Dall’analisi
Episteme per AXA
· il 71% degli italiani si sente quotidianamente esposto a
rischi denotando un clima sociale di incertezza, in cui perdura una percezione
di crisi legata all’incapacità di riconoscere tutti i rischi;
· se il 50% dichiara di sentirsi sereno perché ha già fatto
tutto il possibile per limitare gli effetti negativi di un evento improvviso,
l’altra metà degli intervistati si sente inquieta, scoperta e consapevole di
dover fare di più per proteggersi;
· per le assicurazioni una richiesta: il 78% richiede di
agire nella direzione della prevenzione, oltre che della protezione in fase di
problema conclamato.
Milano, 28
ottobre 2015 – La ricerca ‘Gli italiani, la percezione
dei nuovi rischi emergenti e il rapporto con il settore assicurativo’,
condotta da Episteme per AXA Italia e presentata in anteprima oggi nel
corso dell’Italian AXA Forum 2015,
conferma che il 71% degli italiani si sente esposto a rischi nella vita quotidiana.
L’indagine rivela una fotografia degli
italiani nella loro percezione dei nuovi rischi emergenti, nelle loro caratteristiche,
bisogni e aspettative, nonché nel possibile ruolo attribuito alle
assicurazioni.
Una percezione del rischio in costante
crescita, amplificata da una moltitudine di interconnessioni presenti nel mondo
di oggi. Nel 2015, infatti, ben oltre il
60% della popolazione italiana dichiara di “avere impressione di essere
circondato dai pericoli, di dover stare costantemente sul chi va là”. Un’insicurezza
che grava sul presente come sull’idea di futuro, con il 26,4% degli italiani fermamente
o abbastanza (52,6%) convinto che quel che ci aspetta non sarà nulla di buono.
“Dalle
interviste si comprende pienamente come il senso di insicurezza sia fortemente
connesso a uno spaesamento cognitivo generale – afferma Monica Fabris, Presidente di Episteme. –
Lo è a tal punto che si fa strada una
nuova accezione di sicurezza, che coincide con la comprensione e con la
conoscenza di ciò che ci circonda. È cosi che per sentirsi al riparo dai
pericoli occorre saper riconoscere i nuovi rischi.”
In un panorama così complesso, gli italiani
sviluppano e rafforzano una tendenza
generale alla cautela: oltre il 30% degli intervistati pensa, infatti, che
vivere in sicurezza significhi soprattutto evitare le situazioni rischiose, in
qualche modo dunque arrendersi alle difficoltà più che imparare a gestirle.
Segue un 25,3% che, invece, associa la sicurezza all’essere preparato e ben
informato prima di fare qualsiasi cosa, un 15,9% che si affida al buonsenso, un
10,8% che cerca un piano B nel caso qualcosa andasse storto e con solo un 7,7%
che si rassicura al fatto di sapere che in un modo o nell’altro qualcuno lo
aiuterà.
Nonostante l’atteggiamento precauzionale, gli
italiani devono fare i conti con gli eventi imponderabili e imprevisti. E qui si presenta la spaccatura: il 50% dichiara di sentirsi sereno perché
ha già fatto tutto il possibile per limitare gli effetti negativi di un evento
improvviso, contro il 50% che si sente
inquieto, scoperto e consapevole di
dover fare di più per proteggersi.
Cresce la domanda di protezione: l’insicurezza diffusa e la paura verso ciò che
non è conosciuto innescano delle reazioni
positive, che si concretizzano in una crescita della domanda di protezione.
L’85% delle persone intervistate
vorrebbe fare di più per “mettere al riparo” se stesse e le loro famiglie.
La richiesta di protezione è alta, in particolare, in riferimento a due
tematiche che trovano sempre più spazio nell’attualità: il cambiamento climatico, le catastrofi naturali e la salute.
Catastrofi
naturali e cambiamento climatico
I fenomeni che coinvolgono la natura preoccupano nel
complesso il 40% degli
intervistati: il 22,6% teme fenomeni naturali estremi (terremoti, eruzioni
vulcaniche, alluvioni, frane, siccità ecc.), il 10,7% i disastri ambientali
causati dall’antropizzazione (come disastri industriali, contaminazioni,
perdita della biodiversità), mentre il 6,8% ha paura degli effetti del
cambiamento climatico (come l’innalzamento delle temperature o del livello del
mare).
Se interrogati sulla probabilità che un
evento negativo si abbatta sull’Italia, poi, i rispondenti indicano nei
fenomeni naturali estremi l’accadimento più prossimo (29,7%). Analizzando le
singoli voci che compongono la categoria, sono gli eventi più frequenti nel
nostro territorio a spaventare in modo maggiore gli italiani: nubifragi,
siccità, aumento delle temperature, terremoti, alluvioni e frane.
La
salute
Anche il concetto di salute si carica di
nuove valenze perché si inserisce in un contesto più complesso e più
interconnesso: il collasso del sistema
sanitario è il primo rischio a cui si sente esposto il nostro Paese secondo
l’88% delle persone. Un dato che supera addirittura la preoccupazione per
l’aumento delle forme tumorali (86,9%), per la diffusione di malattie infettive
(79,6%) o per l’aumento delle malattie degenerative (69,6%).
Da questo quadro emerge come i temi della salute siano cruciali nella
percezione che gli italiani hanno del loro grado di esposizione ai pericoli, e costituiscano,
insieme ad altri eventi a loro connessi, un sistema di allarme pronto ad
attivarsi nella società.
Circa l’85,6%
dichiara, infatti, di desiderare un punto di riferimento cui rivolgersi per
dubbi sul proprio stato di salute e quasi il 70% ritiene necessaria un’integrazione
del SSN non solo per la cura, ma anche per la prevenzione. Interessante in
questo contesto la tensione verso l’auto-prevenzione: il 72,5% cerca di fare
una vita sana, in movimento e lontano dall’inquinamento; il 62,1% controlla
regolarmente la propria salute con esami e visite mediche; e sempre il 62,1% è
interessato alle ultime novità tecnologiche (come ad esempio smartwatch e smartband) per il monitoraggio della propria salute e di quella dei
propri cari.
Si sta diffondendo, cioè, una fascia di
persone sensibili alla propria salute e disposta a investire tempo e denaro per
l’adozione di un corretto stile di vita, che passa attraverso piccole
rivoluzioni culturali, di abitudini e di consumo, ma anche tecnologiche.
Quale
ruolo per le assicurazioni?
“Dalla
ricerca emerge un generale disorientamento di fronte ai rischi emergenti –
ha dichiarato Frédéric de Courtois,
Amministratore Delegato di AXA Italia. –
Il ruolo che le assicurazioni sono chiamate a svolgere nella società oggi è
anche quello di guida e di orientamento sul panorama dei rischi, che si
affianca a quello di protezione ex post, ovvero in fase di recupero e sostegno
quando i rischi si materializzano. Anticipare, prevenire e proteggere, anche
attraverso il dibattito pubblico, fa parte del nostro ruolo sociale. Un ruolo
di valore che siamo chiamati a svolgere nelle diverse fasi della vita delle
persone.”
E’ in questo clima di disorientamento che si
apre infatti un ruolo nuovo per il
settore assicurativo, che tiene conto sia della specificità del mercato
italiano, storicamente sotto-assicurato, ma soprattutto delle nuove dinamiche
sociali. Riduzione dei servizi e del welfare pubblico da una parte e aumento della domanda di protezione
riguardo ai rischi emergenti dall’altra, infatti, sono precondizioni ideali per l’affermazione dell’offerta assicurativa.
La domanda di assicurazioni in Italia è
presente, consistente e per certi versi già molto profilata. Se è vero che
oltre l’80% della popolazione vorrebbe più
flessibilità nelle polizze e nei prodotti d’investimento, il 79,8% chiede più prevenzione e più consulenza da
parte degli assicuratori, intervenendo non soltanto in fase di problema
conclamato.
Il ruolo assegnato alle assicurazioni diventa
di guida, di punto di riferimento e di orientamento delle esigenze di
protezione dei cittadini, da portare avanti in partnership con il sistema pubblico.
GRUPPO
ASSICURATIVO AXA ITALIA
Con 161.000 dipendenti e 103 milioni di clienti in
59 Paesi, il Gruppo AXA è tra i leader mondiali nel settore della protezione e
primo brand assicurativo al mondo per il 7° anno consecutivo secondo la
classifica Interbrand 2015. Il mestiere di AXA è la protezione: una missione
che si traduce nell’aiutare i clienti a vivere con serenità ogni fase della
loro vita, accompagnandoli con soluzioni e servizi di protezione adattabili
alle diverse esigenze. Forte di una rete agenziale altamente professionale,
composta da circa 650 agenzie, e tra i leader di mercato nella
bancassicurazione, a partire dalla partnership con il Gruppo Montepaschi, AXA è
presente in Italia in una logica multi distributiva, attraverso il Gruppo AXA
Italia, di cui fanno parte AXA Assicurazioni, AXA MPS e Quadra Assicurazioni,
con una raccolta premi al 2014 di 8 miliardi di euro, oltre a ulteriori società
specializzate.
Per ulteriori informazioni consultare il sito
internet: www.axa.it
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