La maggioranza dei giovani italiani (51 per cento) è pronta ad emigrare per motivi di lavoro. E’ quanto emerge dalla prima analisi Coldiretti/Ixe’ in occasione della disvulgazione dei dati Istat ed Eurostat sulla disoccupazione in Italia nel febbraio 2014. Il motivo principale che spinge i giovani a lasciare l’Italia è - sottolinea la Coldiretti - il fatto che il 19 per cento consideri il Paese fermo in cui non si prendono mai decisioni, una percentuale del 18 per cento punta il dito sulle tasse e il 17 per cento chiami in causa la mancanza di lavoro a pari merito con la mancanza di meritocrazia.
Infatti i giovani che si sono dati alla ricerca attiva del lavoro nell’ultimo anno hanno presentato in media 20 “curriculum”, ma una percentuale del 44 per cento non ha inviato alcuna domanda di assunzione o lavoro, secondo l’analisi Coldiretti/Ixe’. La grande maggioranza del 41 per cento ha spedito un numero di domande compreso da 1 a 5 nell’arco di un intero anno.
Non va pero’ sottovalutata - precisa la Coldiretti - la presenza di una minoranza del 14 per cento di giovani che durante l’anno ha ricevuto oltre 50 porte sbattute in faccia, risposte mancanti o negative, di fronte alla richiesta di lavoro. “In un Paese vecchio come l’Italia la prospettiva di abbandono evocata dalla maggioranza dei giovani italiani è una perdita di risorse insopportabile se si vuole tornare a crescere”, ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “negli ultimi cinque anni in Italia sono aumentati percentualmente, tra gli occupati, gli over 55 mentre sono calati i lavoratori piu’ giovani a differenza di quanto è avvenuto in tutti gli altri Paesi industrializzati secondo il rapporto “Global Employment Trends 2014”.
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