Medicina subacquea: risultati scientifici, nuove strumentazioni diagnostiche, master universitario saranno presentati nel corso di "Blue 2005", una conferenza mondiale organizzata dall'Istituto di fisiologia clinica del Cnr (Ifc-Cnr) di Pisa pressol'Area di ricerca
E' sufficiente un'immersione a profondità bassissime, anche meno di tre metri, "per verificare strumentalmente variazioni emodinamiche, aldilà delcosiddetto diving reflex, il riflesso d'immersione, che descrive gli aggiustamenti cardiovascolari che avvengono nel corpo umano già nell'atto di bagnarsi la faccia", precisa Bedini.
Lo studio dei tempi e delle modalità di recupero degli apneisti ha portato ricercatori e tecnici dell'Ifc-Cnr a mettere a punto nuovi strumenti diagnostici destinati a imprimere una svolta determinante nel campo della medicina subacquea e iperbarica.
Questi ed altri risultati scientifici e le prospettive future del progetto dell'Istituto Cnr vengono presentate, fino al 4 dicembre, nel corso di "Blu e 2005", una conferenza scientifica mondiale sugli effetti fisio-patologici dell'apnea, che vuole far luce, con un approccio multidisciplinare, sulle problematiche degli sport subacquei.
L'evento sarà anche l'occasione per presentare il Master Universitario di secondo livello in medicina subacquea e iperbarica, unico in Europa, organizzato dall'Ifc-Cnr e dalla Scuola Sant'Anna di Pisa, fortemente voluto dal professor Piergiorgio Data, pioniere della medicina subacquea, recentemente scomparso.
Nell'Area della Ricerca di Pisa interverranno (sabato 3 dicembre -ore 14.30), anche grandi campioni dell'apnea, Umberto Pelizzari, Enzo Maiorca, il primatista mondiale Carlos Coste, che hanno offerto il loro fattivo contributo alla ricerca sottoponendosi agli esami clinici prima, durante e dopo i test di immersione.
Nella giornata di domenica 4 dicembre, nella piscina di Cascina (Pisa), sarà mostrato il progetto di laboratorio medico subacqueo dell'Istituto Cnr e, per la prima volta, anche il nuovo ecografo per la diagnostica in profondità, che raccoglie le orme del prototipo già brevettato e sperimentato con successo nelle acque del Mar Rosso dai ricercatori dell'Istituto del Cnr.
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