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domenica 13 aprile 2014

Syria, nuova strage di innocenti; un massacro che continua!!



Continuano i morti innocenti  della guerra civile in Siria , ancora decine di morti e centinaia di feriti. Una rivoluzione quella siriana che non trova epilogo e cade all’interno di un sistema internazionale passivo e di indescrivibile potere occulto che fa credere di fare il possibile ma che sembra alimentare questa inutile guerra di potere attraverso interessi collaterali.

L’attentato di Homs del 9 aprile 2014 sancisce al mondo che le armi chimiche sono ancora presenti  in territorio Siriano, ma possono provenire anche dall’estero. Un attentato avvenuto con l’uso di un’autobomba proprio all’interno di un quartiere controllato dalle forze lealiste. Sono morte 25 persone tra cui donne e bambini che si trovavano in una strada centrale ed affollata del quartiere, 107 sono i feriti.

Stando alle dichiarazioni della Coalizione di opposizione, non si tratta però del primo episodio accaduto dall'accordo dello scorso settembre che portò il regime di  Assad ad accettare il piano Opac per la distruzione delle sue 1300 tonnellate di armi chimiche, ed a scongiurare la reazione militare occidentale. Nei giorni scorsi la Coalizione ,infatti, ha denunciato almeno tre attacchi con gas letali dall'inizio dell'anno. Uno dei quali proprio a Harasta, il 27 marzo.  Le notizie diffuse sono state considerate reali da un alto funzionario della difesa israeliana secondo cui i nuovi attacchi si sarebbero verificati nei sobborghi di Damasco, non con sarin o gas mostarda, ma con una sostanza industriale simile ai pesticidi.

Le denunce di oggi parlano di "cloro", mentre nella lista delle sostanze tossiche siriane che devono essere distrutte ci sono derivati del cloro, come il 2-cloroetanolo. Una guerra civile che ha provocato ad oggi più di 200 mila morti  e circa 3  milioni di profughi. Iran e Russia forti della possibilità di veto all’ONU continuano ad alimentare il regime di Assad e tutti gli interessi che gli girano attorno. I segnali che richiamano la comunità internazionale sono collegati all’ultimo rapporto dell’Osservatorio per i Diritti Umani che parla del superamento della quota 200 mila tra le vittime.

L’uso delle armi chimiche viene da sempre negato dal governo Siriano di Assad e la strage con armi chimiche del 21 agosto apre le porte ad un complotto internazionale che tende a favorire l’intervento militare Nato  ed in tal senso il sospetto coinvolgimento della vicina Turchia pone forti dubbi su tali eventi. Ad avvalorare l’ipotesi di un governo ombra e di un reale e danaroso contrabbando internazionale di armi chimiche si pone il coinvolgimento di una fazione chiamata  Al - Nusra che sembra collegata ad al Qaeda  attraverso infiltrazioni tra i suoi membri di operatori che hanno notevole dimestichezza con gli attentati.  

Il Gas Sarin ed i suoi derivati  è quindi entrato nel miglior mercato internazionale è può essere usato da tutte le fazioni in guerra lasciando all’intelligence internazionale il compito di capire da dove arriva l’attacco verso la popolazione e da chi viene usato, una chiara confusione del sistema di responsabilità sull’uso di armi chimiche.  Esiste quindi per la Siria una parte nascosta dell’equilibrio  mondiale che permette l’ utilizzo di  armi chimiche utile a favorire una guerra con coinvolgimento internazionale in Siria. L’ONU continua a perdere in tal senso il suo ruolo di mediatore internazionale nella Guerra Siriana aspettando ed alimentando così il continuo massacro degli innocenti. 

                                                                                         Di Maurizio Cirignotta

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