SE TUTTI AVESSERO FATTO IL PROPRIO "DOVERE"
I VERTICI REGIONALI, PROVINCIALI E DEL COMUNE DI NAPOLI HANNO FALLITO.
di Raffaele Pirozzi
Leggo l'intervista fatta all'ex Assessore al Patrimonio del Comune di Napoli Mario Di Costanzo; egli, tra l'altro, afferma che la sua carriera politica finì nel giugno del 1999 allorquando mise in guardia il Sindaco di " rivolgere un occhio attento" a quello che l'imprenditore Romeo, oggi detenuto a Poggioreale (Napoli), che faceva al Comune di Napoli.
E' grave l'affermazione, e se corrisponde a verità quanto riportato dalla stampa, siamo di fronte ad un sistema che, lasciato in balia di se stesso, si è ingigantito senza che coloro abilitati al controllo intervenissero.
Perché tutto questo e perché i cittadini devono pagare per responsabilità non loro?
Da circa due anni lo sostengo ed oggi, alla luce degli avvenimenti degli ultimi giorni, ne sono più che mai convinto: necessarie le contestuali dimissioni dei vertici regionali, provinciali e del comune di Napoli e l' ineluttabile ricorso al voto.
Non perché il centro-destra sia rappresentato da persone adeguate e di livello moralmente superiore, ma perché bisogna che si determini il concetto che quando i rappresentanti degli elettori commettono gravi errori devono dimettersi affinché i cittadini possano sperimentare, in alternativa, una nuova cultura ed una adeguata classe dirigente.
Anche le affermazioni fatte stamane da un certo Sig. Riccio riguardo l'uso delle auto blu del Comune di Napoli ed il conseguente rinvio a giudizio è indicativo di un modo di pensare, fare , usare ed utilizzare la "cosa pubblica" come se fosse "cosa privata ".
I vertici regionali, provinciali e comunali della Campania devono dimettersi per ragioni politiche:
-Hanno fallito dal punto di vista economico. I rilevanti finanziamenti Comunitari di cui la regione ha usufruito negli anni 2000-2006 non hanno prodotto alcun benessere né economico, né sociale né occupazionale;
-Hanno fallito dal punto di vista della "moralità". La Campania , la Provincia di Napoli ed il Comune Capoluogo non hanno mai conosciuto una moralità così bassa. Diversi Assessori regionali sono stati rinviati a giudizio, mezza giunta di Napoli è indagata. La domanda è la seguente: Cosa deve succedere ancora per "dare la parola ai cittadini"?
-Hanno messo in discussione "la democrazia" perché il distacco tra cittadini ed Istituzioni si è ampliato notevolmente;
-Hanno fallito nel risolvere " i problemi quotidiani". Napoli è la città nella quale si muore perché si cade in una "buca" di una strada e non si è assistito adeguatamente in Ospedale; Napoli è la città nella quale è vietato salire su un autobus perché vi è il rischio di essere borseggiato; Napoli è la città nella quale il rischio di essere feriti durante la consumazione di un caffè in uno chalet è reale. A fianco a questi problemi permangono e si sono aggravati i problemi di sempre: Traffico, Smog , Vivibilità ecc.
-Hanno fallito perché nel 2007 circa il 13% dei giovani qualificati, scolarizzati e con capacità notevoli di progettazione sono stati costretti ad emigrare "fuori regione".
Cosa altro deve avvenire affinché sia affermato il diritto-dovere di scegliere i propri rappresentanti politici?
Una sola voce si deve levare dai cittadini: DIMETTEVI!!!.
Napoli, 21/12/08
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