Legge di Stabilità – Anief si appella ai parlamentari: sulle 24 ore basta giochetti.
Non si può diventare il peggior modello internazionale perché non si sono trovati 183 milioni di euro. E di questo gli italiani, tra pochi mesi chiamati alle urne, sono più che coscienti.
Dal Parlamento si continua a dare un giorno per cancellato ed un altro per incancellabile il comma 42 dell'articolo 3 del disegno di legge, attraverso cui il Governo vorrebbe ampliare da 18 a 24 le ore di insegnamento settimanale dei docenti della scuola media e superiore. Di certo, però, c'è solo un dato: occorre garantire i cosiddetti "saldi invariati". E siccome fino ad oggi il Miur non è stato in grado di trovare risparmi alternativi ai 183 milioni di euro previsti dalla Spending review, l'innalzamento a 24 ore rimane più che plausibile.
"Nella prossime ore – commenta Marcello Pacifico, presidente Anief – si capirà quanto la scuola sia a cuore dei nostri decisori politici. Se faranno prevalere il buon senso o se prevarranno le fredde logiche del fare 'cassa', anche calpestando più di un articolo della Costituzione e la qualità del nostro sistema scolastico. Da cui deriva la valenza dell'insegnamento rivolto ai nostri bambini e ragazzi. Delle future generazioni. Valori e risultati reputati fondamentali in ogni Stato moderno, ma di cui non si sente incredibilmente la necessità in Italia".
Sono settimane che l'Anief lo va ripetendo: per evitare di mettere in ginocchio l'insegnamento nella scuola media e superiore italiana, bisogna fare di tutto per trovare misure alternative. Non dobbiamo dimenticare, infatti, che si sta cercando di imporre un innalzamento di orario settimanale ad una categoria, i docenti, che nell'ultimo decennio si è già vista aumentare le ore di insegnamento, visto che lavorano in media 39 settimane rispetto alle 38 Ocde. E la cui busta paga è cresciuta, ogni anno a partire dal 2005, solo del 4-5%; mentre nella media Ocde l'incremento è stato del 15-22%.
"A questo punto – continua Pacifico - non possiamo che estendere l'appello del nostro sindacato a tutti i parlamentari. Non solo a quelli che guidano il Miur. Nell'Italia degli sprechi, ad iniziare da quelli della politica, dei clientelismi, dell'evasione fiscale, non è possibile far diventare la scuola italiana il peggior modello internazionale perché non si sono trovati 183 milioni di euro. È bene che tutti i componenti del Parlamento, che entro mercoledì sarà chiamato a votare sulla Legge di Stabilità, si assumano le loro responsabilità. E sappiano anche che dire sì a una norma così ingiusta e incostituzionale, a fine legislatura, difficilmente – conclude il presidente dell'Anief - potrà essere dimenticato da un milione e mezzo di elettori".
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