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Dialoge 09-MAXXI. L'installazione coreografica della tedesca Sasha Waltz sarà al centro dell'aperturastraordinaria il 14 e 15 novembre del MAXXI .
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corpo con uno spazio architettonico. La sua ricerca - raccontare storie attraverso i corpi dei danzatori –
prosegue dunque per il MAXXI di Zaha Hadid partendo dall'assunto che ogni costruzione è unica ed è
caratterizzata da un peculiare uso dello spazio, così come ogni performance è unica e lo è anche nel tempo
poiché avviene solo in quel momento.
Architettura
L'idea è di non realizzare una performance per un palcoscenico, con un unico punto di vista, ma di costruire
una vera installazione di corpi che il pubblico potrà osservare camminando attraverso le varie "stazioni"
organizzate lungo tutto il Museo, come se seguisse il percorso di una mostra. Il pubblico sarà
completamente libero di scoprire gli spazi autonomamente scegliendo il "proprio" percorso e decidendo a
quale scena dedicare più tempo.
Infine, Waltz combinerà i danzatori con le installazioni musicali di Hans Peter Kuhn (con il quale collabora
da circa 10 anni) che ha elaborato per l'occasione una sequenza di suoni reali trattati elettronicamente. Ci
saranno anche un quartetto d'archi, due suonatori di tromba e una violoncellista.
La combinazione di musica, spazio e corpi creerà la tensione, l'intensità specifica della performance, e la
musica dal vivo farà anche da guida per il pubblico
MAXXI VEDE LA LUCE. E' questo il titolo del ciclo di eventi, iniziative,
performance che, accompagneranno il rush finale verso la definitiva
apertura del MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo progettato a Roma da Zaha Hadid e
ormai prossimo all'inaugurazione (primavera 2010), fortemente voluta dal Ministro per i beni e le attività
culturali Sandro Bondi.
Al progetto stanno lavorando il presidente della Fondazione MAXXI Pio Baldi e i direttori del MAXXI
Arte Anna Mattirolo e del MAXXI Architettura Margherita Guccione.
La luce sarà protagonista dell'installazione site specific di Tobias Rehberger - Leone d'oro come miglior
artista alla Biennale di Venezia tuttora in corso –
L'installazione è a cura di Laura Cherubini.
Anche questa volta l'artista, come in precedenti suoi lavori, guarda al cinema, ma in modo astratto e
rarefatto. Il pubblico, infatti, non vedrà le immagini originali di film (in questo caso, quelli di Sergio Leone)
ma la loro trasposizione in impulsi luminosi, di diversa intensità e colore, secondo un processo di astrazione
tipico del lavoro di Rehberger.
L'installazione sarà visibile solo dall'esterno.
Via Guido Reni 4, 00196 Roma tel. 06.32101854
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segn da Francesco Bonazzi -UrlTube
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