Osservatorio Linear dei Servizi:
Italiani in sella!
Tre su quattro (75%) possiedono una bicicletta e uno su due (48%) afferma di utilizzarla.
Gli automobilisti sono il pericolo più indicato dai ciclisti (27%) mentre il 63% fa mea culpa: "non utilizziamo mai il casco di protezione"
Bologna, 7 maggio 2014 - Puntata dedicata al mondo delle due ruote quella dell'Osservatorio Linear dei Servizi, http://www.linear.it, che in concomitanza della giornata Nazionale della Bicicletta indetta dal Ministero dell'Ambiente di domenica 11 maggio e dell'innovativa gara ciclistica #ECC2014 - che coinvolgerà i ciclisti di molte città europee a sfidarsi sui km totali percorsi durante il mese in corso (http://www.europeancyclingchallenge.eu/ecc2014/?page_id=849) - pone in evidenza i vizi e le virtù dei ciclisti italiani: che modello di bicicletta possiedono? Quale utilizzo ne fanno? Si sentono sicuri per le strade italiane? Adottano le misure di sicurezza? Di seguito le risposte.
Italiani e biciclette amore vero. Risparmio e benessere fisico? Forse sì ma di fatto il 75% degli italiani afferma di possedere una bicicletta mentre uno su due (48%) la utilizza, questo è uno dei risultati che emergono dall'ultima ricerca dall'Osservatorio Linear dei Servizi, a cui si aggiunge un altro 12% di "volenterosi" intervistati "giura" di acquistarne una entro la fine dell'anno.
Modelli e utilizzo della bicicletta nello Stivale. In assoluto la "più amata" dagli Italiani risulta lei, la comoda city bike con il 43% di preferenze, seguita a ruota con il 42% dalla solida e affidabile mountain bike. La "vecchia e indistruttibile bici del nonno" si afferma al terzo posto con l'8% di intervistati contenti di utilizzarla. Ma per cosa utilizzano le due ruote green gli Italiani? Presto detto: tempo libero (69%) shopping e commissioni e scampagnate brevi entrambi con il 32% di preferenze, sport e benessere per il 30% degli intervistati mentre il 21% ne fa un utilizzo casa-lavoro.
Cosa si privilegia nella scelta della bicicletta: senza dubbio la comodità per un italiano su due (54%), leggerezza per essere abili secondo 4 italiani su 10 (41%), la maneggevolezza per districarsi fra le strade della nostra Penisola per il 36%, la sicurezza è importante fattore di scelta della bici per il 31% mentre un 27% bada al portafoglio e pone la scelta esclusivamente sul fattore prezzo.
Appurato che la bicicletta la fa ormai da padrona nelle strade italiane passiamo al capitolo sicurezza, come si comportano i ciclisti italici? In cosa peccano quando sono in sella alle loro biciclette e cosa recriminano? Solo il 30% degli intervistati affermano di sentirsi sicuri in bicicletta nella loro città, di questi il 7% solo quando percorrono piste ciclabili mentre un altro 5% solo di giorno quando c'è la luce. Di contro il 16% del popolo delle due ruote ritiene di non sentirsi mai sicuro, il 27% degli intervistati attribuisce questa insicurezza agli automobilisti, con cui spesso capita di avere un sinistro stradale, un 10% ritiene che la manutenzione delle strade sia carente un altro 18% ritiene invece che non vi siano o che siano troppo poche le piste ciclabili.
Quali sono in particolare i maggiori rimproveri che i ciclisti muovono agli automobilisti? Il 52% degli intervistati lamenta la mancata segnalazione di svolta con le frecce di direzione, il 49% indica l'apertura improvvisa delle portiere dell'auto senza prima controllare. Parcheggi in doppia fila (39%) e invasione delle piste ciclabili (35%) completano il quadro non roseo per la sicurezza delle due ruote in città.
Ciclisti rei confessi. La sicurezza passa non solo dai comportamenti altrui, ma anche dagli accorgimenti che si dovrebbero prendere personalmente quando si è in sella, il giubbino catarifrangente anche se non obbligatorio dovrebbe essere indossato sempre così come le altre dotazioni per la sicurezza, lo sanno bene i ciclisti che interpellati a riguardo ammettono però le loro "pecche": solo il 19% afferma di utilizzare il caschetto protettivo mentre un 63% messo alle corde ammette di non utilizzarlo mai. Non va meglio se si prendono in considerazione le luci di indicazione: solo uno su due (55%) ammette di accenderle.
Biciclette regine della Penisola quindi, ma problema della poca sicurezza sulle nostre strade rimasto sostanzialmente invariato, come evidenziato. La sicurezza nelle strade deve essere patrimonio comune – ciclisti automobilisti, sono entrambi artefici di essa ed una buona spinta potrebbe partire dalla sicurezza proattiva di entrambi. Noi auspichiamo al cambiamento e saremo vigili sul tema, appuntamento fra un anno!
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