PARCHI: CILENTO, DE MASI: " PRONTO A TORNARE"
" Credo che il Cilento fosse da anni abituato a guide partitiche e partigiane, io credo di aver portato un modo nuovo di guardare i problemi del Parco, uno sguardo diverso basato su un progetto per promuovere un benessere reale" così il professore Domenico De Masi commenta le 6 mila firme raccolte dal comitato "Pro De Masi" che chiede il suo ritorno alla guida del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, dopo le dimissioni del 15 luglio. Nell' intervista rilasciata ad Econews, agenzia radiofonica, De Masi ricostruisce le tappe del suo allontanamento, voluto dalla ministra all'ambiente Stefania Prestigiacomo: " Io sono stato nominato da un ministro di centro-sinistra( Pecoraro Scanio, ndr), quando è arrivato un ministro di destra ho rimesso il mandato(il 10 maggio,ndr) con l'augurio di proseguire il lavoro. A metà luglio – continua De Masi – Prestigiacomo mi chiama e mi invita a dimettermi".
Alla domanda, ma la meritocrazia spesso invocata, nel suo caso non vale? La ministra Prestigiacomo non le ha chiesto i risultati ottenuti, prima di invitarla a dimettersi? De Masi ha risposto: " Io credo che il ministro non conosca la situazione del Cilento, così come non conosce i risultati che ho ottenuto da presidente. Prestigiacomo per telefono mi ha chiesto di dimettermi perché c'era un articolo di Libero che mi criticava, un articolo infondato tra l'altro, e che tutto il Cilento era ormai contro di me, a smentirla arrivano le 6 mila firme ed il sostegno bipartisan anche di sindaci di destra". Ma allora la ministra non ha giudicato sui fatti? " Come no, Prestigiacomo ha giudicato su fatti, peccato fossero falsi". Alla domanda, è pronto a tornare se Prestigiacomo dovesse ricredersi, De Masi ha concluso: " Sono pronto a tornare, io non sono un raccomandato, Pecoraro Scanio, a suo tempo, mi chiese di fare il presidente ed ho accettato per amore di questa terra stupenda. Da presidente guadagno 1620 euro al mese, non è lo stipendio che affascina, ma la sfida di valorizzare l'incanto del Cilento e di rilanciarlo".
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