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venerdì 4 luglio 2014

Vito Gamberale e Mauro Maia, manager di F2i, parlano del caso SEA

La conferenza stampa di Vito Gamberale e Mauro Maia, manager di F2i, tenuta dopo che la Procura di Milano ha richiesto per loro il rinvio a giudizio con l'ipotesi di concorso in turbativa d'asta.

Mauro Maia, Vito Gamberale e F2i: i protagonisti della vicenda

L'accadimento risale al 2011, quando il Comune di Milano aprì un bando di gara per la cessione del 29,75% di SEA, azienda incaricata della gestione dell'aeroporto di Milano Linate e Milano Malpensa, di cui il Comune è tutt'ora principale azionista. Le uniche offerte presentate furono quella di F2i (che propose un Euro al di sopra della base d'asta di 385 Milioni di Euro) e del fondo indiano Srei che, sulla carta, propose 40 milioni oltre la base d'asta. In realtà, l'offerta del fondo indiano non fu presa in considerazione, in quanto pervenuta in ritardo e, peraltro, come dimostrato successivamente, non rispondente ai criteri stabiliti dal bando di gara. La gara fu pertanto aggiudicata al fondo di Vito Gamberale e Mauro Maia.


La conferenza di Mauro Maia e Vito Gamberale

Nel corso di una conferenza stampa, svoltasi presso la sede di Milano di F2i il 25 giugno 2014, Vito Gamberale e Mauro Maia hanno deciso di rompere il loro silenzio, durato oltre due anni, per far luce sulla vicenda che li vede accusati di turbativa d'asta.
Dopo aver ripercorso le principali tappe che hanno portato all'aggiudicazione da parte di F2i di una quota di circa il 30% di SEA, Vito Gamberale e Mauro Maia hanno evidenziato che le indagini svolte avrebbero dovuto chiarire l'assenza di interferenze e favoritismi tra il Comune e F2i. In particolare, come dimostrato dalle indagini, il bando non era stato pensato su misura per F2i; lo stesso Vito Gamberale ha ricordato d'aver segnalato in precedenza lo strano comportamento del rappresentante del fondo indiano al Procuratore Robledo. F2i, secondo quanto riportato da Gamberale, aveva inoltre deciso di ritirarsi dall'asta nel caso in cui l'offerta degli indiani fosse risultata valida. All'apertura della busta contenente l'offerta, emerse però in tutta evidenza che essa non rispondeva ad una serie di criteri fissati dal bando di gara e che la rendevano pertanto inaccettabile. Srei richiedeva la maggioranza di SEA, una diversa governance e maggior tempo per la due diligence.
Vito Gamberale e Mauro Maia si sono soffermati inoltre sulla strumentalità delle polemiche scaturite dal rilancio di un solo euro rispetto alla base d'asta da parte di F2i.In realtà la cifra offerta era del 39% più elevata rispetto alla valutazione che F2i aveva fatto di SEA e fu discussa ampiamente in Consiglio di Amministrazione e poi approvata all'unanimità. L'offerta scontava anche l'impegno di F2i di non far fallire il Comune di Milano, costretto a rientrare nei vincoli di bilancio imposti dal Patto di stabilità.
Per visualizzare l'articolo completo con le dichiarazioni di Mauro Maia e Vito Gamberale, visita il portale web di Milano Finanza.

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