai sistemi satellitari: cosa cambia? La relazione di apertura sarà di Carlo Ruta seguiranno gli interventi di Anna Maria Anselmo, Giuseppe Bettoni, Gianclaudio Civale , Giuseppe Gembillo, Matteo Meschiari, Sandra Origone, Eleonora Sparano, Giuseppe Varnier, Andrea Velardi. Alla fine seguirà il dibattito.

Infine, a chiusura dei lavori, il direttore scientifico del Laboratorio annuncerà il tema e la data del 6° convegno internazionale.
                                                                                                                                  MCV

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