Cerca nel blog

martedì 18 settembre 2007

On. Chicchi (Ulivo): "La destra teocon costringe le due sinistre a coabitare"

On. Chicchi (Ulivo): "La destra teocon costringe le due sinistre a stare
insieme al governo"


Oggi la grande finanza ha il monopolio in diversi settori della vita civile
e dell'economia: ci troviamo in un sistema dove quegli stessi attori (visto
anche l'art. 105 di Maastricht) hanno subordinato i tre poteri di
Montesquieu alla logica del denaro e del guadagno. Le sembra un sistema a
"misura di cittadino"?

Il ruolo delle banche nello sviluppo delle comunità è sempre stato
rilevante, fin dai tempi dei Medici. Oggi le banche hanno il controllo di
gran parte dell'apparato industriale perché vi hanno portato il risparmio
dei cittadini. Il problema non è se ciò è a misura di cittadino o no. Il
problema, più semplicemente sta nella insufficienza delle regole di
controllo, sia della parte pubblica (Consob. Banca d'Italia) sia della parte
privata (società di certificazione). Le recenti vicende ci dicono che lì c'è
un buco.


Il premier Prodi, come tutti sanno, ha forti legami con la Goldman Sachs,
così come lo stesso Draghi: questa comunanza di interessi in che modo può
influenzare la politica di questi personaggi?

Draghi ha consegnato le proprie azioni di G.S. ad un blind trust, procedura
unanimemente considerata adeguata ad evitare conflitti di interesse. Di
Prodi ho cieca fiducia.


Un parere personale sull'influenza nella politica di smantellamento dello
Stato nazionale (partecipazioni statali, assistenza sociale) dovuta
all'incontro che ebbe luogo nel 1992 sul panfilo "Britannia" fra personaggi
come Draghi, Andreatta, Soros, Barucci, il governatore della Banca
d'Inghilterra, rappresentanti delle maggiori banche d'affari ed altri
importanti esponenti del mondo finanziario al largo di Civitavecchia.

Caro amico, questa si chiama dietrologia. La politica è molto più semplice.
Le rovescio il problema: quando la DC controllava gran parte dell'apparato
industriale attraverso l'IRI, si stava meglio ? E' meglio che la politica si
limiti a fare le regole e possibilmente a farle bene. Infine non mi risulta
che in Italia abbiamo smantellato lo stato sociale. Di certo dobbiamo
riformarlo, anche per adeguarlo ai nuovi profili demografici e ai fenomeni
di immigrazione, ma credo che nessuno in Italia vorrebbe uno stato sociale
all'americana.


Lei, come altri suoi colleghi dell'Ulivo, dedica molta attenzione nelle Sue
attività e proposte di legge al settore del turismo: quali migliorie si
possono e si devono fare in tal senso? Quanto può crescere il nostro settore
turistico in questo senso?

Purtroppo alla Camera sono pochissimi quelli che si occupano di turismo.
Settore economico che ha come capitale il nostro patrimonio paesaggistico e
storico e che per di più non è delocalizzabile. Abbiamo potenzialità enormi
di lavoro e di occupazione, ma le cifre parlano chiaro: al turismo la
finanziaria 2007 dedica solo 140 milioni di euro. Perché? Me lo sono chiesto
spesso e mi sono dato questa risposta: perché si pensa che l'Italia non
abbia concorrenti nel mondo. Ciò era in parte vero fino agli anni settanta,
quando la domanda superava l'offerta; oggi il rapporto è rovesciato e si
affacciano ai mercati turistici paesi che hanno condizioni di produzione dei
servizi turistici assai più economiche. La risposta va cercata nella
qualità, il nostro turismo deve trovare equilibrio fra la qualità (degli
alberghi, dei servizi, ecc.) ed il prezzo a cui vengono offerti sul mercato.


Se, come pare, il PD prenderà il largo in ambito di percentuali di consensi
e di iscritti, quali margini resteranno ai partiti minori che attualmente
compongono la vostra coalizione? Come immagina la ridefinizione dell'Unione
in questo senso?

In Italia, come forse dappertutto, ci sono due sinistre, una che coltiva una
cultura politica di governo e una di opposizione. Ciò andrebbe benissimo se
dall'altra parte non ci forre una destra che potremmo definire teocon che
costringe le due sinistre a stare insieme al governo. Allora, visto che
dobbiamo governare per il bene del paese, ricordiamoci di costruire buoni
compromessi.

In quale misura la scarsa tenuta della maggioranza causata dal pluralità dei
suoi membri, ha impartito un'accelerazione alla nascita del PD?

In misura determinante, ma dietro c'è molto di più. In sintesi direi così:
il popolo della gente che lavora è sempre stato diviso dalle ideologie. Il
PD cerca di riunificarlo non su base ideologica ma su base programmatica. Si
tratta di cosa piuttosto impegnativa, direi.

Cosa pensa delle regioni, per come sono attualmente organizzate? Crede che
andrebbero soppresse a maggior vantaggio delle province o, al contrario,
potenziate?

Credo nelle Regioni e nel federalismo. Le province hanno un ruolo
territoriale che mi pare importante. I comuni in Italia sono ottomila, mi
sembrano troppi.

Qual è stata la Sua maggiore soddisfazione da quando fa politica e la Sua
maggiore delusione?

Facendo negli anni ottanta l'Assessore regionale in Emilia-Romagna, poi il
Sindaco a Rimini, città ricca di fermenti, devo dire che non mi sono
annoiato. Il Parlamento mi pare appesantito da un regolamento inadeguato. Ad
esempio le Commissioni dovrebbero essere valorizzate molto diventando sede
di confronto fra i Gruppi e di elaborazione legislativa. Oggi il lavoro
delle Commissioni è "residuale" e non a caso si svolge in orari e tempi
assurdi. Perché ? perché tutti sono convinti che le decisioni si prendono
altrove.


Jacopo Barbarito
Intervista pubblicata su "Rinascita" del 12 settembre 2007

_________________________________________________________________
Crea GRATIS i tuoi biglietti da visita su Windows Live Messenger!

http://www.messenger.it/biglietti_da_visita.html

Nessun commento:

Posta un commento

Disclaimer

Protected by Copyscape


Il CorrieredelWeb.it è un periodico telematico nato sul finire dell’Anno Duemila su iniziativa di Andrea Pietrarota, sociologo della comunicazione, public reporter e giornalista pubblicista, insignito dell’onorificenza del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.

Il magazine non ha fini di lucro e i contenuti vengono prodotti al di fuori delle tradizionali Industrie dell'Editoria o dell'Intrattenimento, coinvolgendo ogni settore della Società dell'Informazione, fino a giungere agli stessi utilizzatori di Internet, che così divengono contemporaneamente produttori e fruitori delle informazioni diffuse in Rete.

Da qui l’ambizione ad essere una piena espressione dell'Art. 21 della Costituzione Italiana.

Il CorrieredelWeb.it oggi è un allegato della Testata Registrata AlternativaSostenibile.it iscritta al n. 1088 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce il 15/04/2011 (Direttore Responsabile: Andrea Pietrarota).

Tuttavia, non avendo una periodicità predefinita non è da considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 07/03/2001.

L’autore non ha alcuna responsabilità per quanto riguarda qualità e correttezza dei contenuti inseriti da terze persone, ma si riserva la facoltà di rimuovere prontamente contenuti protetti da copyright o ritenuti offensivi, lesivi o contrari al buon costume.

Le immagini e foto pubblicate sono in larga parte strettamente collegate agli argomenti e alle istituzioni o imprese di cui si scrive.

Alcune fotografie possono provenire da Internet, e quindi essere state valutate di pubblico dominio.

Eventuali detentori di diritti d'autore non avranno che da segnalarlo via email alla redazione, che provvederà all'immediata rimozione oppure alla citazione della fonte, a seconda di quanto richiesto.

Per contattare la redazione basta scrivere un messaggio nell'apposito modulo di contatto, posizionato in fondo a questa pagina.

Modulo di contatto

Nome

Email *

Messaggio *