FEDERLAZIO RICHIEDE INTERVENTI URGENTI SUL BLOCCO DEI CANTIERI A ROMA
Roma, 28 aprile 2006 - La Sezione Edile della Federlazio ha
evidenziato più volte, nei mesi scorsi, il problema del blocco dei
cantieri a Roma derivante dall'impossibilità di poter smaltire le
terre provenienti dagli scavi.
La questione ha coinvolto non solo il settore edile ma anche quello
degli autotrasportatori, gettandoli in uno stato di profonda crisi;
quest'ultimi, infatti, non riescono a gestire l'enorme mole di rifiuti
affidatagli e più volte hanno denunciato tali episodi senza nessun
riscontro pratico effettivo.
I ripetuti colloqui svolti fino ad ora con i competenti Assessorati ai
LL.PP. ed all'Ambiente del Comune di Roma e della Regione Lazio, non
hanno portato alla soluzione del problema.
Il decreto n. 69/2005, emanato dal Presidente della Regione Piero
Marrazzo, ha cercato di risolvere la questione ma solo in via
transitoria e purtroppo senza esiti definitivi. Lo stesso Testo Unico
sull'Ambiente, approvato recentemente dal Presidente della Repubblica,
considera le terre e le rocce da scavo solo in casi particolari
rientranti nella categoria rifiuti.
Gli atti appena citati, elaborati in seguito ad una continua e
costante sollecitazione da parte della Federlazio, non hanno ancora
portato alla soluzione della problematica.
Questa situazione è di una gravità tale da rendere impossibile lo
smaltimento legale di quasi tutti i materiali da scavo nella nostra
città. Il silenzio delle competenti Istituzioni è divenuto
inaccettabile per tutte le nostre aziende. Chiediamo quindi un atto di
coerenza, da parte della Regione Lazio e di tutte le stazioni
appaltanti, che sospenda tutti i lavori ove siano previsti scavi non
riutilizzabili, fino a che non sia risolta definitivamente tale
questione.
UFFICIO STUDI E COMUNICAZIONE
(Resp. Roberto Battisti – tel. 06.549121)
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