Secondo
l’indagine “Giovani e fumo” condotta da Swg risulta che 7 genitori su
10 considerano il fenomeno del contrabbando molto diffuso e per 4 su 5 i
minori vi accedono facilmente.
Il
2014 ha fatto registrare un preoccupante incremento dei consumi di
prodotti illeciti del tabacco (Fonte: Empty pack survey,
MSIntelligence), dopo l’importante calo che si era verificato in Italia
nel 2013 (fonte: KPMG Sun report 2014), ottenuto anche grazie al grande
impegno delle forze dell’ordine. L’allarmante fenomeno rilevato
nell’ultimo anno, è legato soprattutto alla facilità di accesso e ai
bassi prezzi del mercato nero. Il commercio illecito di prodotti del
tabacco riguarda in maniera seria anche i minori e per questo il Moige
(Movimento italiano genitori), in collaborazione con FIT (Federazione
Italiana Tabaccai), rilancia la campagna “SOS Tabacco Minori” per la
quale è stato creato un sito dedicato (www.sostabaccominori.it) e un video da condividere sui canali so
cial.
I DATI
Nel
2014 la Guardia di Finanza ha sequestrato oltre 200 tonnellate di
sigarette di contrabbando, una buona parte delle quali in Campania, con
la denuncia di 6.744 soggetti. Circa la metà dei sequestri ha riguardato
le cosiddette “cheap white”, sigarette prodotte in paesi come Cina,
Russia, Emirati Arabi Uniti ed Ucraina irregolarmente introdotte nel
territorio dell’Unione Europea, nonostante non siano conformi ai suoi
standard di produzione e commercializzazione. É di conseguenza
facilmente intuibile quale sia il potenziale maggiore rischio associato
al consumo delle stesse. L’Italia, per sua naturale posizione
geografica, si pone come “nodo di scambio” nelle tratte del
contrabbando, caratterizzandosi non solamente come mercato di consumo.
Lo testimoniano gli ingenti quantitativi di
sigarette bloccati nei porti di Ancona, Gioia Tauro, Bari, Genova,
Napoli, Trieste e Brindisi che collocano l’Italia tra i primi paesi in
Europa per quantità di prodotti sequestrati.
Napoli
è la città più colpita dal fenomeno: da una ricerca realizzata
dall’agenzia MSIntelligence nel 2014, basata sull’analisi di pacchetti
vuoti raccolti per le strade, emerge che quelli “non domestici” sono 1
su 3 e in prossimità di scuole il dato raggiunge livelli allarmanti
superando in alcuni casi il 50%.
Secondo
l’indagine “Giovani e fumo” (2015), condotta da SWG per il Moige su un
campione nazionale di 2000 genitori con figli di età compresa tra i 6 e i
18 anni, 4 genitori su 10 fumano in presenza dei propri figli, un dato
lievemente in calo rispetto al passato. Quattro intervistati su 5
dichiarano poi che le abitudini inerenti al fumo dei genitori
influenzano quelle dei figli e 9 adulti su 10 sono coscienti della
gravità dei danni provocati dal fumo passivo.
Risulta
inoltre cresciuta la consapevolezza del divieto di vendita dei tabacchi
ai minori. Nove intervistati su 10 dichiarano infatti di conoscere il
decreto Balduzzi (in vigore da gennaio 2013), a fronte dei 7 su 10 di
due anni fa. Tuttavia il 38% dei genitori pensa che i figli non
conoscano la norma.
Sul
fronte dell’illecito 7 genitori su 10 considerano “molto” o
“abbastanza” diffuso l’uso in Italia di sigarette illegali provenienti
da altri paesi. Per 4 genitori su 5, inoltre, l'accesso dei minori al
mondo dell'illecito è piuttosto facile, la causa secondo 3 intervistati
su 4 è attribuibile ai prezzi più bassi delle "bionde" di contrabbando
rispetto a quelle legali.
LE DICHIARAZIONI
“Il
Comune di Napoli negli ultimi anni è impegnato sui temi della
salvaguardia della salute dei minori. La prevenzione e la tutela dei
nostri figli prima di tutto. Per questo ospitiamo nuovamente la campagna
“SOS Tabacco Minori” contro il fenomeno della vendita dei tabacchi ai
minori e sulla pericolosità del contrabbando, che quest'anno torna a
Napoli con la sua seconda edizione". Lo ha dichiarato l'assessore al
Lavoro e alle Attività produttive del Comune di Napoli, Enrico Panini.
"La
lotta al fenomeno dell'illecito passa attraverso la maggiore
consapevolezza da parte di tutti, rivenditori, genitori e figli, della
pericolosità e della diffusione del contrabbando. L'accesso da parte dei
minori ai tabacchi lavorati può essere contrastato con efficacia solo
all'interno dei circuiti di vendita legali, dove gli esercenti possono e
devono garantire il divieto d’accesso al tabacco per i minorenni". Le
parole di Maria Rita Munizzi, Presidente nazionale del Moige.
“C’è
un solo modo per garantire che i minori non consumino tabacco:
controllare attentamente che la vendita al dettaglio sia affidata
esclusivamente a soggetti autorizzati e qualificati. Fortunatamente in
Italia questo è possibile grazie alle tabaccherie che operano su delega
esclusiva dello Stato. Noi tabaccai sappiamo che, in caso di dubbio
sull’età dell’acquirente, abbiamo l’obbligo di richiedere un documento
che ne accerti la maggiore età. Questa è la legge e noi tabaccai ci
atteniamo alla legge. Certo è improbabile lo faccia chi vende tabacco,
magari contraffatto, illecitamente”. Sono queste le parole di Francesco
Marigliano, Presidente del Sindacato Provinciale Tabaccai - FIT di
Napoli.
“I dati del contrasto al contrabbando di tabacchi lavorati esteri dimostrano come a Napoli e nel relativo hinterland,
vi sia una recrudescenza del fenomeno. La principale causa va
individuata nella crisi finanziaria che ha spinto frange di consumatori
ad avvicinarsi al mercato illegale e le organizzazioni criminali a “rispolverare vecchi mestieri”.
Nel 2015 i Reparti campani del Corpo hanno incrementato lo sforzo
investigativo per individuare e disarticolare le “filiere” criminali,
sviluppando l’azione repressiva attraverso l’aggressione ai patrimoni
ille
citamente accumulati con simili traffici”. Così il Comandante del Nucleo di Polizia Tributaria di Napoli, Col. t.ST Giovanni Salerno.
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