Dopo i tristi e squallidi avvenimenti, verificatisi in occasione della finale di Coppa Italia a Roma, Sergio Sbarra, avvocato napoletano nonchè tifoso romanista, ha intrapreso un'azione, non priva di coraggio, in difesa dei sani principi e valori dello sport.
In occasione della penultima di campionato, Roma-Juventus, l'avvocato Sbarra si è presentato allo stadio Olimpico di Roma indossando sia la sciarpa giallorossa della Roma sia la sciarpa azzurra del Napoli.
Tante le foto e i selfie con "l'avvocato dalle due sciarpe".
Anche con i tifosi juventini, a dimostrazone che i veri tifosi che amano il calcio, sono accomunati dalla passione per le proprie squadre e i colori, ma giammai per la violenza o alcuna ostilità, che non si risolva solo in scherzosi, allegri e non offensivi sfottò e cori.
"Il tifo non è odio e spari - afferma l'avvocato Sbarra - il tifo deve essere inteso come passione e sfotto. Io, napoletano verace ma romanista doc, allo stadio voglio andarci in sicurezza e con i miei figli. Roma e Napoli hanno due tifoserie splendide e non è giusto che per colpa di pochi squallidi individui -che tutto sono ma certamente non si tratta di tifosi- si debba arrivare dove siamo giunti. Io mi auguro che il mio gruppo su FB, il mio contributo, serva a distendere gli animi. Un forte in bocca al lupo per Ciro Esposito, presto farò qualcosa per lui".
E tutti noi riteniamo che Roma e Napoli, innamorate di calcio, arte, cultura, cucina e convivialità siano rappresentate dai veri tifosi.
Quei veri tifosi vogliono decisamente prendere le distanze da quelle pericolose minoranze di violenti e frustrati che confondono una partita di pallone per una battaglia.
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